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giovedì 28 giugno 2018

Recensione: "Fil Rouge" - Raffaella Candelli

libro, romanzo, mdb, libri il nostro angolo di paradiso, recensione
Titolo: "Fil Rouge"
Autrice: Raffaella Candelli
Editore: Casa Editrice Kimerik



Una leggenda giapponese narra che quando veniamo al mondo, abbiamo un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra.
Un filo che lega due anime gemelle o semplicemente due persone destinate a trovarsi.
Un filo lunghissimo che può intrecciarsi, impigliarsi e creare ostacoli durante il cammino della nostra vita, ma che non ci allontanerà mai dalla persona a cui siamo destinati.
Un filo rosso in grado di legare e unire anime gemelle, storie e avvenimenti importanti influenzando il nostro destino.
In questo romanzo, molti saranno i fili rossi che si intrecceranno l’uno all’altro, legando a sé molte persone, influenzandone la vita. Julienne, la nostra protagonista, sarà il fulcro intorno a cui si avvicenderanno persone e storie. La donna vive a Varese insieme al marito Riccardo, un architetto che ama profondamente la moglie e farebbe qualsiasi cosa per renderla felice. È un uomo buono, responsabile, sempre attento ai bisogni e desideri della moglie e si sente costantemente responsabile per il fratello Michele. Un giovane uomo dalla vita sregolata, dissoluta, sempre a caccia di problemi, incurante delle conseguenze delle sue azioni, convinto che il fratello sarà sempre al suo fianco, pronto a risolverli per lui…ma non sempre la vita è accomodante e imparerà, sulla propria pelle, cosa vuol dire crescere e maturare.
Molti altri saranno i personaggi che affiancheranno Julienne e Riccardo durante l’evolversi della storia.
Personaggi importanti, al pari dei due coniugi, che saranno l’anima e il corpo di questo romanzo. Personaggi vitali che cambieranno e influenzeranno gli altri, non sempre in maniera positiva.
Questo è un romanzo ricco di intrecci che ci aiuteranno a scoprire segreti dolorosi, celati per anni per il timore di fare del male a se stessi e agli altri. Intrecci che porteranno violenza, dolore, amore, scoperta dei valori, dell’amore materno e filiale.
La storia è coinvolgente e intensa. Scritta e narrata in maniera semplice e scorrevole. Le voci narranti si alternano durante la narrazione, mostrandoci lo svolgersi della trama dal punto di vista dei diversi personaggi, osservandone attentamente le complesse caratteristiche psicologiche.
La narrazione è fluida, permettendoci in questo modo di leggere la storia tutto d’un fiato, ritrovandoci completamente coinvolti nella trama.
Seguite il filo rosso e scoprite un romanzo carino e coinvolgente.
Seguite il filo rosso che vi lega alla vostra anima gemella.
Seguite il filo rosso…
Buona lettura!!!



(Marianna Di Bella)

martedì 26 giugno 2018

Recensione: "Salvami!" - Alessandro Severi


romanzo, recensione, mdb, libri il nostro angolo di paradiso
Titolo: Salvami!
Autore: Alessandro Severi
Editore: Casa Editrice Kimerik




Alessandro Riva è un ragazzo di vent’anni, vive in una bella casa a Cernusco sul Naviglio, vicino Milano. Le sue giornate trascorrono tra le lezioni all’università la mattina, lo studio il pomeriggio e il divertimento la sera. È un ragazzo estroverso, sicuro, strafottente, spavaldo, menefreghista, sempre pronto a sfidare tutto e tutti e ha una scarsa considerazione delle donne, le tratta come oggetti, cercandole solo per divertirsi.
Questo suo atteggiamento è in realtà una maschera dietro cui nascondersi, per affrontare meglio il mondo. Gli avvenimenti della vita, purtroppo, lo metteranno di fronte alla necessità di uscire dal suo nascondiglio, smussando e cambiando alcuni atteggiamenti del suo carattere. Perché non è mai troppo tardi per maturare e cambiare se stessi, ma lo capirà dopo un tragico avvenimento: la morte di Matteo, il fratello minore.
Una tragedia che sconvolgerà la sua famiglia e lo porterà a cercare se stesso, attraverso la conoscenza del fratello, con il quale aveva un rapporto fatto di silenzi ed esperienze non condivise.
Attraverso il romanzo, impareremo a conoscere Alessandro, Matteo e un tratto della società moderna caratterizzata da superficialità, menefreghismo e violenza.
Alessandro Severi ci mostra uno spaccato del mondo dei giovani di oggi, fatto solo di divertimento, soldi, scarsa considerazione dell’altro, della donna e con una visione sbagliata della realtà che li circonda. Ma l’autore ci mostra anche l’altra faccia della medaglia, quella caratterizzata dal rispetto, dai valori e dalla caparbietà di alcuni giovani nel voler cambiare il mondo aiutando gli altri, mettendoli al primo posto rispetto a se stessi. Combattendo la solitudine a cui la società moderna ci ha costretti a vivere, aiutando gli emarginati, gli indifesi, gli ultimi: l’altro.
L’autore ci mostra due facce contrapposte e rappresentative della società moderna. Ha tratteggiato e descritto bene, la natura complessa del protagonista. Non ha nascosto nulla del suo carattere, non ha voluto renderlo necessariamente simpatico al lettore, al contrario, il suo modo di fare lo rende antipatico e la sua strafottenza esce prepotentemente dalle pagine del testo. Del resto, anch’io ho avuto una forte avversione e antipatia per lui, non riuscendo ad affezionarmi al suo essere complicato e insicuro.
Matteo, invece, vive solo attraverso i ricordi delle persone che l’hanno amato. La sua non presenza, nel testo, è forte, potente, incisiva e si percepisce in ogni pagina, riga o frase del romanzo, avvolgendo il lettore e mostrandogli l’altra faccia della medaglia, quella dei buoni sentimenti, del rispetto degli altri, dell’amore per la famiglia, gli amici e la vita.
Unico appunto, l’eccessivo uso di parolacce nelle prime parte del testo. Vanno bene per evidenziare alcuni momenti e stati emotivi ma quando, in poche righe ne emergono un bel po’, allora la ritengo un’esagerazione e forzatura. Fortunatamente nelle pagine successive, l’uso è alquanto limitato.
Questo libro è un viaggio, un cammino verso la scoperta di se stessi. Un cammino spirituale verso la fede.
Un testo che ci ricorda quanto la vita sia breve e quanto è importante aiutare gli ultimi e gli emarginati.
Buona lettura.


