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venerdì 18 gennaio 2019

Recensione: "Due sirene in un bicchiere" - Federica Brunini

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Titolo: "Due sirene in un bicchiere"
Autrice: Federica Brunini
Editore: Feltrinelli



Durante tutto l'arco della nostra esistenza entriamo in contatto con moltissime persone, alcune lasceranno un segno indelebile nella nostra anima, rimanendo nei nostri ricordi, altre spariranno dalla nostra memoria, figure evanescenti di cui non ricorderemo nulla, neanche il nome o il colore dei capelli. Ma tutti, indistintamente, siamo destinati a conoscere persone che cambieranno la nostra esistenza e a visitare luoghi che ci aiuteranno a ritrovare la giusta comunicazione con la parte più intima e segreta di noi stessi; quella parte che abbiamo volontariamente messo in un angolo, per il timore di tornare a soffrire, riprovando quel dolore intenso e lacerante subito in passato.
Siamo tutti destinati a rientrare in contatto con noi stessi.
Siamo destinati a ritrovarci e ad essere ritrovati.
Siamo destinati a persone...luoghi...

Il posto che cerchi è quello che ti trova”
(citazione tratta dal testo)

Tra le acque blu e cristalline del Mediterraneo, c'è un'isola bellissima che ospita un grazioso B&B sconosciuto alla maggior parte dei turisti. Il B&B delle Sirene Stanche non è segnato in nessuna guida turistica e non accoglie tutti, ma solo un gruppo ben selezionato di persone che hanno bisogno di curare i malesseri dell'anima, ritrovando finalmente se stessi. Per essere accolti, basta scrivere una semplice lettera in cui vengono spiegate le motivazioni per cui si vorrebbe soggiornare e aspettare pazientemente la risposta scritta delle due proprietarie: Dana e Tamara.
Oltrepassare il bellissimo portone turchese è il sogno di coloro che aspettano di trascorrere dieci giorni in armonia con se stessi, curando la propria anima ferita, ritrovando il proprio equilibrio interiore ma soprattutto, ritrovando finalmente se stessi.

Tutti, prima o poi, hanno bisogno di una locanda della tregua. Di un luogo che accolga quello che ci portiamo addosso: ferite, sensi di colpa, rimpianti, disperazioni, dolori, indecisioni, rimorsi, perdite, paure. Un posto dove il tempo si ferma accanto a noi per sostenerci senza sfidarci, incolparci o incalzarci. Dove non ci sono ieri e nemmeno domani. Soltanto una lunga riga di oggi, di adesso, di ora in avanti.”
(citazione tratta dal testo)

Ogni primo giorno del mese, il B&B accoglie tra le sue calde mura cinque persone, cinque vite e storie che si amalgameranno condividendo spazi, esperienze e momenti di vita. Un periodo in cui piangeranno, rideranno, soffriranno ma, soprattutto torneranno a vedere il mondo nella giusta prospettiva, ritrovando il proprio sentiero di vita. Per farlo occorrerà essere sinceri con se stessi e con le due proprietarie e sappiamo che la sincerità è difficile da accettare, soprattutto, quando ci portiamo dietro dolori, sofferenzee traumi. Svelare anche solo una minima parte ci fa sentire deboli, indifesi, esposti al male e al mondo esterno.

La verità è come l'acqua: quando emerge, non la puoi comprimere né contenere. S'infiltra tra i muri e tra le pietre, sgorga dalla terra, s'infila sotto porte e finestre, esonda dai margini e dai bordi del cuore.”
(citazione tratta dal testo)

Crescere vuol dire affrontare se stessi, il proprio dolore, ritrovando il giusto equilibrio tra cuore e cervello. Equilibrio per tornare a vivere serenemente, consapevoli di se stessi e della forza che abbiamo dentro di noi. Questa volta, però, non saranno solo i cinque personaggi ospiti della locanda a cambiare, ma anche una delle proprietarie. Quale? A voi scoprirlo, perché raccontarvi la trama o altro, vorrebbe dire togliere la bellezza e la magia che questo romanzo sa regalare.
Federica Brunini ha creato una storia delicata come la brezza del vento sul viso, calda come un abbraccio familiare e che ricorda l'odore della salsedine sulla pelle. Una storia le cui parole sanno cullare l'anima del lettore come il lento dondolio delle onde del mare, regalando momenti delicati, intensi e profondi in cui l'uomo viene fuori in tutte le sue fragilità, passioni e paure. Vari personaggi si intrecciano all'interno della trama, mantenendo la loro individualità e un tratto psicologico ben definito, in modo particolare, la figura di Tamara che risulta essere il personaggio più tormentato e sofferente, la cui storia scopriremo granello dopo granello e come una sirena ci attirerà, ammaliandoci con la sua bellezza.
La trama è fluida e scorrevole, dove momenti intensi ed emozionanti si alternano ad altri più leggeri e delicati, rendendo tutto equilibrato e mai sopra le righe, riuscendo a regalarci una storia leggera e profonda al tempo stesso.

...lei si sentì mancare la terra sotto i piedi. In fondo, stava per lanciarsi verso un'altra se stessa. Avrebbe saltato da quella che era a quella che poteva diventare. Per questo si trovava lì. Per imparare a librarsi in volo.”
(citazione tratta dal testo)


Aveva sempre vissuto in apnea. Era ora di respirare”
(citazione tratta dal testo)


Volate, respirate e ritrovate voi stessi.
Buona lettura!!




(Marianna Di Bella)

lunedì 7 gennaio 2019

Recensione: "Nessuno può fermarmi" - Caterina Soffici

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Titolo: "Nessuno può fermarmi"
Autrice: Caterina Soffici
Editore: Feltrinelli



Ci sono momenti nella vita, in cui sentiamo l'esigenza di riappropriarci del nostro passato e delle nostre radici. Abbiamo bisogno di comprendere meglio le nostre scelte, i nostri sbagli e, soprattutto, abbiamo bisogno di comprendere meglio noi stessi. Spesso la chiave per arrivare ad avere delle risposte è tornare al passato. Tornare a quelle radici che dicono chi siamo e da dove proveniamo. Radici di cui spesso ignoriamo il richiamo, volgendoci dall'altra parte perché troppo presi a vivere il momento per fermarci e prestare attenzione a qualcosa che ci potrebbe cambiare. Molto spesso le ignoriamo, semplicemente perché non ne sappiamo nulla o perché qualcuno ci ha nascosto capitoli importanti del nostro passato. Ma prima o poi arriva il momento di aprire i cassetti della memoria, facendoci investire da una moltitudine di ricordi e storie di cui ignoravamo l'esistenza. Quello sarà il momento in cui capiremo tutto su noi stessi e la nostra famiglia. Comprenderemo di essere finalmente liberi da segreti e cose non dette.

