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lunedì 18 novembre 2019

Le Recensioni di Mirtilla: "La memoria dell'acqua" - Mathieu Reynès; Valérie Vernay


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Titolo: "La memoria dell'acqua"
Autori: Mathieu Reynès - Valérie Vernay
Editore: Tunué





Marion si è appena trasferita sull'isoletta, insieme alla mamma Caroline. In pochi mesi la sua vita è cambiata totalmente, il divorzio dei genitori, la morte della nonna e ora il trasloco in una casa e in luogo a lei sconosciuti. Ma Marion è una ragazzina forte e non si perde d'animo, sa che per la mamma è importante allontanarsi dalla loro casa, per ritrovare serenità e una nuova energia per riprendere in mano la propria vita.

“...Ha un carattere che la spinge a guardare avanti, ha saputo metter da parte la sua pena e riprendere il timone prima che la nave affondasse.”
(citazione tratta dal testo)

Caroline decide, così, di tornare nella vecchia casa d'infanzia, abbandonata anni e anni prima alla morte del padre. Il luogo adatto per ricominciare e chissà per ritrovare il passato e le proprie radici.
Mentre la madre sistema la casa, Marion inizia a esplorare i dintorni. È una ragazzina curiosa e girovagare sull'isola l'aiuta a prendere confidenza con il posto, ad ambientarsi e a vedere le cose da un'altra prospettiva. C'è una cosa, in particolare, che attira la sua attenzione, la presenza costante di strane rocce scolpite, volti incisi accompagnati da iniziali e date. Cosa rappresentano? Sono monoliti legati a qualche leggenda? Hanno un significato particolare? Sono realizzati dagli abitanti dell'isola? Queste sono le tante domande che si pone la bambina, ma non è l'unico mistero che attira la sua attenzione e che aleggia nel posto, rendolo particolare ed enigmatico. Ad esempio, una strana e antica leggenda secondo cui la tempesta del 1904, che si è abbattuta sull'isola provocando morte e distruzione, sia stata scatenata dalle divinità per punire gli uomini rei di averle offese. Per quale motivo? È ciò che cerca di scoprire Marion, iniziando a curiosare e seguendo Virgil, un uomo ritenuto dalla popolazione, strano, brusco e scostante. Un uomo avvolto da un mistero e che incuriosisce Marion al punto da volerne sapere di più su di lui, andando oltre la superficie e la scorza dura dell'uomo, accendendo anche la curiosità dei piccoli e grandi lettori che si ritroveranno completamente attirati da una graphic novel emozionante, misteriosa e coinvolgente.

“Durante tutti questi anni, mi ero perso e tu mi hai ritrovato. Avrei voluto conoscerti di più.”
(citazione tratta dal testo)

L'acqua è la protagonista assoluta insieme ai suoi misteri e alle paure ancestrali insite in noi umani. È l'elemento dominante che avvolge la storia ed evidenzia il complesso rapporto tra la natura e l'uomo. Un rapporto delicato, fatto di fragili equilibri difficili da mantenere e custodire.
Mathieu Reynès è Valérie Vernay sono riusciti, in questa graphic novel, a mescolare bene la natura e il fantastico, e quest'ultimo non è mai presente graficamente, al contrario, la sua evanescenza rende bene la sensazione di mistero che i due autori hanno voluto imprimere al racconto, tenendo il lettore con il fiato sospeso fino alla fine della storia.
L'inizio è lento, conducendo il lettore all'interno della trama con molta calma, creando quel senso di pathos e mistero che aleggia per tutto il libro. Le immagini e la storia presentano il quadro della storia in ogni mininmo particolare accendendo sempre di più la curiosità del lettore, coinvolgendolo al punto da ritrovarsi a sfogliare velocemente la graphic novel per scoprire nuovi avvenimenti ma, soprattutto, per trovare le risposte ai misteri che aleggiano sul posto. Purtroppo, ho trovato il finale troppo frettoloso rispetto all'andamento della storia e questo delulde un pochino, mi sarei aspettata qualcosina in più nella spiegazione e nell'epilogo.
Le tavole sono belle e intense, ho apprezzato moltissimo il cambio di luce e tonalità di colore a seconda dell'ambientazione delle scene. La scrittura è intensa, emozionante e raffinata. Marion, la protagonista, è delineata e descritta molto bene e durante l'evolversi della storia vedremo una sua crescita personale, perché si ritroverà a recuperare parte di un passato a lei completamente sconosciuto e che la lega inevitabilmente all'isola. Un passato che scoprirà in maniera imprevedibile e violenta
Una graphic novel che vi consiglio di leggere e scoprire, perché regala profonde riflessioni sul complesso e delicato rapporto tra l'uomo e la natura, ricordandoci che il legame è così fragile che potrebbe rompersi in qualsiasi momento e che dobbiamo essere più responsabili e attenti a ciò che ci circonda, creando un rapporto più equilibrato, protettivo e consapevole.

“...il mare è pericoloso qui, e punisce severamente gli incoscienti.”
(citazione tratta dal testo)

Buona lettura!!