(Marianna Di Bella)

lunedì 4 giugno 2018

Recensione: "Crioconservazione" - Gabriella Carbone

libro, recensione, mdb, libri il nostro angolo di paradiso, destino, solitudine, romanzo
Titolo: "Crioconservazione"
Autrice: Gabriella Carbone
Editore: Casa Editrice Kimerik



Tra le strade trafficate di Roma, tra le migliaia di persone che la visitano, la vivono e l'amano, quattro sono i volti che calamitano la nostra attenzione. Quattro persone in grado, di catturare il nostro interesse, permettendoci di entrare nelle loro vite, scoprendo se stessi. Seguiamoli e conosciamoli meglio. Loro sono: Claudia, Marco, Teresa e Mario.
I quattro protagonisti non si conoscono ma, per uno strano gioco del destino, le loro esistenze sono destinate a vivere e svelarsi in questo libro e per tutta la durata della lettura.
Claudia è una studentessa universitaria, originaria della Calabria. Ha da poco perso la nonna a cui era legatissima. Questo episodio non ha fatto altro che accentuare le sue debolezze e insicurezze, facendola cadere nel vortice della bulimia. La sua sofferenza è atroce, ma nessuno sembra rendersi conto del suo dolore che, urla in modo straziante nel suo povero corpo martoriato da una malattia subdola.
Marco, invece, è tornato da poco a Roma. Ha viaggiato per anni, in giro per il mondo, cercando di soffocare il dolore per la perdita del padre, morto in un incidente d'auto. Ha cercato, inutilmente, di riempire quel vuoto che lo accompagna da quando è nato. La sua vita non è stata facile, cresciuto senza la madre, morta poco dopo il parto e senza l'affetto del padre, chiuso nel suo dolore e successivamente perso in un altro rapporto, privando il figlio di quell'affetto e quell'amore che avrebbero potuto colmare, quella sensazione di solitudine e vuoto esistenziale.
Teresa è un'insegnante d'inglese in pensione. La sua vita è trascorsa lezione dopo lezione, anno dopo anno, impegnata tra classi, studenti, interrogazioni ed ora si ritrova sola, con tantissimo tempo libero a disposizione. La sua esistenza e il suo sé sono legati all'insegnamento, e senza di esso si sente vuota, trascurata, abbandonata a se stessa.
Infine, ecco Mario, lui ha sempre amato la fotografia, immortalando istanti da custodire e conservare. È sposato, ha un figlio adolescente e per un bel po' di tempo ha messo da parte la sua passione per dedicarsi alla famiglia. Quando sembra che i suoi sogni stiano per avverarsi, un tragico incidente mette fine a tutte le sue speranze, lasciandolo con gravi problemi alle gambe e una lunga riabilitazione.
Cos'hanno in comune queste quattro persone? La solitudine, il sentirsi persi, inadeguati ai cambiamenti e alla società che li circonda. Si sentono invisibili, con un dolore straziante e persistente, il loro unico desiderio è di poter porre fino a tutto, fino a quando...
Fino a quando non decidiate di continuare la lettura, dando vita e importanza alle loro esistenze, scoprendo i cambiamenti e le svolte del destino.
Leggendo il libro, imparerete a vedere oltre le apparenze, scoprendo un mondo ai margini che spesso tendiamo a ignorare ma, soprattutto, ricorderete quanto è importante la vita. Spesso lo dimentichiamo, lasciandoci distrarre dalla routine quotidiana o lasciandoci sopraffare dalla sofferenza e dalla solitudine, che sanno essere cattive consigliere e non ci permettono di vedere altro, per cui valga la pena sorridere e vivere.
Gabriella Carbone ha tratteggiato con delicatezza i personaggi, evidenziandone le paure, le profonde solitudini e cicatrici. Ha creato una storia apparentemente semplice, dove tutto si svolge in maniera pacata e tranquilla. Ogni avvenimento si manifesta con ordine e calma, così come i personaggi che si alternano nelle loro storie. Ma la forza del romanzo cresce pagina dopo pagina, acquisendo energia e importanza, pronto a colpirci con un finale che non ci aspettiamo, lasciandoci interdetti, con quel senso di amarezza che ci accompagna sin dopo la fine del romanzo.
Un finale su cui riflettere molto attentamente.
Un finale amaro.
Un finale commovente.
Un finale difficile da dimenticare.