Certe cose sarebbe meglio lasciarle dove stanno, ben sigillate nelle stanze della memoria di chi le ha vissute e senza riaprire più quelle porte. Non si sa mai cosa ne esce, quando uno va a stuzzicare i vecchi lucchetti arrugginiti.”
(citazione tratta dal libro)

Bartolomeo Berni ha deciso che vuole aprire quelle stanze, permettendo ai ricordi e alla memoria di venir fuori per conoscere, finalmente, la verità sul nonno paterno.
Bartolomeo è un giovane studente universitario. Studia filosofia, è un ragazzo sensibile, soffre di frequenti attacchi di panico e non ha un buon rapporto con suo padre, che considera superficiale e distante. Ha da poco perso la nonna paterna e tra i suoi cassetti, trova una vecchia busta da lettere coloro carta da zucchero. La sua curiosità lo spinge a leggere il contenuto e tra le mani si ritrova un vecchio ritaglio di giornale e una lettera del Registro di Archivio Generale della Navigazione e della Marina Inglese, la quale comunica alla nonna che il marito Bartolomeo Berni risulta definitivamente disperso in mare il 2 luglio 1940.
Il ragazzo è sconcertato, sapeva che il nonno era morto al fronte durante la seconda guerra mondiale, perché si trovava su quella nave bombardata dai tedeschi? Perché la nonna non gli ha mai detto la verità? Perché tutti questi segreti?
Il ragazzo è affascinato da questa nuova scoperta, vuole saperne di più, vuole conoscere la verità sul nonno e sulla nave Arandora Star, così inizia a indagare e i ricordi piano piano lo avvolgeranno, e travolgeranno noi lettori riportandoci indietro nel tempo, svelandoci un capitolo di storia poco conosciuto e dimenticato.
Per capire meglio la storia, occorre risalire al 1940 e andare a Londra a The Hill, il quartiere italiano e conoscere i veri protagonisti del romanzo. Coloro che saranno l'anima e lo spirito di questa storia: Bartolomeo, Lina, Michele e Florence. Quattro ragazzi con la vita davanti e tante aspettative per il loro futuro funestato dagli echi della guerra. I primi tre sono figli di immigrati italiani, lavorano, amano e vivono spensieratamente fino a quando nel 1940, Mussolini dichiara guerra alla Francia e alla Gran Bretagna. In pochissimo tempo gli italiani diventano dei nemici da perseguitare e arrestare. Il primo ministro Churchill ordina che tutti gli italiani, senza alcuna distinzione, vengano arrestati e portati nei campi di internamento, perché considerati nemici della patria e cospiratori.
Gente perbene e innocente trattata alla stregua dei più feroci criminali. Poveri immigrati che hanno sempre vissuto, lavorato e amato quella nuova terra, si ritrovano in pochissimo tempo ad essere emarginati e protagonisti di episodi di violenza e razzismo.
Bartolomeo e Michele vengono arrestati, portati via e non se ne saprà nulla fino al tragico avvenimento della nave Arandora Star. Una nave di lusso utilizzata dagli inglesi per portare gli esponenti più pericolosi del fascismo, in Canada nei campi di internamento. Una nave che poteva contenere al massimo 400 persone ma che in realtà portò ben 1500 prigionieri.
Se la nave conduceva prigionieri fascisti, come si spiega la presenza di Bartolomeo che non aveva nulla a che fare con il fascismo?
Riuscirà il ragazzo a scoprire la verità sul nonno?
Seguitelo in questo romanzo e vi ritroverete completamente avvolti e ammaliati dalla storia. Una storia che riporterà in luce un episodio che sicuramente non conoscevate e sono sicura che ne rimmarrete affascinati, perché oltre che scoprire un ulteriore capitolo della seconda guerra mondiale, vi farà riflettere sulla situazione dei nostri emigranti all'estero e di come vennero trattati durante la guerra. Da amici della patria e semplici lavoratori, divennero in un pochissimo tempo acerrimi nemici, pericolosi al punto da dover essere arrestati e chiusi in campi di internamento. Un episodio, questo, che ci aiuterà a riflettere anche sulla condizione attuale, ricordandoci che dal passato c'è sempre da imparare se siamo aperti alla comprensione e ad accettare gli esempi degli altri.
In questo romanzo i ricordi e il passato, ci metteranno di fronte a noi stessi, aiutandoci a comprendere chi siamo e da dove veniamo per poi proseguire verso il nostro futuro, così come avverrà per il giovane Bartolomeo, il quale riuscirà a ritrovare se stesso e la figura del nonno, mentre Florence ci aiuterà a riflettere su quanto sia importante ricordare e affrontare i ricordi per ritrovare serenità e felicità nella vita. Cosa? Non sapete chi è Florence? Non ve l'ho detto? Be' non posso svelarvi tutto il romanzo, è giusto che rimanga un po' di suspense, perché solo in questo modo potrete apprezzare la storia. Una trama che vi terrà letteralmente incollati alle pagine del libro, grazie anche a una scrittura fluida e scorrevole e a un'ottima documentazione storica condotta dall'autrice che ha riportato in vita un episodio dimenticato tra i libri di storia. Un episodio che tutti dovremmo studiare e conoscere, per comprendere al meglio il dolore, lo spavento e il terrore delle migliaia di persone che sono morte per una colpa mai avuta.

Dalla prua, un'ultima pioggia di corpi fu scaraventata in mare prima che la nave sparisse con un rumore terrificante, inghiottita dall'oceano, alzando una colonna d'acqua gigantesca e un'onda formidabile che risucchiò tutto quanto era a portata.

L'Arandora Star sparì così, all'improvviso e velocemente, lasciandoci orfani nella vastità di quelle acque e attoniti, in un ribollire di acqua e gorgogliare di schiuma.

Poi ci fu silenzio.”
(citazione tratta dal libro)


...per tutti gli uomini che ancora oggi sono costretti ad attraversare il mare per cercare migliori condizioni di vita.”
(citazione tratta dal libro)


Buona lettura!!


(Marianna Di Bella)

martedì 6 novembre 2018

Recensione: "Gli eredi della Terra" - Giulia Ottoni

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Titolo: "Gli eredi della Terra"
Autrice: Giulia Ottoni
Editore: Gruppo Albatros Il Filo





Quanto è difficile essere se stessi?
Quanto è difficile accettare la propria natura?
Tanto, se si vive in una società che ci vuole tutti uguali e omologati, dove il diverso è visto come un'anomalia, un problema. Accettarsi diventa complicato e difficile, perché ciò che viene evidenziato sono solo i nostri difetti e non gli innumerevoli pregi che ci vedono unici e inimitabili. Ci sentiamo inadeguati agli altri, alla società che ci circonda e a noi stessi, così, iniziamo una battaglia interiore, una lotta estenuante in cui giorno dopo giorno, perdiamo parte della nostra anima e della nostra unicità.

