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lunedì 9 settembre 2019

Recensione: "Le ragazze di Parigi" - Pam Jenoff

libro, romanzo, mdb, recensione, libri il nostro angolo di paradiso, resistenza, seconda guerra mondiale, spie, parigi, verità
Titolo: "Le ragazze di Parigi"
Titolo Originale: "The Lost Girls of Paris"
Autrice: Pam Jenoff
Editore: Newton Compton Editori




Accettare la verità non è facile, ma arriva un momento nella vita in cui non è più possibile sottrarsi ad essa, e allora bisogna decidere se soccombere per sempre o affrontarla a muso duro, consapevoli che le vecchie ferite potrebbero riaprirsi facendoci provare un dolore indicibile.
Affrontare la verità vuol dire riportare alla luce segreti celati; vuol dire guardare in faccia se stessi e le scelte intraprese fino ad allora. Perché la verità non è formata solo dal bianco e dal nero, bensì da una serie di sfumature che ci aiutano a spiegare e comprendere le scelte iprese.
Ci aiutano a riconoscere e accettare comportamenti spesso incomprensibili.
Ci aiutano a trovare pace nella nostra anima e in quella degli altri.
La verità è liberazione.

Verità.
Quella che stanno cercando le protagoniste di questo nuovo romanzo storico di Pam Jenoff.
L'autrice ci accompagna in un nuovo viaggio alla scoperta di un altro capitolo riguardante la Seconda Guerra Mondiale, e come sempre le protagoniste sono donne forti e coraggiose.
Donne come Marie, Eleanor e Grace.
Ma andiamo con ordine, calma e pazienza e cerchiamo di capire chi sono le tre giovani protagoniste.
Il romanzo prende vita a New York, nel 1946, in una fredda e ventosa mattinata di febbraio. La gente corre trafelata cercando di giungere in orario al proprio posto di lavoro, destreggiandosi tra i mezzi pubblici e il traffico che blocca le principali vie della città.
Cosa succede? Un grave incidente ha paralizzato il centro, una donna è stata investita vicino alla Grand Central, la stazione newyorkese, e tutto sembra essersi fermato, bloccato. Ed è qui che troviamo Grace, una delle nostre protagoniste. Una giovane donna trasferitasi da poco meno di un anno nella Grande Mela per sfuggire a un dolore intenso che le sta divorando l'anima: la morte del marito Tom.
Grace sta cercando di ricostruire se stessa, ritrovando il suo equilibrio e la forza di lasciarsi dietro le spalle la sofferenza per la perdita del marito. E allora eccola aggirarsi vicino alla Grand Central, camminando trafelata cercando un punto di passaggio per superare il blocco, per arrivare in orario al lavoro. Ma la sua camminata verrà interrotta da uno scontro che le cambierà la giornata e, perché no, anche la vita. La donna, infatti, inciampa in una valigia nascosta sotto una panchina. Notoriamente curiosa, Grace apre la valigia e al suo interno trova indumenti e accessori da toilette, ma la sua attenzione verrà completamente catturata da 12 foto che immortalano giovani donne vestite con uniformi militari.
Chi sono? Perché le loro foto si trovano all'interno di quella valigia? A chi appartiene?
Grace rimane affascinata dalle foto e istintivamente le prende con sé, e questo piccolo gesto darà il via al romanzo e al nostro viaggio indietro nel tempo.
Un viaggio che ci riporterà al 1944, quando l'Europa era nel pieno della guerra, gli Alleati dovevano ancora sbarcare in Normandia e la fine del conflitto sembrava ancora lontana. La Francia era sotto attacco dei tedeschi e i partigiani cercavano di ostacolare i loro piani, grazie all'aiuto di spie inglesi intervenute per aiutarli negli atti di sabotaggio, riarmo e preparazione fisica e tattica.

Le spie non potevano nascondersi. Dovevano essere in grado di interagire con la gente del posto per poter ottenere informazioni.”
(citazione tratta dal testo)

Ed è in questo contesto storico che troveremo le altre due voci del romanzo: Eleanor e Marie.
Eleanor Tiggs è una donna fredda, distacca, che lavora come segretaria presso il SOE, una sezione dei servizi segreti, nata con lo scopo di “incendiare l'Europa”, inviando agenti inglesi per eseguire opere di sabotaggio alle infrastrutture francesi, rallentando l'avanzata dei tedeschi e preparando l'arrivo degli Alleati.
Purtroppo, qualcosa non va nel suolo francese, il numero degli agenti inglesi scoperti e arrestati è sempre più alto, così Eleanor propone di creare una rete di spie femminili.

Le donne erano mobilitate e avevano assunto ogni sorta di ruolo sul fronte interno, non solo come infermiere e sentinelle. Presidiavano i cannoni della contraerea e pilotavano aerei. Perché l'idea che potessero fare anche questo era tanto difficile da comprendere?”
(citazione tratta dal testo)

Eleanor è convinta che le donne siano le uniche a non destare troppi sospetti, e altrettanto capaci di destreggiarsi tra sabotaggi, comunicazioni via radio e rapporti con i cittadini francesi, osservando e carpendo ogni possibile informazione utile allo scopo.
Nasce, così, la sezione femminile che avrà una grande importanza strategica e storica, ma a cui purtroppo non verrà mai riconosciuto il giusto merito nel panorama storico e politico. Basti pensare che all'epoca le donne non potevano combattere, così, per aggirare l'ostacolo le spie lavoravano ufficialmente come membri del Fany, la Guardia Nazionale delle infermiere per il primo soccorso. Per non parlare poi del fatto che non tutti gli uomini accettarono di buon grado questa loro nuova missione, cercando di ostacolare il loro lavoro, ma si sa, non si può fermare la storia e il progresso sociale.