Nella vita, ho capito, ci è permesso tutto, tranne che restare fermi. 
Ognuno deve fare il suo viaggio.”
(citazione tratta dal testo)

Non mi resta che augurarvi una buona lettura e ricordate: siate sempre voi stessi, vivete ogni istante e non fermatevi, continuate a camminare.
Buona lettura!!!



(Marianna Di Bella)

martedì 22 maggio 2018

Recensione: "Ho imparato a volare. Lontano da qui" - Micaela Asia Foti

libro, romanzo, recensione, mdb, libri il nostro angolo di paradiso, paura, sogni
Titolo:  Ho imparato a volare. Lontano da qui
Autrice: Micaela Asia Foti
Editore: Casa Editrice Kimerik



Per un adolescente è difficile crescere, accettare tutti gli obblighi e le responsabilità che la società richiede. Hanno bisogno di tempo e sostegno, per acquisire atteggiamenti e comportamenti maturi e responsabili, e non tutti ci riescono. Le pressioni e le aspettative su di loro sono alte, e si ritrovano in bilico tra il dover dimostrare di essere sempre i migliori e una società in continuo movimento, estremamente competitiva, che non aspetta coloro che non riescono ad adeguarsi e stare al passo con i cambiamenti.
Il rischio, purtroppo, è che in questo modo molti ragazzi si perdono, perché si sentono confusi, spaventati, inadeguati alle nuove circostanze. Si rifugiano, così, nell'alcool o nella droga, annebbiando e azzerando la loro personalità e il loro essere più profondo.
Alice e Leonardo sono due giovani adolescenti e vivono in un piccolo borgo italiano che non offre più nulla ai giovani se non un parco appartato, dove la droga è la protagonista indiscussa delle serate. Molti ragazzi sono caduti nelle sue grinfie, pochi sono quelli che ancora resistono ancorati ai loro sogni e al loro futuro.
In questo contesto sociale nasce l'amicizia dei due protagonisti. Due ragazzi diversi nei sogni e nei caratteri, ma accomunati dalla voglia di andare via da quel posto per realizzare se stessi. Leonardo è un ragazzo brillante, ammaliante, euforico, ama l'ebbrezza e vorrebbe raggiungere il successo. Alice, invece, è una ragazza goffa, timida, apparentemente forte, in realtà nasconde una profonda insicurezza che la porta a cercare affetto e accettazione dagli altri, per emergere e non annegare nel suo vuoto affettivo.
Leonardo sarà la sua àncora di salvezza, fino a quando qualcosa non cambierà profondamente la loro intensa amicizia. Questa non sarà la solita storia d'amore, ma una storia profonda che ci aiuterà a vedere in noi stessi, dei nostri giovani e ci aiuterà a riflettere sull'importanza della vita.
Micaela Asia Foti ha creato un romanzo apparentemente semplice, ma la forza delle parole e del messaggio arrivano al lettore come cazzotti nello stomaco.
L'autrice ci presenta una realtà forte e dolorosa, costellata da problemi attuali e preoccupanti. Il suo testo è intenso, vero e pulsa di vita in ogni pagina.
I personaggi sono belli, profondi, emozionanti e costruiti bene, soprattutto la parte introspettiva di Alice, attraverso cui scopriamo i suoi pensieri, le sue fragilità e le sue paure. Personalmente avrei dato più spazio e intensità a Leonardo, ma la bellezza del romanzo non ne risente assolutamente.
Riusciranno i due ragazzi a crescere e maturare senza troppe cicatrici nell'anima?
Per scoprirlo, non vi resta che iniziare la lettura e perdervi tra le vite di Alice e Leonardo.
Buona lettura!!!



(Marianna Di Bella)

mercoledì 16 maggio 2018

Recensione: "Storie, segreti con...caffè" - Cinzia Panarella


libro, romanzo, mdb, recensione, libri il nostro angolo di paradiso, amicizia, amore
Titolo: Storie, segreti con...caffè
Autrice: Cinzia Panarella
Editore: Casa Editrice Kimerik


 
L’amicizia, vera e sincera, ha il potere di sanare le ferite e i dispiaceri della vita. È una carezza per l’anima, un abbraccio caldo e avvolgente. È un sorriso in grado di donarci serenità e dolcezza.
L’amicizia è un dono prezioso da proteggere e custodire. Un tesoro di inestimabile valore, in questa società sempre più povera di princìpi e ideali, dove l’egoismo, la solitudine e l’indifferenza acquistano sempre più importanza.
Ogni pagina di questo libro è un inno alla vita, all’amore in ogni sua forma, tra cui l’amicizia, che rappresenta l’amore più sincero e vero che possa nascere tra persone affini per idee, pensieri e soprattutto valori.