...erano questi gli attimi in cui ognuno di noi forma la propria persona, decidendo così anche del proprio futuro.”
(citazione tratta dal testo)

Cosa avviene, invece, quando, si vive in un'epoca passata in cui tutto ciò che non è conosciuto e noto, è visto e additato come manifestazione del demonio e quindi va eliminato in maniera definitiva? Accade che interviene l'Inquisizione che, nelle epoche passate, aveva il compito di: “...epurare il mondo da qualsiasi contaminazione blasfema e abominevole...”, in modo particolare, andava eliminato tutto ciò che riguardava la stregoneria e la magia.
In questo romanzo, le creature magiche sono in pericolo, costrette a nascondersi, celando la propria identità.
Lodovico e Titania, i nostri protagonisti, stanno cercando disperatamente di accettare la propria natura di creatura magica, evitando l'Inquisizione. Lui è un mago e lei una fata. Vivono in paesi e nazioni lontane, ma sono accomunati dalla necessità di trovare e accettare se stessi difendendo la propria magia.
Avete riconosciuto i nomi? Sì? Bravi, sono proprio loro, due dei creatori del pianeta Benux, conosciuti nel libro “La figlia della leggenda”. Nel romanzo abbiamo conosciuto i loro discendenti e parte della loro storia, mentre in questo prequel, conosceremo la loro storia e il loro passato.
Lodovico gira per i paesi del Nord Europa insieme al cugino Axel, unico superstite della sua famiglia. I due ragazzi non sono ancora pienamente consapevoli della loro forza magica, di se stessi e della propria identità.

(...) Non dovrete più sentirvi fuori posto o timorosi di nascondere ciò che siete. Voi siete dei maghi, avete sulle spalle un grosso potere e anche grandi responsabilità; ma, malgrado tutto, voglio che capiate che questo nostro essere non va nascosto. Dovete conoscervi, dovete comprendere come usare le vostre potenzialità, ampliare la mente e innalzarvi agli esseri superiori quali siete.
(…)
Avete il diritto di vivere senza paura.”
(citazione tratta dal testo)


Titania, invece, ci porta a conoscere un lato della sua vita, in un'epoca in cui le donne non avevano diritti, solo doveri. Non poteva intervenire nelle decisioni degli uomini, rimettendosi al loro volere e alle loro decisioni. Non poteva esprimere liberamente il suo pensiero o le sue idee.

Avrei tanto voluto nascere uomo, fare parte di quel gruppo attivo di persone che avevano l'opportunità di decidere della propria vita, combattere per i propri ideali ed avere una voce nella comunità.”
(citazione tratta dal testo)

Quando scopre di essere una fata, si riappropria della sua identità, non solo magica ma anche di donna, padrona di se stessa e del proprio destino.

Sapevo, però, che ora le cose per me erano cambiate con la Trasformazione: non ero più una semplice donna in mezzo alle tante, imbavagliate dal giogo degli uomini. Potevo essere in qualche modo libera di essere ciò che ero, ossia una fata.”
(citazione tratta dal testo)

Come si incontreranno i due protagonisti, come si evolveranno le cose e come nascerà il pianeta Benux lo lascerò scoprire a voi lettori, affidandovi alle parole di Giulia Ottoni. Parole intense, profonde e mature. In questo prequel, la sua scrittura è maturata, regalando descrizioni più dettagliate, attente ai particolari e alle emozioni dei protagonisti. Le sue descrizioni trasportano il lettore all'interno del romanzo, facendogli vivere appieno le paure e i molteplici dubbi che attanagliano i protagonisti del libro.
Nuovi personaggi si avvicenderanno all'interno della storia, due in particolare attireranno l'attenzione del lettore: Axel e Aaron. Due ragazzi diversi caratterialmente, ma accomunati dall'amore profondo per la propria famiglia. Due ragazzi la cui sola presenza catturerà l'attenzione del lettore, diventando ben presto i beniamini della storia.
I personaggi sono ben costruiti e la loro struttura psicologica è più matura e complessa.
Devo essere sincera, avevo dei dubbi nell'affrontare questo prequel, perché parte della storia di Lodovico e Titania era già stato svelato nel primo romanzo, quindi avevo timore di leggere qualcosa di già noto e annoiarmi durante la lettura. Invece, Giulia Ottoni mi ha piacevolmente stupita con una trama che non mi aspettavo, descrivendo avvenimenti importanti e toccando punti e situazioni che non solo approfondiscono la storia, ma la rendono intensa e coinvolgente.

Ma il destino irrompe nelle vite di tutti con una prepotenza inarrestabile, scaraventando via qualsiasi tentativo di normalità che ci si era imposta e mettendoci davanti ad una delle scelte più difficili della vita: decidere ed accettare le conseguenze del futuro.”
(citazione tratta dal testo)

Accettazione di sé, destino e amore sono i fili che uniscono i personaggi e creano una trama bella e profonda.

Amore per se stessi e per la propria anima magica.
Amore per la vita.
Amore in ogni sfaccettatura.
Semplicemente...amore.
Buona lettura!



(Marianna Di Bella) 




(Gifted by) Ringrazio la Casa Editrice per la copia del libro.

venerdì 19 ottobre 2018

Recensione: "La figlia della leggenda" . Giulia Ottoni

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Titolo: "La figlia della leggenda"
Autrice: Giulia Ottoni
Editore: Silele Edizioni




Il passaggio dall'adolescenza all'età adulta è sempre traumatico. Molte cose cambiano, l'aspetto fisico, il modo di vedere il mondo e se stessi ma, soprattutto, cambia l'atteggiamento della società verso i nuovi adulti a cui non perdona atteggiamenti infantili e la lentezza nel reagire e muoversi nel mondo. Tutto si muove più velocemente e si deve correre per essere i primi in ogni cosa. Non tutti sono pronti a sostenere questo carico emotivo, che li fa sentire inadatti, nervosi, incompresi e insofferenti. Un malessere interiore che non sanno affrontare, così, trovare se stessi diventa complicato, un'impresa irta di difficoltà e imprevisti.

“Come si può cambiare il mondo, quando il mondo cerca in tutti i modi di cambiare noi e se stesso in modo sbagliato?”
(citazone tratta dal testo)

Serena Nargi ha 18 anni, studia e la sua vita è semplice, limpida e tranquilla. Ama la sua famiglia, il suo fidanzato e i suoi amici, con cui trascorre il suo tempo libero. È una ragazza forte, testarda, sa cosa vuole dalla vita: diventare infermiera, sposarsi e avere dei bambini.
Negli ultimi tempi, però, è nervosa, dorme poco e una strana sensazione la tiene sveglia lasciandola piena di dubbi e timori. Cosa le sta accadendo? A risponderle ci penserà il destino, che con il suo modo strano e contorto di presentarsi, le farà scoprire di appartenere al mondo magico.
Serena è una fata ed è la diretta discendente di Titania, la fata che ha dato vita, insieme ad altre creature magiche, al pianeta Benux.
Un pianeta creato per vivere in pace e libertà. Un pianeta in pericolo perché qualcuno trama per portare caos e morte.
Riusciranno le creature magiche a riportare la calma a Benux?
Come reagirà Serena, scoprendo di essere l'ultima rappresentante delle fate?
Riuscirà ad accettare i cambiamenti?
Riuscirà a raggiungere Benux?
A voi scoprirlo continuando a leggere il fantasy di Giulia Ottoni. Affidatevi alle sue parole e scoprirete un libro dalla trama complessa e intrigante. Una trama che dovrete seguire con molta attenzione, perché molti saranno gli avvenimenti che si succederanno nel testo e tanti i personaggi da leggere e scoprire.
Questo libro è un viaggio verso la scoperta di un pianeta magico e di se stessi. Un viaggio intimo e profondo che la protagonista compierà dentro di sé, scoprendo le sue debolezze e quei punti di forza che la renderanno una donna tenace, indipendente. Una donna padrona del proprio destino. Ma come ogni viaggio, anche questo riserverà imprevisti che metteranno a dura prova la nostra protagonista.