...avevano diritto di sapere quanto fossero state valorose le figlie, e a quale destino fossero andate incontro. Sentiva la rabbia bruciarle dentro pensando a quelle ragazze che avevano dato tutto per una promessa tradita.”
(citazione tratta dal testo)

Così, se Eleanor è agente capo del reclutamento della sezione femminile, Marie è una delle spie reclutate e inviate in Francia e...e qui mi fermo, ho detto e svelato anche troppo, quindi farò un passo indietro e vi lascerò scoprire da soli la storia. Vi lascerò conoscere tre donne che, con le loro voci, daranno vita e intensità a questo romanzo storico bello ed emozionante. Una storia dove il coraggio delle donne farà da sfondo a una storia intrigante e piena di suspense.
Il coraggio e la ricerca della verità sono i pilastri del romanzo. Elementi che sostengono e danno corpo al testo.
Pam Jenoff è un'esperta e attenta conoscitrice del periodo della Seconda Guerra Mondiale e per questo, ci regala un romanzo intenso e in grado di svelare ogni volta un capitolo storico interessante e poco conosciuto. Questa volta, ad esempio, conosceremo meglio il lavoro dell'agenzia SOE e comprenderemo il grande contributo dato dalle donne nei servizi segreti.
L'autrice ha uno stile impeccabile ed efficace nella costruzione del testo e nell'attrarre il lettore, tenendolo inchiodato alle pagine per tutto il tempo della lettura. Sa dosare bene l'attesa e la scoperta dei fatti, in un perfetto e delicato gioco di equilibrio tra il racconto e la verità degli avvenimenti.
La trama si sviluppa su tre piani temporali diversi che si rincorrono e si intrecciano dando ritmo al romanzo. Un ritmo ben cadenzato e delineato, ricco di suspense, che lascia il lettore con il fiato sospeso dall'inizio alla fine della storia.
La scrittura è scorrevole e intrigante. La lettura è fluida e non ci sono momenti lenti o noiosi.
I personaggi sono costruiti molto bene, ogni protagonista è diversa ed è caratterizzata da elementi, anche psicologici, che le rendono uniche e differenti l'una dall'altra. Ogni personaggio è ricco di sfumature caratteriali tali da renderli credibili nella lettura, così come credibile è la storia, ad eccezione di alcuni elementi inseriti alla fine del romanzo, che però non incidono negativamente sul risultato finale e sull'efficacia del testo.
Ve lo consiglio?
Sì. Ho amato profondamente questo romanzo, ha saputo regalarmi emozioni intense, particolari a me sconosciuti e ha saputo coinvolgermi e farmi sentire parte della storia.
Amo i romanzi storici ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale, con protagoniste donne forti, coraggiose e determinate e questo testo è riuscito a coniugare tutti gli elementi in maniera, elegante, emozionante, intrigante e fluida.
Una storia che porterò con me per molto tempo.
Un libro che vi invito a scoprire e amare.

Aveva avuto il permesso di essere la persona che voleva essere, di vivere la vita a modo suo.”
(citazione tratta dal testo)

Inseguite la verità, affrontatela e vivete pienamente e liberamente la vostra vita.
Buona lettura.


(Marianna Di Bella)



(Gifted by) Ringrazio la Casa Editrice per la copia del libro.

giovedì 8 agosto 2019

Recensione: "I pasticci di Leonardo" - Simona Bertocchi

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Titolo: "I pasticci di Leonardo"
Autrice: Simona Bertocchi
Editore: Giovane Holden





Cosa hanno in comune un vecchio quaderno, i dolci e Leonardo Da Vinci?
Apparentemente nulla, ma il mistero e gli enigmi, non ancora risolti, che circondano la figura del grande artista, rendono questi tre elementi ancora più interessanti, al punto da stuzzicare la nostra curiosità.
Tre elementi che amalgamati e impastati bene dalle sapienti parole di Simona Bertocchi, danno vita a questo romanzo stuzzicante, fresco e piacevolmente interessante.
Ma andiamo con ordine, altrimenti rischiamo di creare solo confusione.
Siamo a Vinci, un comune situato nel cuore della Toscana alle pendici del Montalbano, un massiccio collinare ricco di vigneti e oliveti. Un comune piccolo e accogliente, che ha dato i natali al grande artista Leonardo da Vinci.
In questa piccola località vive anche uno dei nostri protagonisti, Ascanio Righi, un pasticcere la cui vita è segnata da alti e bassi. Durante un trasloco, trova un vecchio quaderno ingiallito, apparentemente di poco valore, le cui pagine custodicono pensieri confusi, disegni e ricette di dolci.
Ricette in grado combinare profumi e sapori in maniera originale e innovativa, dando vita e forma a dolci singolari, audaci e dai poteri taumaturgici.
Ricette insolite e stravaganti come il suo creatore: Leonardo Da Vinci.
Una scoperta che darà inizio a una lunga ricerca sulla veridicità del taccuino, sulla vita dell'artista e sulle sue ricette che cambieranno la vita di Ascanio.
Come? Be' per capire cosa è accaduto in passato e cosa accade nel presente, dovrete lasciarvi incantare dalle parole dell'autrice che vi catapulterà all'interno di un romanzo avvicente e particolare.

Leonardo era un uomo di pensiero che godeva a lasciare inconclusa l'opera per il piacere di cercarne continuamente l'anima e l'essenza. L'elaborazione di un'idea era più potente di tutto, anche il più grande capolavoro per Leonardo era migliorabile, nulla era perfetto.”
(citazione tratta dal testo)

Leggere il libro vuol dire intraprendere un viaggio temporale tra passato e presente, dove le storie di Ascanio e Leonardo si snoderanno e intrecceranno, svelandoci la vita dell'artista, evidenziando alcuni punti importanti che ci permetteranno di comprendere meglio la sua figura poliedrica e stravagante.
Figlio illeggittimo del giovane notaio Piero da Vinci e di Caterina, una modesta ragazza, cresce con il nonno paterno Antonio da Vinci, che si occuperà della sua istruzione ed educazione.
Essere figlio illeggittimo ha sempre influenzato la sua vita, in modo particolare il suo carattere malinconico, curioso, creativo, stravagante, anarchico, con un senso del gusto e dell'olfatto molto sensibili. Tutte queste caratteristiche gli hanno permesso di sviluppare una grande sensibilità e una visione dell'arte, delle scienze e della tecnica completamente diversa dai canoni dell'epoca.