“…siamo qui abbracciate. Commosse. Anche questo è amore. L’amicizia. Il sostenersi. Il pianto. Tutto è amore. Lo possiamo sentire sulla pelle. Nelle ossa..”
(citazione tratta dal testo)

Carola è la protagonista e voce narrante del romanzo. La donna è felicemente sposata, lavora nella sua erboristeria e negli spazi di tempo, tra un’amica e l’altra, cerca di scrivere il suo libro. La sua vita è ricca di buoni sentimenti e di amiche speciali che, compongono la sua straordinaria e fantastica esistenza. Donne legate da un legame profondo e speciale, basato sulla sincerità, il rispetto e l’ironia, infatti, nonostante le diversità caratteriali, sono sempre pronte ad aiutarsi l’una con l’altra, sostenendosi senza giudicare o denigrare.
Carola non è solamente la protagonista del romanzo, ma colei che farà da ponte di comunicazione tra le sue amiche e noi lettori. Ci aiuterà a comprendere le loro storie, segnate da sofferenze, dolori, amori, tradimenti ma anche da tanta voglia di ironizzare e sorridere alla vita, perché quando c’è qualcuno che crede in noi, siamo pronti ad affrontare tutte le difficoltà del mondo.

Ci abbracciamo e commosse piangiamo insieme. Ci sentiamo così vicine. Due donne diverse. Due storie. Due mondi differenti. Ma la sofferenza ognuno se la porta dentro di sé…e anch’io la conosco troppo bene. Il dolore. Chi non l’ha mai incontrato?”
(citazione tratta dal testo)

Cinzia Panarella è riuscita a costruire una trama delicata che ha il sapore del pane fatto in casa, il profumo dei fiori di campo, la dolcezza delle marmellate della nonna e il calore del sole che accarezza dolcemente la pelle e l’anima ferita e sofferente.
Pagina dopo pagina, prendono vita le storie e le vicissitudine di questo gruppo di amiche, che attraverso le parole e le descrizioni dell’autrice, entrano con delicatezza nelle nostra vite, sentendole come parte della nostra famiglia.
Donne che hanno il coraggio di accettare i problemi, affrontandoli con forza e determinazione. Donne che si raccontano a cuore aperto con amore e fiducia, affidando parte della loro anima, consapevoli di avere accanto persone che sapranno proteggerle e sostenerle.
Questo libro ha il grande dono di farci riscoprire quei buoni sentimenti che spesso dimentichiamo di possedere, abituati a vivere in una società che cerca ogni giorno di trasformarci in persone fredde, egoiste, diffidenti e distanti.
Un libro che ci avvicina a noi stessi e alla parte più profonda e intima della nostra anima.

Rimango sola.
Amo rimanere un momento in disparte.
Ho bisogno di sentire sulla pelle, la vita che mi parla, mi suggerisce, mi interroga…”
(citazione tratta dal testo)

Prendete il libro, trovate un posto tranquillo e immergetevi nella lettura di questo dolcissimo romanzo.
Ricordate: gli amici sono l’unica, vera, ricchezza dell’anima.
Buona lettura!!



(Marianna Di Bella)

giovedì 26 aprile 2018

Recensione: "Peppe. Un bimbo e le sue storie" - Giuseppe Buttò

favole, libro, fiabe, mdb, recensione, libri il nostro angolo di paradiso
Titolo: Peppe. Un bambino e le sue storie"
Autore: Giuseppe Buttò
Editore: Casa Editrice Kimerik




“Mamma, mi racconti una favola?”
“Papà, mi leggi la storia della buonanotte?”

Quante volte ci siamo sentiti rivolgere questa piccola e dolce richiesta.
Un momento speciale, da condividere con i nostri bambini.
Un momento in cui i problemi e le preoccupazioni, rimangono fuori dalla cameretta.
Un momento in cui siamo solo noi, i nostri bimbi e il mondo magico e fatato che ogni volta prende vita dalla nostra fantasia e da quella di altri scrittori.
Cosa accade, invece, quando sono i bambini a scrivere e raccontare le loro favole?
Scopriremo, semplicemente, un mondo ancora più magico e misterioso: il loro mondo.
Giuseppe Buttò ha avuto da sempre una fervida immaginazione, sin da quando era piccolo inventava storie e favole fantasiose, così, la mamma decide di raccoglierle in un libro...questo libro.
Attraverso i suoi racconti, scopriamo e conosciamo, non solo un bambino con una fantasia viva e brillante, ma soprattutto, il suo modo di vedere, leggere e affrontare il mondo e le sue molteplici problematiche. Nelle sue storie, infatti, affronta temi importanti come la disabilità, la povertà, il rispetto, la verità e le differenze.
Ogni storia custodisce messaggi positivi e pieni di speranza. Alcuni racconti sembrano delle vere e proprire favole, che racchiudono al loro interno una morale. Molte storie sembrano rifarsi alle fiabe che conosciamo bene ma, continuando la lettura, ci rendiamo conto che la sua fantasia prende il sopravvento e con la sua forza e originalità, ci regala storie semplici e incantevoli. Storie che ci insegnano a non fermarci alle apparenze, perché i bambini hanno il dono di stupirci e meravigliarci. Leggere le loro favole, vuol dire osservare e capire il loro mondo, insegnandoci a vedere le cose da diversi punti di vista.
Prendetevi del tempo e dedicatevi a questo piccolo testo, sono sicura che ritroverete il bambino che c'è in voi e ritornerete a guardare il mondo con i loro occhi.
Buona lettura!!!