Avevo paura del cambiamento, della rottura dell'equilibrio di tutte le cose certe che c'erano nella mia vita.”
(citazione tratta dal testo)

Giulia Ottoni ha creato una storia interessante e coinvolgente, accompagnata da belle e approfondite descrizioni che rendono vivo e reale il regno magico e tutte le sue creature.
Se amate il genere fantasy e le storie con creature magiche e fatate in lotta contro il male, allora, questo è il libro che fa per voi.
Non abbiate paura dei cambiamenti.
Buona lettura!



(Marianna Di Bella)

giovedì 27 settembre 2018

Review Party: "In nome dei Medici. Il romanzo di Lorenzo Il Magnifico" - Barbara Frale


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Titolo: "In nome dei Medici. Il romanzo di Lorenzo Il Magnifico"

Autrice: Barbara Frale

Editore: Newton Compton Editore



Roma, febbraio 1466.
Lorenzo de' Medici è appena arrivato in città per una missione commerciale affidatagli dal padre Piero de' Medici. Una missione importante e vitale per gli affari della famiglia, ma anche pericolosa e piena di incognite. Formalmente il giovane Lorenzo è a Roma per comprare qualche bel cimelio per arricchire la collezione di famiglia, in realtà deve risolvere la spinosa questione dell'appalto delle miniere di allume sui Monti della Tolfa. Ma non sarà il suo unico problema, perchè qualcuno minaccia alla sua vita, infatti, sotto la sella del suo cavallo è stato rinvenuto un pugnale con l'elsa in argento e un simbolo indecifrabile. Chi lo vuole morto? Per quale motivo?
La famiglia dei Medici è potente, temuta e invidiata, per questo i suoi nemici sono tanti e spesso ignoti, pronti a colpire in qualsiasi momento.

“È una minaccia senza volto, Roberto. Questo mi spaventa più di ogni altra cosa: non avere la più pallida idea di chi sia che mi vuole morto. Non sapere da quale direzione può venire il colpo fatale.”

Lorenzo è preoccupato, per fortuna non è solo, accanto a lui ci sono alleati e amici pronti a proteggerlo come Roberto Malatesta, monsignor Gentile Becchi e lo zio Giovanni Tornabuoni, dirigente della filiale romana del Banco Medici. Ma il nemico è subdolo e spesso porterà il nostro protagonista a dubitare di chiunque gli sia vicino, instillandogli il seme del sospetto e della paura; imparando che niente è come appare, che la verità si nasconde dietro pieghe, corridoi e maschere dorate e che il nemico è abile nel confondere le idee all'avversario, sfruttando le sue paure.
Lorenzo è esuberante, testardo, intelligente, impulsivo, ha uno spiccato talento per la politica e queste sue qualità non lo faranno certo stare fermo e immobile ad aspettare che il nemico si palesi, al contrario, inzia a indagare per scoprire chi lo vuole morto e chi ostacola i suoi piani commerciali. Indagine dopo indagine arriverà a scoprire che: i nemici sono più d'uno e che l'amore arriverà a stravolgergli l'anima e il cuore.


“Capì che era una compagna perfetta, per lui. Perché la vita dei Medici altro non è se non una guerra quotidiana per scampare ai fin troppi nemici sempre in agguato per distruggerli.”

Chi sono i suoi nemici? Come risolverà la situazione? Chi è la donna di cui si innamorerà?
A voi scoprirlo continuando le indagini insieme a Lorenzo Il Magnifico, seguendo gli indizi che Barbara Frale ha sapientemente incastrato tra le righe e la trama di questo romanzo storico, misterioso e avvincente.
L'autrice ci accompagna tra i vicoli e le strade di Roma, facendoci conoscere una città dal duplice volto, bella, maestosa, accogliente ma anche violenta, degradata e sporca. Una città complessa e unica, accogliente e pericolosa. Una città che si lascia amare e odiare allo stesso tempo. Dove il sacro e il profano si intrecciano indissolubilmente e il confine è talmente labile e insidioso che è facile cadere in tentazione e in episodi pericolosi, spesso tragici.
Le sue descrizioni sono attente ai particolari, precise e coinvolgenti al punto che si ha la sensazione di sentire l'odore pungente, putrescente e maleodorante dei vicoli, dove abbondano l'incuria e l'immondizia. Oppure il senso di oppressione, terrore, infelicità, odio e forza che trapela in alcuni personaggi, rendendoci partecipi delle loro emozioni e sensazioni, sentendole come nostre, vivendo empaticamente il loro vivere ed essere.

“...un grumo di angoscia addensato nel petto.”

L'autrice ha una grande capacità narrativa, in grado di coinvolgere attivamente il lettore attraverso le indagini, mantenendo sempre desta la sua attenzione attraverso l'introduzione di indizi che a volte aiutano a comprendere alcuni avvenimenti, mentre altre volte stravolgono completamente l'idea che ci si era costruita fino ad allora.
Barbare Frale ci ha regalato un altro romanzo storico intrigante e travolgente. Ha sapientemente dosato e mescolato le nozioni storiche e politiche dell'epoca insieme alle parti romanzate, creando un giusto equilibrio nella trama, rendendo la lettura fluida e avvincente.
Interessanti sono le parti riguardanti le tradizioni romane, gli usi e costumi dell'epoca, regalandoci una parte del nostro passato ma, soprattutto, una visione d'insieme di ciò che accadeva in quegli anni, sottolineando gli intrighi all'interno del Vaticano, i complessi rapporti politici, la situazione delle donne e i problemi urbani.

“Le donne della nostra condizione sono strumenti nelle mani dei genitori. Come scrigni pieni d'oro che al momento opportuno si possono da in pegno.”

Seguite gli indizi di Brarbara Frale e lasciatevi travolgere dalla personalità affascinante ed esuberante di Lorenzo Il Magnifico. Indagate, osservate, perdetevi tra le bellezze della città di Roma e tra le pagine del libro.
Buona lettura!!