L'arte di Leonardo andava oltre, raggiungeva l'inspiegabile, esprimeva il genio visionario del suo pittore, i personaggi e l'ambiente fluivano unendosi armoniosamente sulla tela, i movimenti non erano artificiosi, la natura trovava respiro, la luce e le ombre si stendevano per esaltare, nascondere o velare di malinconia.”
(citazione tratta dal testo)

Un artista in continua esplorazione del mondo, la cui espressività, tecnica e stile hanno caratterizzato e influenzato la sua vita e le sue opere, permettendo a Simona Bertocchi di dare vita a un romanzo in cui evidenzia un lato sconosciuto a molti, dando risalto al suo lato più intimo e creativo, dove la cucina e i dolci in particolare, sono i protagonisti assoluti.
L'autrice è riuscita, anche questa volta, a coniugare in maniera brillante l'arte, la storia e la fantasia, creando un romanzo piacevole, coinvolgente e molto interessante.
I dolci sono il filo conduttore che legano e avvolgono i protagonisti, segnando e scandendo il ritmo di lettura e i passaggi della vita di Leonardo.
Le descrizioni sono attente, precise, vere e ci permettono di contestualizzare il periodo storico, comprendendo la situazione politica, sociale e culturale dell'epoca, vivendo appieno la vita fiorentina, tra botteghe, feste e intrighi politici.
La lettura è fluida e coinvolgente e Simona Bertocchi è riuscita, attraverso la sua scrittura, a trasmettere al lettore il suo grande amore per l'arte, la sua capacità descrittiva, ammaliandolo pagina dopo pagina, tenendo sempre accesa la sua curiosità.

I suoi disegni erano l'espressione del tormento e delle illusioni che smuovevano il suo essere, le linee e le sfumature sembravano tracciate da un artista di professione.”
(citazione tratta dal testo)

Lasciatevi conquistare dalla creatività e curiosità di Leonardo da Vinci.
Lasciatevi ammaliare dalla figura del grande artista.
Sfogliate il libro e immergetevi tra le sue pagine, il viaggio sarà piacevole e interessante.
Buona lettura!



(Marianna Di Bella)


(Gifted by) Ringrazio la Casa Editrice per la copia del libro.

venerdì 5 aprile 2019

Recensione: "Catilina. La fine di un'epoca" - Mario Fadda

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Titolo: "Catilina. La fine di un'epoca"
Autore: Mario Fadda





In una splendida villa immersa nel verde, vive il nostro protagonista, Eric Durand. L'uomo ha un figlio di quasi quattro anni, è sposato con Sandrine, avvocato matrimonialista, ed è un dottore affermato nel campo della Paleografia. Passione nata grazie al padre Hughes, famoso storico e apprezzato docente di Storia Romana, presso l'università la Sorbona.
Eric sta lavorando a una lettera di Sulpicio Severo, è concentratissimo e nulla sembra distoglierlo dai suoi studi, ad eccezione del figlio e di una telefonata da parte del Sovrintendente degli scavi di Ercolano: Ennio De Vecchi. Una telefonata importante che cambierà il corso della sua esistenza. Perché? Be', grazie a sofisticati e moderni mezzi di ricerca, è stato scoperto e riportato alla luce un vecchio documento che potrebbe cambiare la storia, in particolare quella della Repubblica di Roma. Un documento dal valore inestimabile, occultato per venti secoli. Un documento scritto da Flavio Marzio Iovine, il quale nomina spesso Lucio Sergio Catilina. Un memoriale nel quale vuole fare chiarezza, svelando la verità su...e no, basta così. Non posso e non voglio svelarvi altro, perché dovrete essere voi a scoprire questo mistero rimasto celato per oltre due millenni. Dovrete essere voi a vestire gli abiti dei moderni ricercatori, analizzando ogni fatto raccontato, immergendovi completamente nella storia e riportando in superficie un mistero importante. Tranquilli non sarete soli in questa ricerca, perché sarete accompagnati da una guida brava e competente, l'autore del romanzo: Mario Fadda.
L'autore vi guiderà tra i vicoli della città eterna, tra segreti, congiure e tradimenti. In un susseguirsi di avvenimenti ed emozioni che vi terranno letteralmente incollati alle pagine di questo piacevole e interessante romanzo storico.
Il romanzo è strutturato su due piani temporali, il presente di Eric Durand e il passato di Catilina. Ed è quest'ultima parte a conquistarvi e catapultarvi nell'antica Roma. Le descrizioni sono dettagliate, precise e interessanti e da ogni singolo particolare storico si evince la conoscenza e la professionalità dell'autore che riesce a spiegarci bene la vita quotidiana, politica e sociale nell'antica Roma. Con semplicità e chiarezza riesce a spiegarci, mostrarci e farci vivere segreti e intrighi, descrivendoci ogni minimo particolare, anche il più piccolo e apparentemente insignificante, permettendoci in questo modo di immedesimarci completamente con il contesto storico e la vita sociale e politica dei romani.
Al contrario, la parte dedicata al presente perde di attrattiva e forza rispetto alla bellezza del passato, che conquista e ammalia il lettore tenendolo incollato alle pagine del libro. È come se non riuscisse a tenere il passo e a non essere all'altezza della storia e dei fasti romani.
I personaggi sono tutti molto interessanti e intriganti, soprattutto Catilina, il vero protagonista del romanzo, che con la sua forza e determinazione saprà conquistare i lettori. Il personaggio che sinceramente non ho apprezzato è quello della ricercatrice Elisabeth Astley. Ritengo che rappresenti tutti gli stereotipi e cliché che vengono dati negativamente a una donna. No, decisamente non l'ho apprezzato.
La lettura è scorrevole e piacevole. Lo stile non è pomposo o troppo ricercato, al contrario Mario Fadda ci permette di entrare in un periodo storico che, non solo tutti conosciamo e abbiamo studiato durante il periodo scolastico, ma lo fa aggiungendo avvenimenti, scenari, particolari e terminologie che difficilmente troveremo in un semplice testo scolastico. Leggere il romanzo è come assistere a una lezione di storia, dove il lettore non è solo uno spettatore passivo ma diventa parte del romanzo, vivendo gli intrighi e i segreti che aleggiano tra i vicoli di Roma.
Il finale è inaspettato e lascia il lettore non solo sconcertato e impreparato, ma sospeso tra mille dubbi e perplessità. È un finale aperto? Ci sarà un seguito? Oppure lascia libero il lettore di trovare il proprio epilogo?
Non lo so.
Io ci rifletto ancora un po' e, intanto, vi auguro una buona lettura.