(Marianna Di Bella)


martedì 24 aprile 2018

Recensione: "Allah Akbar. Un viaggio nella tolleranza" - Cristina Garrasi

recensione, libro,
 Titolo: "Allah Akbar. Un viaggio nella tolleranza"

Autrice: Cristina Garrasi

Editore: Casa Editrice Kimerik



Questo piccolo testo è un viaggio all'interno di racconti brevi, intensi ed emozionanti.
Racconti che ci prendono per mano e ci fanno camminare tra momenti di estremo dolore, come i tantissimi attentati terroristici, alternati ad episodi di tolleranza e rispetto per la religione islamica.
Cristina Garrasi, ha scritto una serie di racconti per affrontare il tema della tolleranza e lo ha fatto narrando fatti realmente accaduti, alternando resoconti brevissimi ad altri un po' più lunghi.
I racconti brevissimi hanno come soggetto gli attentati terroristici. L'autrice, descrive i fatti di cronaca in maniera concisa, utilizzando la narrazione breve, evitando in questo modo, qualsiasi analisi o studio sulle motivazioni dietro tali gesti. Manifestando il suo dissenso e rifiuto per tali azioni.
Per gli altri racconti, al contrario, utilizza una narrazione più lunga, riportando avvenimenti ed episodi che ha realmente vissuto nelle città de Il Cairo e Alessandria d'Egitto. Rendendo i lettori partecipi: “...dei miei personalissimi momenti di incontro con l'Islam pacifico, caritatevole, compassionevole che abita i cuori della maggior parte dei musulmani e che si serve del nome di Dio, al contrario, per fare del bene ad altri uomini.”
Momenti ed avvenimenti che risultano essere delicati, emozionanti e molto riflessivi.
Lasciatevi prendere per mano dall'autrice e fatevi guidare all'interno di questi racconti e di parte della sua memoria.
Buona lettura!!


(Marianna  Di Bella)

venerdì 13 aprile 2018

Recensione: "Poesia e breve excursus sull'uomo" - Giuseppe Palumbo


recensione, libri il nostro angolo di paradiso, mdb, poesie
Titolo: Poesia e breve excursos sull'uomo
Autore: Giuseppe Palumbo
Editore: Casa Editrice Kimerik




Uomo.
Natura.
Relazioni.
Rapporto con la natura e con l'uomo
Abbondanza.
Scarsità.

Questo non è un semplice elenco, bensì sono alcuni dei temi che si rincorrono e si affrontano, all'interno di questo piccolo testo poetico.
Un libro che racchiude al suo interno, non solamente poesie dedicate alla Natura, ai suoi colori, agli elementi atmosferici che rendono questo mondo meraviglioso. Ma sono accompagnate e precedute, da una breve e semplificata indagine sull'uomo e il suo comportamento nei confronti di un altro essere umano.
Giuseppe Palumbo, dichiara:

“Credo che l'uomo che si esprime poeticamente sia lo stesso di sempre, che il modo di vivere sociale e l'evoluzione culturale non abbiano modificato nel tempo il modo di sentire, di percepire ed esprimere nella loro essenzialità le emozioni vissute nella Natura a cui spontaneamente si relaziona ché quegli aspetti di fatto non interferiscono..”


Ma afferma, altresì, che gli stessi aspetti, sono determinati dal comportamento dell'uomo verso l'uomo e...non posso e non voglio svelarvi ulteriori informazioni sull'indagine svolta dall'autore. Questo piccolo accenno, sarà l'inizio del vostro cammino per scoprire un'indagine e uno studio incisivo, breve e intrigante. Regalandovi un'interessante chiave di lettura sociale, culturale, economica della società contemporanea, spiegandovi l'evoluzione dall'uomo primitivo ad oggi.
Uno studio che non solo aiuta ad avere una visione ampliata e profonda, ma accompagna il lettore, verso la seconda parte del testo, che contiene le poesie. Qui, la Natura esce prepotentemente da ogni pagina, ammaliando e catturando il lettore con i colori, le descrizioni e le sensazioni che solo lei è in grado di regalare.
Un libro che vi consiglio di scoprire e leggere, soprattutto, se amate testi diversi, particolari e profondamente riflessivi.
Buona lettura!!