(Marianna Di Bella)



Prodotto fornito da Newton Compton Editori



lunedì 24 settembre 2018

Recensione: "Il condominio degli amori segreti" - Livia Ottomani

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Titolo: "Il condominio degli amori segreti"
Autrice: Livia Ottomani
Editore: Newton Compton Editori



Visitare Roma, vuol dire perdersi tra strade, vicoli, monumenti, chiese e opere d'arte sparsi per la città. Ci vogliono giorni, mesi, anni per conoscerla profondamente e in tutta la sua complessità, eppure ci sarà sempre qualcosa che ci sfuggirà di lei, qualche angolo ancora sconosciuto da visitare e amare.
Questa volta, il nostro viaggio letterario sarà in uno dei suoi tanti quartieri popolari: la Garbatella. Un quartiere ricco di vita, storie, persone che vivono in condomìni e lotti ad alta densità demografica. Dove tutti si conoscono e si respira un'aria familiare, fatta di calore, unione e aiuto reciproco. In uno di questi condomìni, abitano i nostri protagonisti: Anita, Giovanna, Matteo, Diego, Paolo, Rodolfo, Pina, Carlo e la piccola Francesca.
Paolo e Rodolfo convivono nell'attico della palazzina, luogo di ritrovo, per pranzi e cene, tra chiacchiere e confidenze in un'atmosfera familiare e rilassata.
Diego è un fotografo ed è partito per lavoro, lasciando il suo appartamento in affitto.
Carlo e Pina sono sposati e vivono, insieme alla figlia Francesca, sullo stesso pianerottolo di Diego.
Matteo è il tuttologo del gruppo ed è lui che coordina e si prende cura dell'orto condominiale.
Giovanna è vedova e lavora come sarta e vive insieme alla figlia Anita. Una giovane ragazza che lavora come guida turistica ed ha una relazione con Mizuki Murakami.
Questo folto e allegro gruppo rallegrerà la nostra lettura, ma attenzione perché alcuni di loro nascondono dei piccoli segreti che custodiscono gelosamente all'insaputa di altri, e poi c'è Anita colei che inevitabilmente si ritroverà nel mezzo del romanzo e di cui seguiremo la storia in maniera più approfondita. Anita ama il suo quartiere, il condominio in cui vive, e la convivenza con la madre la sente sempre più stretta e soffocante. Vorrebbe essere più libera, ma soprattutto tiene nascosta la sua relazione con Mizuki. Non è ancora pronta per confidarsi con la madre, svelandole i suoi sentimenti, il suo amore per quest'uomo che frequenta da più di un anno. A complicarle le cose, ci penserà Daniele Bracci, il musicista che occuperà per un po' di tempo l'appartamento di Diego. Perché? Chi è Daniele? A voi scoprirlo, lasciandovi catturare dalla avventure e disavventure di Anita e del suo allegro e conviviale gruppo di condòmini.
Il romanzo non è originale e per alcune situazioni anche banale, ma ciò che rende questo libro gradevole e divertente, sono i suoi personaggi e il clima caldo, amichevole e confortevole che sa infondere al lettore.
I protagonisti sono simpatici, veri, spontanei e alcuni anche strampalati, senza per questo cadere nel ridicolo, al contrario la loro stravaganza li rende più veri e più vicini al lettore. La loro costruzione non risulta artificiosa o incastrata in uno stereotipo, è fluida, reale e ognuno di loro è caratterizzato da un particolare che lo rende, unico e familiare.
La trama è semplice, scorrevole e in alcuni punti prevedibile, ma ciò che lo rende piacevole e rilassante è il clima che si respira, fatto di amicizia, aiuto reciproco, familiarità, amore e passione per ciò che si fa.
Ho apprezzato moltissimo le nozioni culturali che si incastrano perfettamente nella trama del romanzo, senza risultare pedante o noioso e quei spunti musicali che si alternano, a volte, tra un avvenimento e l'altro, rendendo la lettura e la storia più armonica e leggera.
Ci sono alcuni libri che nella loro semplicità riescono a regalarci ore e momenti di allegria, piacevolezza e quel senso di calore e abbraccio familiare che in pochi riescono a far provare e questo testo è in grado di far vivere tutte queste emozioni e sensazioni.
Sfogliare e leggere il libro è come fare una passeggiata con gli amici, chiacchierando, ridendo, a volte fermandosi ad aspettare i più lenti o ad asciugare una lacrima, consolando l'amico in difficoltà. Altre volte si rallenta il passo, perché la compagnia è talmente piacevole che si vorrebbe prolungare a lungo quel momento di pace e tranquillità.
Qualunque sia la vostra andatura, incamminatevi con il collettivo di autori che ha dato vita a questo romanzo, lasciatevi avvolgere dalla loro allegria, respirate a pieni polmoni l'amicizia che trapela da ogni pagina e seguite quel vento fresco e birichino che scompiglierà le vite di alcuni dei nostri protagonisti.
Buona lettura!!


(Marianna Di Bella)

giovedì 9 agosto 2018

Recensione: "I Guardiani dell'Efterion" - Francesco Ambrosio

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Titolo: "I Guardiani dell'Efterion"
Autore: Francesco Ambrosio
Editore: Bibliotheka Edizioni



Nel grande, immenso e sconfinato Universo, esiste un piccolo pianeta chiamato Efterion.
È un pianeta in continuo e lento movimento, la sua posizione non è mai la stessa, per questo risulta difficile identificare le sue esatte coordinate.
Efterion è un piccolo e significativo pianeta, perché è da esso che è stato generato l’intero Universo.
Ciò che attira maggiormente l’attenzione è la presenza di un grande Tronco, le cui radici si estendono per tutta la superficie del pianeta. Questo non è un semplice tronco, ma ha un’importanza vitale per tutte le creature dell’Universo, perché al suo interno sono custodite tutte le conoscenze, accessibili solo a esseri particolari, chiamati Entità, in grado di recepire e decifrare le informazioni. Informazioni vitali per riuscire a mantenere l’ordine e l’equilibrio nell’Universo.
Informazioni che devono essere difese da attacchi esterni, da eserciti sconosciuti, da forze del male potenti e ignote. A difesa del pianeta, ci sono i Testimoni, guerrieri provenienti da ogni parte dello spazio e addestrati nell’Accademia che si trova proprio sul pianeta.
Chi altro vive su questo piccolo e sconosciuto pianeta? Chi vuole distruggere la pace e la tranquillità, attaccando Efterion e il suo Tronco? Come è stato creato il pianeta? Chi è il suo creatore?
A rispondere a tutte queste domande ci penserà Francesco Ambrosio, che con la sua fantasia e capacità narrativa ha dato vita, anima e corpo a questo libro. Un libro che racchiude tutta la storia del pianeta Efterion, tra passato, presente e futuro in un intrecciarsi di situazioni, avvenimenti e imprevisti mirabolanti, e soprattutto misteriosi. Sì, perché il mistero avvolge completamente la trama e il lettore, lasciandolo spesso spaesato di fronte alla moltitudine di personaggi che si alternernano in un susseguirsi di battaglie e attacchi nemici, di cui spesso non si conoscono gli obiettivi o l’identità.
Le descrizioni sono precise e attente e i personaggi curati nei dettagli. La trama è complessa e articolata, molto spesso capita di perdere il filo che lega il tutto e i personaggi e gli avvenimenti che si susseguono sono talmente tanti e vari che si rischia di dimenticare qualcosa o di confonderli.
Personalmente l’ho trovato troppo lungo e impegnativo ma questo non vuol dire che non funzioni, al contrario, credo che Francesco Ambrosio abbia fatto un grande lavoro di costruzione della trama, di raccolta di idee e di creazione di personaggi, diversi fisicamente e psicologicamente. Ma soprattutto, ha saputo celare tra le pagine del romanzo, tematiche importanti come la libertà, la dignità dell’individuo, l’accettazione di sé e quanto la sofferenza a volte può rendere schiavi di se stessi.