(Marianna Di Bella)



(Gifted by) Ringrazio l'autore per la copia del libro.

giovedì 27 settembre 2018

Review Party: "In nome dei Medici. Il romanzo di Lorenzo Il Magnifico" - Barbara Frale


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In nome dei medici, mdb, romanzo storico, lorenzo il magnifico, roma
Titolo: "In nome dei Medici. Il romanzo di Lorenzo Il Magnifico"

Autrice: Barbara Frale

Editore: Newton Compton Editore



Roma, febbraio 1466.
Lorenzo de' Medici è appena arrivato in città per una missione commerciale affidatagli dal padre Piero de' Medici. Una missione importante e vitale per gli affari della famiglia, ma anche pericolosa e piena di incognite. Formalmente il giovane Lorenzo è a Roma per comprare qualche bel cimelio per arricchire la collezione di famiglia, in realtà deve risolvere la spinosa questione dell'appalto delle miniere di allume sui Monti della Tolfa. Ma non sarà il suo unico problema, perchè qualcuno minaccia alla sua vita, infatti, sotto la sella del suo cavallo è stato rinvenuto un pugnale con l'elsa in argento e un simbolo indecifrabile. Chi lo vuole morto? Per quale motivo?
La famiglia dei Medici è potente, temuta e invidiata, per questo i suoi nemici sono tanti e spesso ignoti, pronti a colpire in qualsiasi momento.

“È una minaccia senza volto, Roberto. Questo mi spaventa più di ogni altra cosa: non avere la più pallida idea di chi sia che mi vuole morto. Non sapere da quale direzione può venire il colpo fatale.”

Lorenzo è preoccupato, per fortuna non è solo, accanto a lui ci sono alleati e amici pronti a proteggerlo come Roberto Malatesta, monsignor Gentile Becchi e lo zio Giovanni Tornabuoni, dirigente della filiale romana del Banco Medici. Ma il nemico è subdolo e spesso porterà il nostro protagonista a dubitare di chiunque gli sia vicino, instillandogli il seme del sospetto e della paura; imparando che niente è come appare, che la verità si nasconde dietro pieghe, corridoi e maschere dorate e che il nemico è abile nel confondere le idee all'avversario, sfruttando le sue paure.
Lorenzo è esuberante, testardo, intelligente, impulsivo, ha uno spiccato talento per la politica e queste sue qualità non lo faranno certo stare fermo e immobile ad aspettare che il nemico si palesi, al contrario, inzia a indagare per scoprire chi lo vuole morto e chi ostacola i suoi piani commerciali. Indagine dopo indagine arriverà a scoprire che: i nemici sono più d'uno e che l'amore arriverà a stravolgergli l'anima e il cuore.


“Capì che era una compagna perfetta, per lui. Perché la vita dei Medici altro non è se non una guerra quotidiana per scampare ai fin troppi nemici sempre in agguato per distruggerli.”

Chi sono i suoi nemici? Come risolverà la situazione? Chi è la donna di cui si innamorerà?
A voi scoprirlo continuando le indagini insieme a Lorenzo Il Magnifico, seguendo gli indizi che Barbara Frale ha sapientemente incastrato tra le righe e la trama di questo romanzo storico, misterioso e avvincente.
L'autrice ci accompagna tra i vicoli e le strade di Roma, facendoci conoscere una città dal duplice volto, bella, maestosa, accogliente ma anche violenta, degradata e sporca. Una città complessa e unica, accogliente e pericolosa. Una città che si lascia amare e odiare allo stesso tempo. Dove il sacro e il profano si intrecciano indissolubilmente e il confine è talmente labile e insidioso che è facile cadere in tentazione e in episodi pericolosi, spesso tragici.
Le sue descrizioni sono attente ai particolari, precise e coinvolgenti al punto che si ha la sensazione di sentire l'odore pungente, putrescente e maleodorante dei vicoli, dove abbondano l'incuria e l'immondizia. Oppure il senso di oppressione, terrore, infelicità, odio e forza che trapela in alcuni personaggi, rendendoci partecipi delle loro emozioni e sensazioni, sentendole come nostre, vivendo empaticamente il loro vivere ed essere.

“...un grumo di angoscia addensato nel petto.”