(Marianna Di Bella)

mercoledì 11 aprile 2018

Recensione: "Le radici impossibili" - Alfredo Poloniato

Le radici impossibili, viaggio, anima, se stessi, insofferenza

 Titolo:
"Le radici impossibili"

Autore:
Alfredo Poloniato

Editore:
Casa Editrice Kimerik




Ci sono momenti, nella vita, in cui sentiamo dentro di noi, il bisogno di evadere dalla noia e dalla routine quotidiana. Desideriamo viaggiare, vivere nuove avventure, scoprire posti nuovi e provare nuove emozioni. Vogliamo non avere radici per volare via, leggeri come piume.
Liberi.
Senza appigli.
Senza costrizioni o legami.
E...
E rimanere fermi. Ancorati alle nostre insicurezze e delusioni. Ci adagiamo alla vita piatta e noiosa, ripetendo gli stessi errori. Chiudiamo ermeticamente i nostri sogni in cassetti, armadi o qualsiasi altro posto e li abbandoniamo. Fino a quando quel brivido di cambiamento non ritorna, e ricominciamo tutto dall'inizio, come in un circolo vizioso. Come Adriano Spina, il protagonista del romanzo di Alfredo Poloniato.
Adriano, è nato ad Istria e la sua infanzia è stata segnata e influenzata dalla guerra e dalle privazioni fisiche ed affettive.
La seconda guerra mondiale ha segnato molte vite, molte persone che ancora oggi portano cicatrici indelebili nelle loro anime. Alcuni, per lenire il dolore e non soffrire, si sono rifugiati nei sogni e in un'altra realtà, allontanandosi dagli orrori della guerra. Anche Adriano? Probabilmente. Sin da bambino è sempre stato molto introverso, perso nei suoi sogni e difficilmente si apriva agli altri e alla sua famiglia.
Crescendo, sente sempre di più l'esigenza di andare via dal suo paese e da una terra che non sente sua e in cui non si riconosce. Non vuole avere radici, al contrario, vuole essere libero di viaggiare e vivere la sua vita. Così, un giorno, senza dire nulla ai suoi genitori, prende la sua valigia e va via di casa per trasferirsi a Trieste, meta della sua nuova esistenza.
Riuscirà Adriano a vivere la vita che sogna?
Riuscirà a superare le sue insicurezze, il suo malessere e la sua apatia?
A voi scoprirlo, seguendo la vita di un uomo complicato e insofferente. Un uomo che cerca qualcosa, ancora non bene identificato, che lo aiuti a chiudere quel buco nero che sta divorando la sua anima.
Questo romanzo è un viaggio all'interno di un animo delicato, insicuro e per questo motivo occorre entrare nella sua vita in punta di piedi, sedersi tra le righe del libro per osservare e comprendere appieno questa persona tormentata e sola. Una persona che ha stati emotivi altelenanti e ripetitivi: prima euforia per le novità, poi momentaneo appagamento e infine noia e apatia. Un circolo vizioso che lo porta a sentirsi incompleto e a non rendersi conto di ciò che ha e delle persone che realmente lo amano.
Alfredo Poloniato riesce a tratteggiare, perfettamente, il carattere di Adriano e la sua complessa struttura psicologica. Ma la bellezza del romanzo è data, soprattutto, dagli altri personaggi che prendono vita dalle parole e descrizioni dell'autore, regalandoci un libro bello e intimista.
Personaggi in cerca di se stessi e della propria libertà.
Personaggi e vite che si intrecciano come le radici di un albero, che prendono linfa vitale dalla terra, aiutandosi vicendevolmente e dove ognuno influenzerà, inconsapevolmente, l'altro.
Personaggi, vite e radici che si intrecciano, presentandoci un quadro apparentemente semplice ma che si rivelerà profondamente intimista e sofferente.
Un quadro e un libro che vi consiglio di leggere.
Buona lettura!!!


(Marianna Di Bella)

martedì 27 febbraio 2018

Recensione: "Le stagioni di Laura" - Giuse Boni



Titolo: 
"Le stagioni di Laura"

Autrice:
Giuse Boni

Editore:
Casa Editrice Kimerik



Noi rappresentiamo la nostra famiglia. Siamo una diramazione delle loro radici, che continua ad esistere e andare avanti nel mondo, portando con noi i loro ricordi, il loro passato, le loro scelte. Quelle radici che spesso dimentichiamo di avere e da cui ci allontaniamo, perché vogliamo contraddistinguerci ed essere diversi, unici e speciali.
Fino a quando non ci rendiamo conto che per essere veramente noi stessi e capire chi siamo, dobbiamo voltarci indietro e osservare il passato, che inevitabilmente influenza le nostre scelte, il nostro carattere, il nostro essere.
Possiamo capire il presente solo se ci impegniamo a comprendere il passato e per capire la storia e la vita di Laura, non possiamo far altro che tornare indietro nel tempo e conoscere la sua famiglia d'origine. Una famiglia che ha segnato profondamente la vita della protagonista e del romanzo stesso.
Laura vive a Genova, ha due figli ed è sposata ad un uomo insoddisfatto di sé, della sua vita lavorativa e familiare. Un uomo irrequieto sentimentalmente e lavorativamente, tanto da portarlo a viaggiare spesso per lavoro, portando con sé la moglie e i figli, facendo conoscere loro altri paesi, altre culture e realtà sociali ecc.
Ma Laura è sensibile, orgogliosa, ha un forte senso della giustizia, ma è insoddisfatta, disillusa, malinconica e smarrita. La sua esistenza non è proprio come la desiderava, i sogni si sono infranti di fronte alla realtà della vita. Da piccola ha risentito della mancanza di affetto, coccole e tenerezze che la madre le ha negato, influenzando in questo modo la sua figura di donna.