Cercare la verità a volte è rischioso ma forse è il miglior modo per rendersi liberi…"

(citazione tratta dal testo)

Se amate il fantasy, le storie ambientate nello spazio, le avventure misteriose e personaggi fantastici, allora questo è il libro che fa per voi.
Buona lettura!



(Marianna Di Bella) 


 
 (Gifted by) Ringrazio l'autore per la copia del libro.
 

mercoledì 1 agosto 2018

Recensione: "La casa dei meravigliosi tramonti" - Heidi Swain


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Titolo: "La casa dei meravigliosi tramonti"
Autrice: Heidi Swain
Editore: Newton Compton Editori




Wynbridge è una piccola città del Regno Unito, caotica ma accogliente. Ricca di negozi caratteristici e un mercato pieno di bancarelle con merci varie e interessanti. La vita scorre tranquilla tra lavoro, incontri al pub e pettegolezzi che animano le discussioni degli abitanti. Niente rimane nascosto e celato a occhi e orecchie indiscrete; i segreti hanno vita breve, anzi brevissima.
Fuori dal centro abitato, troviamo Cuckoo Cottage, una graziosa e confortevole abitazione circondata da un bellissimo giardino, alberi da frutto e terreni incolti. Il cottage apparteneva a Gwen, una donna che ha passato la sua intera esistenza assaporando ogni minuto, vivendo al massimo ogni esperienza che le si presentava, divertendosi e viaggiando insieme alla sua migliore amica Flora, la nonna della nostra protagonista Charlotte.
Le due donne sono state determinanti per la crescita della ragazza, abbandonata dalla madre e cresciuta con i nonni materni. Charlotte è una ragazza riservata con una grande passione per il restauro e il reciclo. È ancora alla ricerca di se stessa, è insicura, ha paura di affrontare il suo destino, le manca il coraggio per afferrare i suoi sogni e viverli appieno. Ha paura di legarsi troppo alle persone, è diffidente verso il prossimo, tende a chiudersi a riccio e a non svelare troppo di sé.
Quando Gwen muore, la ragazza eredita il cottage e i terreni circostanti, un ultimo regalo che forse le permetterà di trovare finalmente la strada per capire cosa volere dalla vita e costruire, così, il suo futuro.

«Pensa in grande, Lottie!» (…) «coltiva la tua passione fino ai limiti delle tue possibilità!»”
(citazione tratta dal testo)

Riuscirà Charlotte a capire quale sarà la sua strada? Riuscirà a fidarsi del prossimo e a fare nuove amicizie? Riuscirà a riconoscere i disonesti?
A voi scoprirlo, lasciandovi avvolgere dalle parole e dalle descrizioni di Heidi Swain. Leggere il suo libro è come trovarsi all’interno di un paesaggio rurale, dove la calma e la tranquillità regnano incontrastate. L’atmosfera è calda, avvolgente, familiare e le descrizioni dei personaggi e dei paesaggi sono semplici e reali, regalando al lettore la sensazione di far parte della scena e del romanzo stesso.
Il ritmo narrativo è tranquillo e pacato, tutto scorre in maniera lenta con alcuni colpi di scena e imprevisti che tengono desta l’attenzione del lettore.
I personaggi sono tutti interessanti e amichevoli, alcuni con dei punti oscuri da svelare ma non vi dirò di più. L’unica cosa che posso dirvi è la mia preferenza per uno dei personaggi: Edward. Un bambino di 10 anni che ama profondamente la natura e gli animali, si prende cura di ogni essere vivente ed è sempre disponibile ad aiutare gli altri con suggerimenti e indicazioni. Un ragazzino intelligente, estroverso, sempre attento agli altri; un personaggio che, pur non avendo un ruolo principale, riesce a catturare l’attenzione, l’affetto e l’ammirazione dei lettori.
Unico appunto: la discordanza di un lato del carattere di Charlotte. L’autrice la descrive come una persona che non si fida di nessuno e continua a farlo ripetere alla protagonista come una litania, solo che…be’ la ragazza ha la tendenza a svelare i suoi progetti e pensieri ai vicini di casa, al tuttofare ambiguo che per lei sono degli emeriti sconosciuti. Chi è diffidente non racconta tutto e subito a chi conosce da poco, aspetta sempre quel po’ di tempo che l’aiuti a capire chi ha davanti per poi con calma e pazienza affidare i suoi pensieri. Sinceramente è una discordanza che non ho apprezzato, ma questo non toglie nulla alla piacevolezza del romanzo e al clima caldo e familiare che riesce a regalare al lettore.

Nella vita, qualsiasi cambiamento si debba affrontare, è sempre bene imparare a camminare prima di cominciare a correre…”
(citazione tratta dal testo)


Non abbiate paura di afferrare i vostri sogni, inseguiteli fino allo stremo delle vostre forze. Regalatevi la possibilità di essere felici e sereni…abbiate il coraggio di tentare e rischiare. Vivete!
Buona lettura!!


(Marianna Di Bella)

lunedì 30 luglio 2018

Recensione: "Brucia" - Salvatore Improta

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Titolo: "Brucia"
Autore: Salvatore Improta
Editore: Geeko Editor



Ogni giorno centinaia di studenti si muovono tra i portici di Bologna per andare all’Università, seguendo lezioni, corsi ed esami. Studenti che si muovono a piedi parlando tra di loro dei professori e della loro vita. Studenti che pedalano velocemente per non arrivare in ritardo alle lezioni, inseguendo i minuti e la loro stessa vita.
Tra di loro troviamo due dei nostri protagonisti: Andrea e Gioia. Andrea, è uno studente universitario, impegnato e sempre di corsa, che si divide tra diverse occupazioni lavorative: consegnare pizze il fine settimana, dare ripetizioni di matematica e disegnare planimetrie in due e tre dimensioni per un’agenzia immobiliare. Ma la sua vera passione è scrivere. Riversa su carta i suoi pensieri, le sue emozioni e sensazioni.
Gioia è, invece, una ragazza che guarda con occhio attento e arguto tutto ciò che la circonda. Anche lei ama scrivere, per lei è come respirare. Quando ha l’ispirazione, non importa dove si trova, apre il suo quaderno e si lascia trasportare dalle sue parole e dalla storia, perdendo la cognizione del tempo e del luogo in cui si trova. Si estranea completamente dal mondo e da ciò che la circonda, la storia la risucchia in un mondo tutto suo fatto di parole e significati profondi e intensi.