L'autrice ha una grande capacità narrativa, in grado di coinvolgere attivamente il lettore attraverso le indagini, mantenendo sempre desta la sua attenzione attraverso l'introduzione di indizi che a volte aiutano a comprendere alcuni avvenimenti, mentre altre volte stravolgono completamente l'idea che ci si era costruita fino ad allora.
Barbare Frale ci ha regalato un altro romanzo storico intrigante e travolgente. Ha sapientemente dosato e mescolato le nozioni storiche e politiche dell'epoca insieme alle parti romanzate, creando un giusto equilibrio nella trama, rendendo la lettura fluida e avvincente.
Interessanti sono le parti riguardanti le tradizioni romane, gli usi e costumi dell'epoca, regalandoci una parte del nostro passato ma, soprattutto, una visione d'insieme di ciò che accadeva in quegli anni, sottolineando gli intrighi all'interno del Vaticano, i complessi rapporti politici, la situazione delle donne e i problemi urbani.

“Le donne della nostra condizione sono strumenti nelle mani dei genitori. Come scrigni pieni d'oro che al momento opportuno si possono da in pegno.”

Seguite gli indizi di Brarbara Frale e lasciatevi travolgere dalla personalità affascinante ed esuberante di Lorenzo Il Magnifico. Indagate, osservate, perdetevi tra le bellezze della città di Roma e tra le pagine del libro.
Buona lettura!!



(Marianna Di Bella)



Prodotto fornito da Newton Compton Editori



venerdì 8 giugno 2018

Recensione: "Agnese, una Visconti" - Adriana Assini

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Titolo: "Agnese, una Visconti"

Autrice: Adriana Assini

Editore: Scrittura & Scritture



Anno 1380.
Anno bisestile foriero di cambiamenti politici, sventure, intrighi e nuove minacce.
I due papi in carica, sono in continuo litigio, provocando guai e scompiglio.
La Francia è in lutto, perché ha da poco perso il suo re più saggio.
Carlo Durazzo vuole impadronirsi del Regno di Napoli.
Gli ottomani sono riusciti a conquistare la città di Sofia e Tamerlano, il mongolo, si avvicina sempre di più alle porte dell’Occidente.
In questo momento storico delicato, caratterizzato da invasioni e cambiamenti negli assetti politici, una giovane donna si sta dirigendo a Mantova per convolare a nozze con Francesco Gonzaga, figlio unico ed erede del capitano del popolo che governa la città: Ludovico Gonzaga.
La ragazza è Agnese Visconti, figlia del Signore di Milano: Bernabò Visconti. Un uomo impetuoso, autorevole, battagliero, orgoglioso, con un’intelligenza frizzante e vivace come la figlia, che del padre ha preso tutto, compresa la testardaggine. La ragazza vorrebbe decidere da sola chi sposare e amare, impensabile in quegli anni dove il matrimonio combinato era simbolo di alleanze e patti politici e la donna non aveva diritti ma solo doveri. Il suo compito era compiacere il marito, gestire la dimora e procreare, permettendo al nome e titolo di famiglia di andare avanti.
Agnese ha provato ad opporsi a questo matrimonio, ma l’autorità ferrea del padre e la società di allora non le permettono di rifiutarsi e ribellarsi a un destino scritto da altri. Così a soli 18 anni, si ritrova sposata ad un ragazzino, più giovane di lei, con poche qualità e molti difetti.
La ragazza è diversa dalle altre donne, è orgogliosa, testarda, fiera delle sue origini e delle capacità politiche e governative del padre. È una donna intelligente e ama leggere, i libri sono un rifugio per la sua anima romantica e sensibile.
Agnese non si sente amata, appoggiata e compresa nella nuova dimora, al contrario è osteggiata, isolata e derisa. Del resto il suo matrimonio con Francesco Gonzaga non va bene, i due ragazzi non fanno altro che litigare e accusarsi a vicenda di torti reciproci.
La donna è triste ma, nonostante tutto, continua a camminare fiera di se stessa, del proprio lignaggio e segretamente spera nel grande amore.
La sua vita non sarà facile, ma per scoprirlo dovrete seguirla tra i corridoi angusti del suo palazzo, cercando di comprendere gli intrighi di corte, i tradimenti e il difficile e violento rapporto con il marito.

Che mi uccidano cento, mille volte. Cento o mille volte mi rialzerò in piedi”
(citazione tratta dal testo)

Questo sarà un viaggio, non solo tra le pagine del libro, ma nell’anima di una donna battagliera che non smetterà mai di esprimere il proprio parere, osteggiando apertamente il marito e non sottomettendosi mai del tutto al suo volere.
Una donna che si batterà per le sue idee, fedele a se stessa e alla sua famiglia d’origine.
Una donna tratteggiata e descritta molto bene da Adriana Assini, che ha saputo regalarci la storia di una protagonista combattiva, testarda, sensibile e moderna.
L’autrice ha creato, anche questa volta, un romanzo storico intrigante, bello, emozionante e attuale nei contenuti. Tenendo fede al periodo storico e ai suoi avvenimenti politici, ha creato una storia la cui protagonista, poco si discosta dalle donne di oggi. Perché passano gli anni e i secoli, ma alcune cose non cambiano. Ancora oggi la donna continua a lottare per difendere i suoi diritti e le sue idee. In alcuni paesi, ancora persiste il matrimonio combinato e la donna è considerata proprietà dell’uomo. Epoche diverse, mentalità e problematiche ancora attuali.
Romanzo ben costruito, fluido nella narrazione e ammaliante nelle descrizioni. L’autrice ha descritto gli avvenimenti in maniera perfetta, donandoci quadri belli, spaziosi, ricchi di descrizioni e paesaggi dell’epoca. La sua capacità narrativa, ci fa letteralmente vivere e muovere in un romanzo storico intrigante e con una protagonista che saprà toccare le corde della nostra anima.
Il linguaggio è ricercato, attento, preciso così come le descrizioni che lo compongono. Un linguaggio che non allontana il lettore, al contrario, lo avvolge e lo culla, narrandogli una storia bella e intrigante, trasportandolo in un’altra epoca.
Preparatevi, perché da questo viaggio nel passato, tornerete diversi, con un bagaglio culturale e umano arricchito e intenso. Un viaggio che vi consiglio di intraprendere, lasciandovi ammaliare dalla bravura di Adriana Assini e dalla forza di Agnese.
Buona lettura!!!