Ma cosa leggi nei miei occhi, di me, della mia vita, chi sono e non quello che sembro, vedi il mare dei miei desideri, l'oceano nel quale mi piacerebbe vivere, libero da costrizioni, scevro di tutte le imposizioni sociali e morali nelle quali sono imprigionata?”

Per questo dobbiamo fare un salto indietro nel tempo e scoprire le sue radici, strettamente legate a quelle della famiglia Cossu, di origine sarda, costretta a emigrare a Genova per problemi economici e...da qui il romanzo inzia e prende vita.
Una saga familiare che ha il sapore dei racconti dei nonni, di storie lontane, fantastiche, storie di altre epoche. Amori, malattie, sofferenze, emigrazione, lavori, matrimoni sono gli ingredienti che, sapientemente mescolati, ci regalano un romanzo bello, intenso e delicato.
Pagina dopo pagina, l'autrice ci presenta tutti i componenti della famiglia Cossu, evidenziando le diverse personalità e l'evolversi della loro vita. Attraverso la narrazione semplice e delicata, ci permette di entrare in punta di piedi all'interno della famiglia e sentirci parte di essa, vivendo con emozione tutti gli avvenimenti che si susseguono via via negli anni.
Spesso la voce narrante cambia durante lo sviluppo della storia e questo confonde il lettore, perché non sempre riesce a individuare colui che sta parlando. Personalmente avrei dato delle indicazioni storiografiche precise, in modo da inserire la trama nel giusto contesto storico, per comprendere meglio la mentalità dell'epoca e dei rapporti familiari che si snodano nel romanzo.
Tutto ciò non toglie nulla all'intensità della storia, quindi prendete il libro, sedetevi e trovate una posizione comoda e poi perdetevi tra i ricordi della famiglia Cossu.
Buona lettura!!



(Marianna Di Bella)

giovedì 15 febbraio 2018

Recensione: "Chicchi di melograno" - Giovanna Cetola


chicchi di melograno, poesie, recensione, libro
Titolo: Chicchi di melograno
Autrice: Giovanna Cetola
Editore: Casa Editrice Kimerik




Prendete una copia del libro e scegliete un luogo che vi ispiri serenità. Un posto che amate e dove vi sentite al sicuro, in pace e tranquillità. Bene, ora sedetevi e prima di iniziare la lettura chiudete gli occhi e respirate profondamente, buttate via tutti i pensieri negativi, i problemi familiari, scolastici o lavorativi. Rilassatevi e ascoltate ciò che vi circonda, fatevi abbracciare e cullare dai suoni intorno a voi. Ascoltate voi stessi, i vostri sogni, la vostra anima.
Ora riaprite gli occhi e guardatevi intorno, fermate con lo sguardo tutte le cose meravigliose che vedete. Il cielo limpido, gli alberi, i fiori, i bambini che giocano gioiosi e pieni di vita. Osservate tutto, riempite i vostri occhi di meraviglia e poi prendete il libro, apritelo e immergetevi nei versi di Giovanna Cetola.
Ogni poesia è un viaggio nell'anima di una donna sensibile e delicata. Un viaggio tra ricordi dolorosi che lasciano segni indelebili e incidono sulla visione del mondo, sul carattere e sul cammino di vita intrapreso. Un cammino che non è sempre lineare e tranquillo, al contrario, come spesso accade, ci si imbatte in curve improvvise, ostacoli, stanchezza, disorientamento, imprevisti e pericoli a cui far fronte. La meraviglia del viaggio e della vita è proprio questo, affrontare le cose e riscoprire se stessi, i propri limiti e la propria forza.

Nulla deve andare perso nella viaggio della vita...
tutto diventa un pezzettino di te...
non ci sono fermate vuote d'anima...
tutto fortifica e ci rende vivi.
Anche la teatralità di un attimo...
quindi che lo spettacolo continui.”

(tratto dal testo)

Si cammina ammirando ciò che ci circonda, respirando a pieni polmoni ogni sensazione ed emozione che sentiamo e viviamo. Raccogliamo e custodiamo ricordi che rendono la nostra anima e la nostra vita più bella e intensa.
Camminiamo e viviamo.
Camminiamo e scopriamo tutto questo attraverso le dolci e delicate poesie di Giovanna Cetola.
Una donna dall'anima gitana, sempre in movimento nel cercare se stessa, l'amore, la vita.

...Come una gitana ballo su questa vita
che non smette di regalarti sogni
se non perdi la fantasia di sognare
con gli occhi di un bambino,
anche ora che una piccola paura tocca il cuore
ma non lo smuove.”