(Marianna Di Bella)

venerdì 18 gennaio 2019

Recensione: "Due sirene in un bicchiere" - Federica Brunini

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Titolo: "Due sirene in un bicchiere"
Autrice: Federica Brunini
Editore: Feltrinelli



Durante tutto l'arco della nostra esistenza entriamo in contatto con moltissime persone, alcune lasceranno un segno indelebile nella nostra anima, rimanendo nei nostri ricordi, altre spariranno dalla nostra memoria, figure evanescenti di cui non ricorderemo nulla, neanche il nome o il colore dei capelli. Ma tutti, indistintamente, siamo destinati a conoscere persone che cambieranno la nostra esistenza e a visitare luoghi che ci aiuteranno a ritrovare la giusta comunicazione con la parte più intima e segreta di noi stessi; quella parte che abbiamo volontariamente messo in un angolo, per il timore di tornare a soffrire, riprovando quel dolore intenso e lacerante subito in passato.
Siamo tutti destinati a rientrare in contatto con noi stessi.
Siamo destinati a ritrovarci e ad essere ritrovati.
Siamo destinati a persone...luoghi...

Il posto che cerchi è quello che ti trova”
(citazione tratta dal testo)

Tra le acque blu e cristalline del Mediterraneo, c'è un'isola bellissima che ospita un grazioso B&B sconosciuto alla maggior parte dei turisti. Il B&B delle Sirene Stanche non è segnato in nessuna guida turistica e non accoglie tutti, ma solo un gruppo ben selezionato di persone che hanno bisogno di curare i malesseri dell'anima, ritrovando finalmente se stessi. Per essere accolti, basta scrivere una semplice lettera in cui vengono spiegate le motivazioni per cui si vorrebbe soggiornare e aspettare pazientemente la risposta scritta delle due proprietarie: Dana e Tamara.
Oltrepassare il bellissimo portone turchese è il sogno di coloro che aspettano di trascorrere dieci giorni in armonia con se stessi, curando la propria anima ferita, ritrovando il proprio equilibrio interiore ma soprattutto, ritrovando finalmente se stessi.

Tutti, prima o poi, hanno bisogno di una locanda della tregua. Di un luogo che accolga quello che ci portiamo addosso: ferite, sensi di colpa, rimpianti, disperazioni, dolori, indecisioni, rimorsi, perdite, paure. Un posto dove il tempo si ferma accanto a noi per sostenerci senza sfidarci, incolparci o incalzarci. Dove non ci sono ieri e nemmeno domani. Soltanto una lunga riga di oggi, di adesso, di ora in avanti.”
(citazione tratta dal testo)

Ogni primo giorno del mese, il B&B accoglie tra le sue calde mura cinque persone, cinque vite e storie che si amalgameranno condividendo spazi, esperienze e momenti di vita. Un periodo in cui piangeranno, rideranno, soffriranno ma, soprattutto torneranno a vedere il mondo nella giusta prospettiva, ritrovando il proprio sentiero di vita. Per farlo occorrerà essere sinceri con se stessi e con le due proprietarie e sappiamo che la sincerità è difficile da accettare, soprattutto, quando ci portiamo dietro dolori, sofferenzee traumi. Svelare anche solo una minima parte ci fa sentire deboli, indifesi, esposti al male e al mondo esterno.

La verità è come l'acqua: quando emerge, non la puoi comprimere né contenere. S'infiltra tra i muri e tra le pietre, sgorga dalla terra, s'infila sotto porte e finestre, esonda dai margini e dai bordi del cuore.”
(citazione tratta dal testo)

Crescere vuol dire affrontare se stessi, il proprio dolore, ritrovando il giusto equilibrio tra cuore e cervello. Equilibrio per tornare a vivere serenemente, consapevoli di se stessi e della forza che abbiamo dentro di noi. Questa volta, però, non saranno solo i cinque personaggi ospiti della locanda a cambiare, ma anche una delle proprietarie. Quale? A voi scoprirlo, perché raccontarvi la trama o altro, vorrebbe dire togliere la bellezza e la magia che questo romanzo sa regalare.
Federica Brunini ha creato una storia delicata come la brezza del vento sul viso, calda come un abbraccio familiare e che ricorda l'odore della salsedine sulla pelle. Una storia le cui parole sanno cullare l'anima del lettore come il lento dondolio delle onde del mare, regalando momenti delicati, intensi e profondi in cui l'uomo viene fuori in tutte le sue fragilità, passioni e paure. Vari personaggi si intrecciano all'interno della trama, mantenendo la loro individualità e un tratto psicologico ben definito, in modo particolare, la figura di Tamara che risulta essere il personaggio più tormentato e sofferente, la cui storia scopriremo granello dopo granello e come una sirena ci attirerà, ammaliandoci con la sua bellezza.
La trama è fluida e scorrevole, dove momenti intensi ed emozionanti si alternano ad altri più leggeri e delicati, rendendo tutto equilibrato e mai sopra le righe, riuscendo a regalarci una storia leggera e profonda al tempo stesso.

...lei si sentì mancare la terra sotto i piedi. In fondo, stava per lanciarsi verso un'altra se stessa. Avrebbe saltato da quella che era a quella che poteva diventare. Per questo si trovava lì. Per imparare a librarsi in volo.”
(citazione tratta dal testo)


Aveva sempre vissuto in apnea. Era ora di respirare”
(citazione tratta dal testo)


Volate, respirate e ritrovate voi stessi.
Buona lettura!!




(Marianna Di Bella)