(Marianna Di Bella)

venerdì 4 maggio 2018

Recensione: "Georgiana" - Deborah Begali


libro, romanzo storico, recensione, mdb, libri il nostro angolo di paradiso
Titolo: "Georgiana"
Autrice: Deborah Begali
Editore: Leggereeditore




Il dolore, la paura, la sofferenza, l'insicurezza, la timidezza sono emozioni difficili da gestire e affrontare. Ci vogliono pazienza e forza di volontà per contrastarle e superarle, e non sempre ci riusciamo. Decidiamo, così, di celarci dietro dietro maschere di superbia, indifferenza, fierezza, scontrosità, silenzio etc. Palliativi che, prima o poi, ci costringeranno ad una resa dei conti, perché possiamo scegliere di relegarli in un angolo o di indossare maschere per non farci scoprire dagli altri, ma arriverà il momento in cui dobbiamo affrontare le nostre emozioni, i nostri problemi e soprattutto, il nostro più acerrimo nemico: noi stessi.
Georgiana Eagle e Lucas Benedict, sono esperti nel celare la loro vera essenza, mostrando quei lati del carattere che li rendono, agli occhi della società inglese del 1815, come strani, orgogliosi e presuntuosi.
Georgiana Eagle è una giovane nobildonna caduta in disgrazia, che vive con la madre in un piccolo cottage al limitare del parco di Wollenbridge. La donna è intelligente, carismatica, ironica, irriverente, fiera e, seppur senza dote, è ostinata nel volersi sposare per amore e non per denaro. Scrive, con lo pseudonimo di C.C Eliot, articoli ironici e pungenti contro la nobiltà e le sue convenzioni, raccontandone vizi e virtù.
Lucas Benedict, è un capitano della marina di Sua Maestà, figlio unico ed erede di un casato facoltoso. Cresciuto con una madre ipocondriaca e una zia autoritaria e arrogante, che vuole vederlo sposato a una giovane e ricca ereditiera. Lucas è un uomo affascinante, sicuro di sé, scontroso, orgoglioso, solitario, silenzioso e fa sempre ciò che vuole, e mai quello che gli viene imposto.
Cosa succederà quando Georgiana e Lucas incroceranno i loro sguardi e i loro caratteri?
Scintille.
Fulmini e saette.
I due ragazzi, pur avendo caratteristiche comuni, non andranno d'accordo e si scontreranno su molte questioni, rendendo la loro storia bella e appassionante.
Deborah Begali, ha realizzato un romanzo storico bellissimo. La sua scrittura è elegante e ricercata. Attenta e precisa nelle descrizioni storiche, ha saputo bilanciare molto bene lo stile classico, che ci si aspetta in questi romanzi, e le battute irriverenti e sarcastiche che lo rendono più moderno.
La narrazione è scorrevole e intrigante. Difficilmente ci sono momenti di noia, perché le descrizioni e i dialoghi dei due protagonisti, tengono letteralmente incollati i lettori alle pagine del romanzo.
I personaggi sono ben costruiti, in modo particolare Georgiana e Lucas. Un uomo e una donna che tentano di nascondere ferite e debolezze dietro l'orgoglio, scontrandosi contro i sentimenti che piano piano sentono l'uno per l'altra. Ho apprezzato molto il lato introspettivo di Georgiana e il momento in cui, dolorosamente, prende coscienza del forte sentimento che prova per un uomo che sembra disprezzarla e odiarla
Un romanzo storico che vi ricorderà i libri di Jane Austen, riportandovi indietro nel tempo, tra balli e salotti inglesi.
Un romanzo la cui forza narrativa è data da due personaggi non convenzionali, due anti-eroi con un fascino e un'attrattiva emozionale potente.
Un romanzo che vi emozionerà, affascinerà e vi legherà a sé in maniera indissolubile.
Buona lettura!!!



(Marianna Di Bella)

sabato 31 marzo 2018

Recensione: "Le assaggiatrici" - Rosella Postorino


libro, recensione, mdb, seconda guerra mondiale, libri il nostro angolo di paradiso, romanzo storico,
 Titolo: "Le assaggiatrici"
Autrice: Rosella Postorino
Editore: Feltrinelli



Dieci giovani donne sono sedute intorno a un tavolo. Sono silenziose, intimorite, si osservano con curiosità e lasciano cadere lo sguardo sul piatto di ceramica posto davanti a loro. Sono in attesa. Aspettano che le pietanze vengano portate in tavola per iniziare a mangiare. Ed eccole arrivare, il profumo sale nell'aria invadendo la stanza, i sensi si accendono e lo stomaco inizia a reclamare il pasto. La fame si è svegliata e aspetta di venire appagata da quelle portate succulente.
Le ragazze sono affamate ma i loro visi tradiscono ansia, apprensione e puro terrore. Non è certo lo sguardo che ci si aspetterebbe ad un pranzo con amiche. In realtà, le giovani donne si conoscono molto poco e quel pranzo è per loro un lavoro: sono le assaggiatrici di Hitler.
Siamo in Germania nel 1943 e Hitler è convinto che gli alleati vogliano avvelenarlo, così, fa assumere dieci donne che assaggeranno i pasti a lui destinati.
Il cibo diventa la linea di confine tra la vita e la morte.