Scrivere è fantastico. Mi piacerebbe farlo per mestiere, ma fino a che punto riuscirei a scrivere quello che voglio e che sento? Fino a che punto non mi farei prendere dalla frenesia di piacere a tutti i costi? Si scrive affinché altri possano leggere, ma lo faccio anche per me. Per ricordare, per non lasciare niente al tempo. Il tempo vuole portarmi via i ricordi? Io invento le mie storie innanzitutto per me. E dentro ci metto un po’ di quella realtà che vivo, di quel quotidiano in cui sono immerso.”
(citazione tratta dal testo)

Altri due personaggi avranno un’importanza rilevante nella trama del libro, ma non vi dirò nulla su di loro, perché sarete voi a scoprire chi sono e cosa stanno cercando dalla loro vita. Vi lascerò, così, alle abili mani di Salvatore Improta che con le sue parole vi condurrà all’interno di una trama complicata, misteriosa e profondamente toccante. Ciò che scoprirete, seguendo le storie dei diversi personaggi, è il mistero degli incontri, delle coincidenze che legano destini diversi e improbabili. All’inizio vi ritroverete spaesati perché sarà difficile comprendere l'alternarsi delle voci narranti, ma piano piano, senza sapere come, vi ritroverete completamente risucchiati dalla trama e dalle parole ammaliatrici dell’autore. Parole che vi lasceranno spossati, confusi, impauriti ma anche felici, sorpresi, innamorati.
Pagina dopo pagina il mistero si svelerà ai vostri occhi, grazie alla capacità narrativa dell’autore di svelare le informazioni al momento opportuno, regalandovi quei pezzetti di puzzle che vi aiuteranno a completare la storia e a comprendere il significato profondo celato tra le vite dei protagonisti e tra le pagine del libro.
L’autore ci ha regalato una storia particolare dove l’amore è il vero protagonista. L’amore per la scrittura, l’amore in ogni sua forma e sfaccettatura, l’amore per se stessi, per la vita…semplicemente amore.

Sei il mio opposto, colui che mi completa. Sei fragile e allo stesso tempo la roccia sicura su cui voglio posare questi ultimi passi.”
(citazione tratta dal testo)

Seguite le parole di Salvatore Improta e perdetevi tra le pagine del libro.
Buona lettura! 



(Marianna Di Bella) 

martedì 24 luglio 2018

Recensione: "Alla ricerca dell'isola perduta" - Stefano Giannotti

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 Titolo: "Alla ricerca dell'isola perduta"

Autore: Stefano Giannotti

Editore: Altromondo Editore




Andrea Neri è sposato, lavora e la sua vita scorre tranquilla tra alti e bassi. Un uomo come tanti che, giunto alla soglia dei quasi sessant’anni, si pone molte domande sulla vita e il suo ruolo nel mondo.
È un uomo che guardando indietro negli anni passati, vede solo routine e sogni infranti. Nulla per cui valga la pensa essere ricordato, salvato e custodito.
Dopo l’ennesimo sogno spezzato, si ritrova a ricostruire la sua vita, avvalendosi di alcuni malintesi, piccoli incidenti e di uno scambio di identità in cui viene dichiarato morto.
Andrea Neri vuole viaggiare, conoscere posti nuovi, vuole provare tutto, ritrovando serenità e scacciando la paura. Così tra viaggi, incontri e peripezie varie, si ritrova a Marsiglia pronto per essere imbarcato su una nave. Destinazione: l’isola perduta.
Dove si trova quest'isola? Nessuno lo sa con precisione, alcuni dicono a occidente della Sardegna, ma in pochi l’hanno avvistata.
Esiste veramente l’isola perduta? Riuscirà il nostro protagonista a trovarla? È questa l’occasione giusta che aspettava per poter finalmente realizzare tutti i suoi sogni?
A voi il piacere di scoprirlo, ma attenzione perché questa lettura sarà un viaggio importante e intenso, da cui ritornerete profondamente cambiati. Quindi, se siete assolutamente certi di essere in grado di affrontare imprevisti, ma soprattutto la vostra anima, allora non esitate e imbarcatevi insieme ad Andrea Neri.
Devo essere sincera con voi, avevo iniziato a leggere questo libro mesi e mesi fa per poi lasciarlo, non perché non mi piacesse, al contrario, non ero pronta per affrontare questa lettura. Non ero predisposta al viaggio, a lasciare gli ormeggi per tuffarmi nella profondità della mia anima. Così ho lasciato il libro in un angolino della mia camera e della mia mente, in attesa di momenti più propizi. Fino a quando l’altro giorno, il mio pensiero non mi ha ricollegata a lui e così ho ripreso la lettura ed è stato subito amore. Nel libro ho trovato la mappa e il viaggio che avevo già intrapreso mesi prima per vicissitudini personali, trovando la riposta alle mie perplessità e legandomi in maniera indissolubile al testo e alla sua trama.
Stefano Giannotti ha scritto un libro intenso e profondo. Un testo che vi farà viaggiare tra i sentieri della vostra anima, riflettendo su voi stessi, sulla vita e su questioni importanti. L’autore ha costruito la trama intorno al tema del viaggio e dell’isola perduta come simboli dell’inseguimento della felicità, dei sogni, della fuga dalla routine per approdare nel misterioso e irrazionale, cercando di afferrare e comprendere il senso della vita. Ma lo ha fatto in modo semplice e profondo al tempo stesso, utilizzando gli incontri con personaggi letterari, scrittori, studiosi per affrontare e spiegare alcune tematiche importanti, per comprendere la nostra esistenza, come ad es: la concezione del tempo, della società, dell’amicizia, della vita, delle antiche credenze ecc.
L’autore ha dedicato ad ogni capitolo un tema su cui il protagonista rifletterà grazie all’aiuto di incontri con personaggi reali e non, che lo aiuteranno a comprendere alcune cose, rischiarando la sua mente da dubbi e incertezze. Aiutandolo, passo dopo passo, a ritrovare se stesso, perso tra paure e perplessità; facendolo riemergere dal senso di insoddisfazione, ma soprattutto facendo riemergere i suoi ricordi, dimenticati in qualche angolo buio e sperduto della sua anima.


Si parte per entrare in contatto con altre identità umane, per riempire una mappa vuota. Si parte perché si è ancora giovani e si desidera ardentemente essere pervasi dall’eccitazione, sentire lo scricchiolio degli stivali nella polvere, si va perché si sente il bisogno di capire qualcosa prima che sia troppo tardi. Si parte per vedere quello che succederà.”
(citazione tratta dal testo)

Siete pronti a partire? Sì? Bene, non mi rimane che augurarvi buon viaggio e buona lettura!


(Marianna Di Bella)

sabato 14 luglio 2018

Cover Reveal: "L'altra metà della luna" - Federica Amalfitano




Buongiorno!!
Oggi vi svelerò la cover del nuovo romanzo di
Federica Amalfitano.
Pronti?
Buona lettura!!!












 Titolo: L’altra metà della luna (Gli occhi del lupo Vol.2)
Autrice: Federica Amalfitano
Genere: Urban Fantasy
Editore: Aletti Editore
Pagine: 264
Formato: €13,00 (cartaceo) – €3,99 (Ebook)
Data di uscita: Luglio 2018











TRAMA


Ho trovato un motivo per essere felice. Tu sei e resterai la cosa più bella che mi ha sconvolto l’esistenza… sei la mia metà della luna.