Il mio stomaco non ribolliva più: si era lasciato occupare. Il mio corpo aveva assorbito il cibo del Führer, il cibo del Führer mi circolava nel sangue. Hitler era salvo. Io avevo di nuovo fame...”
(citazione tratta dal testo)

Rosa Sauer, la protagonista del romanzo, è fuggita dai bombardamenti di Berlino e si è rifugiata a Gross – Partsch, il paesino dove vivono i suoceri. Gregor, il marito, si è arruolato e ora presta servizio presso le fila dell'esercito tedesco.
Rosa viene assunta come assaggiatrice e la sua vita cambia, la paura la segue constantemente ad ogni pasto e ambientarsi non è facile, perché le altre donne la guardano con astio e invidia. Ma il loro destino è unito e accomunato dallo stesso lavoro e dalle stesse pietanze.
Riusciranno le donne a superare l'invidia, fare amicizia e coalizzarsi tra di loro? Cosa accadrà alle loro vite? Gregor tornerà a casa?
Scopritelo piatto dopo piatto, portata dopo portata, lasciandovi avvolgere dai profumi e dalla storia intensa e drammatica.
Rosella Postorino ha dato vita a un romanzo storico meraviglioso. La sua capacità descrittiva è sorprendente, talmente reale da sentire e percepire il terrore delle giovani donne quando assaggiano i piatti o il profumo del burro sciolto, la croccantezza della pasta sfoglia, ma soprattutto quel senso di vuoto e fame nello stomaco.

E quando il profumo delle portate fu sotto il nostro naso, il battito cardiaco picchiò sulle tempie, la bossa si riempì di saliva...”
(citazione tratta dal testo)

Il ritmo narrativo è cadenzato dai momenti di ansia e paura durante i pasti, dalle vite personali delle ragazze, dalla tensione della vicinanza dei soldati tedeschi e dai bombardamenti che risuonano in tutta la Germania. Rendendo, in questo modo, la lettura intrigante, emozionante e intensa.
I personaggi sono ben costruiti, infatti, Rosella Postorino è stata attenta nel dare ad ogni ragazza una caratterialità ben precisa, una profondità psicologica ed emotiva, rendendole talmente vive e reali da risultare familiari all'occhio del lettore. Rosa emerge più di tutte le altre, attraverso di lei, viviamo in prima persona il suo dolore, la sua paura di morire ad ogni pasto, la voglia di annientare se stessa, di non voler vivere per poi riscoprirsi attraverso gli occhi di un uomo.

“Ziegler mi aveva guardata, anzi mi aveva vista. In quel luogo, in quel momento, era stato sufficiente...”
(citazione tratta dal testo)

Lasciatevi avvolgere dal profumo inebriante del cibo, dalla vita della protagonista e da un romanzo storico in grado di regalarci una storia intensa, emozionante, drammatica e con una potenza narrativa che esce prepotentemente dalle pagine, per arrivare direttamente al cuore del lettore.
Buona lettura!!


(Marianna Di Bella)

mercoledì 21 marzo 2018

Recensione: "Giulia Tofana. Gli amori, i veleni"

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  Titolo: "Giulia Tofana. Gli amori, i veleni"
Autrice: Adriana Assini
Editore:  Scrittura & Scritture



Roma, 1624.
La città eterna è sotto il potere religioso e politico di papa Urbano VIII che detta legge seguendo le sue inclinazioni e le sue ambizioni.
La Santa Inquisizione lavora alacremente, controllando e sorvegliando la popolazione e punendola severamente per ogni sbaglio e infrazione commessa. Ma questo non ferma zingari, vagabondi e ladri che gironzolano nella capitale sfidando le leggi. Nonostante i controlli severi e i divieti, la criminalità, la violenza e il malcontento serpeggiano tra le strade e i quartieri della città cristiana.
Tra queste stradine, precisamente in un appartamento alla Lungara, vive la nostra protagonista: Giulia Tofana.
La giovane donna è arrivata da poco a Roma, insieme a Girolama Spinola, sua sorella di latte, una donna schietta, ruffiana e con spirito pratico che mette spesso in guardia la nostra protagonista sulle scelte e le azioni intraprese.
Giulia è sfrontata, sanguigna, imprevedibile, ribelle, opportunista e possiede una bellezza prorompente. Desidera il rispetto degli uomini, la sua indipendenza, sogna il riscatto sociale e l’amore incondizionato di Manfredi.
È una donna ambiziosa e aspetta il giorno per dimostrare al mondo quanto vale. Non tollera il predominio maschile e le leggi scritte da uomini a discapito delle donne. Per questo aiuta le donne maltrattate, costrette a convivere con uomini violenti, vendendo loro un veleno creato appositamente da lei stessa. Un veleno composto da arsenico e antimonio che non lascia traccia e non desta sospetti.

“…un composto dalle qualità straordinarie, che una volta somministrato alle vittime designate non provoca disturbi di rilievo, se non la febbre e il vomito, effetti comuni ai malanni più diffusi. Era comunque nel finale che si rivelava il meglio dell’opera, allorché il veleno, stroncato il malcapitato con un attacco di cuore, conferiva al suo volto un colorito così roseo da allontanare qualsiasi sospetto di un possibile assassinio.”
(citazione tratta dal testo)

Giulia diventa, così, la paladina delle donne in difficoltà, a dispetto delle leggi “… sfidando il buio dell’animo e la mano del boia, il “male dei francesi” e la scomunica del Papa.” (citazione tratta dal testo)
Per riuscire a comprendere la storia di Giulia e le motivazioni che l’hanno spinta a realizzare un veleno così potente, occorre conoscere e capire il suo passato.

Per comprendere perché siamo come siamo, bisogna tornare indietro nel tempo.”
(citazione tratta dal testo)

Quindi prendete il libro e preparatevi a questo viaggio nel passato che vi presenterà non solo un’Italia completamente diversa da quella che conosciamo oggi, ma soprattutto la storia di una donna ambiziosa, sfrontata che cerca in tutti i modi di realizzare i suoi progetti, ma la vita la metterà di fronte a se stessa e alle conseguenze delle sue scelte e delle sue azioni.
Leggere questo romanzo storico è come ammirare un’opera d’arte, ogni passaggio, azione o dialogo è una pennellata perfetta e incisiva data sulla tela e sul nostro animo.
Il testo è un quadro che deve essere osservato attentamente, sin nei minimi particolari e per comprenderlo pienamente il lettore deve andare oltre la superficie delle cose e dei pensieri, entrando in profondità nell’anima della protagonista, del romanzo e del periodo storico.
Adriana Assini, ha realizzato un romanzo storico intenso, coinvolgente e altamente riflessivo. Le sue descrizioni, attente e precise, catapultano il lettore direttamente nella trama, facendolo sentire parte della storia e della vita di Giulia.
Ogni capitolo regala emozioni diverse, seguendo un ritmo narrativo avvincente e intrigante. I personaggi sono ben costruiti, ognuno con una caratterialità diversa, una profondità d’animo e di pensiero che li rende unici e importanti. Pagina dopo pagina, pennellata dopo pennellata i personaggi acquistano forza e intensità, alcuni conquistando letteralmente la scena e il cuore del lettore.
Lasciatevi avvolgere dalla storia e dalla bravura dell’autrice, seguite le sue parole, perdetevi tra le strade della Roma barocca, osservate e ascoltate tutto con molta attenzione e godetevi questo meraviglioso romanzo storico.
Buona lettura!!



(Marianna Di Bella)

domenica 11 febbraio 2018

Recensione: "Una moglie francese" - Robin Wells



Titolo: 
"Una moglie francese"

Autrice: 
Robin Wells

Editore: 
Newton Compton Editori





Tutti pretendiamo di conoscere la verità dei fatti. La cerchiamo nelle notizie, nei giornali, nella vita di tutti i giorni. La pretendiamo dai nostri amici, dalla famiglia, dalle persone che ci sono intorno. Quando capiamo che qualcuno ci ha mentito, ci sentiamo ingannati, traditi e la nostra fiducia si spezza drasticamente.
Pretendiamo verità ma, sinceramente, in quanti sono in grado di accettarla? Pochi, perché farlo comporterebbe il dover affrontare il dolore che ne consegue. Preferiamo accettare e sopportare alcune situazioni o avvenimenti, nascondendoci dietro piccole bugie, pur di non soffrire. Ma accettare una bugia, vuol dire evitare temporaneamente il problema e vivere nella consapevolezza di non riuscire a raggiungere la serenità con noi stessi. Allora accade qualcosa in noi, un senso di malessere che ci spinge a volere affrontare la situazione, pronti a fronteggiare quella verità che tanto ci spaventa. Solo allora saremo in grado di compiere quel primo passo che ci porterà a liberarci di tutte quelle bugie di cui ci siamo circondati.
Katherine ha deciso di rappacificarsi con il passato e con se stessa. Qualcosa turba la sua anima da più di mezzo secolo, precisamente, da quando i suoi sogni di giovane ragazza sono stati spezzati da Jack O'Connor. L'uomo torna negli Stati Uniti, alla fine della guerra, sposato ad Amélie, una ragazza francese.
Chi è Amélie? Come si sono conosciuti? Come è nato il loro amore?
Katherine vuole avere delle risposte, vuole quella verità che le è stata taciuta per troppo tempo. Così decide di andare da Amélie e pretendere da lei la vera storia.
Amélie sarà disposta a raccontarle tutto?
Sì, perché aspettava quel momento da anni, ma lo farà a una sola condizione:

Ci sono azioni che acquistano un senso solo se ne conosci le motivazioni. Se devo raccontarti questa storia – tutta la cruda verità - voglio raccontarla a modo mio, al mio ritmo.”

Inizia così un lungo viaggio indietro nel tempo. Un viaggio nella vita della giovane Amélie. Un viaggio a Parigi, durante il periodo della seconda guerra mondiale. Un viaggio letterario che ci farà riflettere su alcuni avvenimenti.
Robin Wells, ci prende per mano e ci accompagna all'interno del romanzo e della storia, descrivendoci i fatti che hanno coinvolto la Francia durante quel periodo. Le descrizioni storiche sono brevi, a volte non troppo approfondite, ma vanno dritte al punto per non tediare troppo il lettore, e rendono fluido il racconto.
L'autrice descrive elementi essenziali che arrivano direttamente al lettore, soprattutto dal punto di vista emotivo. Ogni passaggio, ci aiuta a comprendere e avvertire nell'animo la sensazione di paura, sofferenza, pericolo, indigenza in cui si trova a vivere Amélie e come lei le donne e gli uomini dell'epoca.Veniamo a conoscenza della lotta clandestina partigiana, delle staffette o delle donne assoldate come spie.
Nella seconda parte del libro, l'autrice dà ampio spazio alla storia d'amore tra Amélie e Jack. Una parte che, secondo me, perde di forza narrativa e interesse. Dove il continuo mentire, per difendere se stessa, diventa troppo pesante e noiso.
Tralasciando questa parte, che non mi ha convinta del tutto, occorre evidenziare il grande lavoro sulla costruzione dei personaggi. Tutti ben delineati, soprattutto dal punto di vista psicologico.
Interessante, inoltre, è la netta demarcazione tra le due donne, ponendo in evidenza le loro diversità, sociali, culturali, mentali e di vita. Una divisione corrispondente alla mentalità dell'epoca e al contesto storico – sociale di quegli anni.
Un libro interessante che vi invito a scoprire, lasciandovi riflettere sulla storia e il complesso rapporto tra verità e bugia.
Buona lettura!!


(Marianna Di Bella)