Selene Verdana è pronta ad attaccare Florence insieme ai suoi alleati.
I Kean hanno abbandonato la piccola cittadina per cercare di proteggere i suoi abitanti e soprattutto Ellen che nel frattempo, senza Taylor, si sente sempre più sola. Quando il suo lupo protettore però si fa vivo porta con sé qualcosa di oscuro; qualcosa che forse solo dei sentimenti profondi riusciranno a cambiare.
Tra battaglie all’ultimo sangue, orde di licantropi pronte a morire per onore e segreti svelati, i due ragazzi cercheranno di riscrivere la loro storia, perché il filo invisibile che li tiene uniti è più forte di qualsiasi cosa.




 
BIOGRAFIA

Federica Amalfitano nasce a Ischia, si laurea in Scienze Biotecnologiche per la Salute all’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e lavora in un laboratorio. Ha sempre avuto una passione smodata per i libri, ma quella per il genere Fantasy nasce grazie a “Il Signore degli Anelli” di Tolkien e il primo libro di Cristopher Paolini “Eragon”.
Ha pubblicato nel 2016 con la stessa Casa Editrice “Gli occhi del lupo”, primo volume del dittico.





martedì 10 luglio 2018

Recensione: "Una questione di cuore" - Karen Swan


libro, recensione, mdb, libri il nostro angolo di paradiso, romanzo, amore, roma
Titolo: Una questione di cuore
Autrice: Karen Swan
Editore: Newton Compton Editori



Tra i vicoli e le strade della città di Roma, si incrociano e rincorrono verità e bugie, luci e ombre, in un lungo e interminabile gioco fatto di equilibri sottili e instabili. Si rincorrono incessantemente, prevalendo l’uno sull’altro, alternandosi reciprocamente: verità e bugie...bugie e verità. Un circolo vizioso che coinvolge tutti, indistintamente e di cui non si conosce l’inizio o la fine.
Verità e bugie che ci condurranno in una piccola piazzetta del centro storico della città eterna. Qui il destino giocherà le sue carte, facendo incontrare e scontrare personaggi apparentemente diversi.
La piazza, ubicata tra Piazza Navona e Campo de’ Fiori, è animata dai turisti e dai suoi abitanti che donano vivacità e allegria al luogo. In un piccolo appartamento vive la nostra protagonista, Francesca Hackett, per gli amici Cesca.
Cesca è una ragazza inglese, vive da pochi mesi a Roma, lavora come guida turistica, scrive per il suo blog, che conta migliaia di followers, e il tempo libero lo trascorre con i suoi tre amici. Una sera, ritrova in un bidone dell’immondizia una borsa firmata, probabilmente rubata e abbandonata dal ladro che l’ha gettata dopo essersi appropriato dei soldi. La borsa custodisce al suo interno una lettera chiusa, indirizzata a una donna di nome Elena. Cesca scopre che la borsa appartiene alla viscontessa Elena Damiani, la proprietaria del prestigioso palazzo azzurro che domina la piazza.
La nobildonna è una figura di spicco nell’alta società romana e il suo passato turbolento e misterioso è sempre stato fonte di pettegolezzi e curiosità. I giornali hanno sempre raccontato la loro versione dei fatti, ma nessuno si è mai avvicinato alla verità. Un velo di mistero avvolge la donna, ma finora nessuno è riuscito a saperne di più. Nessuno è riuscito a conoscere la sua vera anima. Nessuno è riuscito a vedere oltre la superficie, superando le apparenze. Nessuno, prima dell’arrivo di Cesca.
La viscontessa è affascinata dalla ragazza e le offre un lavoro remunerativo e importante: scrivere la sua biografia. Cesca dovrà riuscire a dare un ritratto il più possibile veritiero e aderente alla figura della donna, ma non sarà un’impresa facile perché spesso la verità si nasconde dietro la bugia e viceversa.
Riuscirà Cesca a comprendere la complessa figura della nobildonna? Riuscirà a scoprire cosa si nasconde dietro il suo passato? Chi è questa enigmatica donna? Cosa ha vissuto?
Tranquilli, scoprirete tutto ma solo continuando a leggere il libro. Un romanzo coinvolgente, intrigante e spesso complesso per le innumerevoli informazioni da ricordare e per le vicende che si snodano durante la narrazione.
Karen Swan è riuscita, ancora una volta, a stupirci con un romanzo completamente diverso per trama e personaggi. L’autrice ha ambientato il libro a Roma, regalandoci una storia fresca, coinvolgente, senza cadere nei classici stereotipi con cui veniamo a volte ritratti nei libri o nei film. Al contrario, ha costruito la trama intorno a dei punti cardini importanti, come ad esempio la complessa situazione urbanistica della città, la situazione del sottosuolo e i suoi innumerevoli tesori sepolti da strati e strati di cemento, il confine labile tra verità e bugia, i complessi rapporti familiari e affettivi e molto altro che vi lascerò scoprire, perché questi saranno solo alcuni dei muri portanti che sorreggeranno lo scheletro di questo romanzo affascinante.
Karen Swan ha costruito la trama in un alternarsi di piani temporali, ogni capitolo è un salto tra presente e passato, presentandoci in questo modo il rapporto tra Elena e Cesca, ma soprattutto, il vero passato di Elena, permettendoci di scoprire le innumerevoli problematiche familiari, affettive e personali che la donna ha dovuto affrontare e subire. Nonostante il salto temporale, i capitoli sono legati l’uno all’altro nel continuo della storia, decisivi risultano essere quelli dedicati al passato, perché ci aiutano a comprendere la donna che si cela dietro vestiti e gioielli, permettendoci di sollevare il velo dell’apparenza e della superficialità. L’autrice, inoltre, ha saputo creare momenti di suspense e curiosità, interrompendo alcuni capitoli, proprio nel momento in cui il lettore si sta avvicinando a comprendere alcune punti importanti, accendendo in questo modo, la curiosità e la vena investigativa che si nasconde in ognuno di noi.
I personaggi sono ben costruiti, ognuno con una complessa struttura psicologica, in modo particolare le due protagoniste. Caratteri diversi, storie diverse, età diverse, unite da uno stretto rapporto, non solo lavorativo, e da un passato scomodo e ingombrante.

“…non avevano mai saputo nulla di lei. Per tutti era semplicemente un’immagine, null’altro che un’idea. Nessuno sapeva che dentro di sé si sentiva di ghiaccio, né la cosa importava granché. Era rimasta intrappolata in un mondo che traeva godimento dal punirla di continuo: si sentiva sempre sola, anche in mezzo alla folla, aveva freddo quando si stendeva al sole, sempre all’erta durante il sonno, e affamata ma costantemente in preda alla nausea…”
(citazione tratta dal testo)


Siete pronti ad immergervi in un romanzo intrigante ed enigmatico? Siete pronti a scoprire il passato della viscontessa Elena Damiani? Non vi resta che iniziare a leggere…buona lettura!!!


(Marianna Di Bella)