(tratto dal testo)

Le sue poesie sono libere da ogni vincolo di struttura, di metrica e da regole imposte. Sono poesie libere di esprimere i propri pensieri, sentimenti, emozioni seguendo il ritmo del proprio cuore e della propria anima. Urlano il dolore provato, sussurrano versi dolci e romantici, raccontano viaggi e scoperte.
L'autrice ci prende per mano e attraverso i suoi versi ci fa ballare, cantare, sognare, emozionare, ricordare, ma soprattutto riesce a far riaffiorare le nostre più profonde emozioni, dando voce e forza all'amore verso se stessi e la vita.

Ogni mio passo è un viaggio verso me stesso...”

(tratto dal testo)


Buon viaggio e buona lettura.




Marianna Di Bella

sabato 3 febbraio 2018

Recensione: "Nino" .- Rosanna Evangelista

 
Titolo: 
"Nino"

Autrice: 
Rosanna Evangelista

Editore: 
Casa Editrice Kimerik


 

Napoli.
Carlotta e Giorgino stanno tornando nella loro casa paterna. Mancano dalla città da 10 anni, ognuno intento a inseguire e affermare la propria carriera lavorativa. Carlotta vive a Torino ed è cardiochirurgo, mentre Giorgino vive a Mantova ed è un affermato tributarista.
Tornare dopo tanto tempo, nella casa della loro infanzia è emozionante, sembra che il tempo non sia mai passato. La loro emozione e commozione è ancora più forte perché il loro caro e amato nonno Giorgio sta per morire e ha espresso il desiderio di riunire davanti al suo capezzale, tutte le persone che ha amato, per salutarle e passare gli ultimi attimi di vita con loro. Il nonno ha voluto accanto a sé, soprattutto i suoi due adorati nipoti, perché deve lasciare loro un'eredità importante, qualcosa che ha un immenso valore, non in termini monetari ma di amore, valori e moralità. Qualcosa che li avrebbe fatti crescere, maturare e vedere la vita e l'anima delle persone con occhi diversi.
Nonno Giorgio inizia, così, a raccontare non la sua storia di pittore contrastato dai suoi genitori che sognavano per lui una carriera da professore. No, lui vuole raccontare la storia di un uomo straordinario, che con la sua semplicità ha influenzato la vita del nonno e chissà, forse avrebbe cambiato anche la loro.
Il protagonista del libro e del racconto di nonno Giorgio è Nino. Un uomo il cui amore profondo e intenso per la famiglia ha sempre avuto un posto in primo piano. Ogni sua scelta, ogni lavoro intrapreso, ogni sua decisione veniva presa solo in funzione del benessere della famiglia e mai di sè stesso. Con la sua onestà, semplicità, sincerità, umiltà, ha vissuto e influenzato le persone che gli erano intorno, anche nonno Giorgio. Come tutte le persone semplici e di cuore ha vissuto la sua vita seguendo i princìpi e i valori che la famiglia e soprattutto il papà, gli hanno insegnato. Valori che oggi stiamo perdendo e che questo libro ci aiuta a ricordare e in parte recuperare, perché la bellezza di questo testo è proprio la semplicità e delicatezza con cui l'autrice ci avvicina e racconta la storia di un uomo ordinario nelle sue scelte ma straordinario nei suoi valori.
Un romanzo che mi piacerebbe scopriste da soli, per questo non vi ho raccontato nulla di Nino, perché sono convinta che dobbiate accostarvi a lui e al testo con delicatezza, in punta di piedi senza fare troppo rumore.
Un romanzo in cui Rosanna Evangelista ci ricorda quanto sia importante credere ed essere sempre sè stessi, senza per questo schiacciare o sopraffare gli altri. Ci ricorda che nessuno è perfetto, neanche Nino, e che dobbiamo sempre fare ciò che è giusto e agire sempre in funzione di esso. Dobbiamo sempre tenere a mente che è più importante l'amore verso se stessi, la famiglia e gli altri piuttosto che verso i beni materiali che non offrono nulla, se non un'anima arida e fredda.
Quindi sedetevi accanto a nonno Giorgio, ascoltate con attenzione il suo racconto e preparatevi per un viaggio meraviglioso.
Buona lettura!!


(Marianna Di Bella)
 

giovedì 1 febbraio 2018

Recensione: "La finestra alle spalle" - Sandra Valenti


Titolo: 
"La finestra alle spalle

Autrice: 
Sandra Valenti

Editore: 
Casa Editrice Kimerik




27 sogni, persi tra le maglie della vita quotidiana e di quella realtà che non lascia spazio alle speranze e ai desideri.
27 ricordi, lasciati in un angolo della memoria, in attesa di essere riscoperti e rivissuti. Ricordi di un'infanzia che si è cercato di dimenticare.
27 viaggi in cui conosceremo la vita, l'infanzia e la famiglia di Sandra Valenti.
27 racconti in cui impareremo a conoscere meglio l'autrice e anche noi stessi.


Sandra Valenti, con sapiente delicatezza e leggerezza, riesce a trasportarci all'interno dei suoi ricordi; facendoci compiere un salto indietro nel tempo, in un passato e in una Sicilia diversa da quella che conosciamo oggi.
Un viaggio emozionale, in cui spesso ci soffermeremo a ripensare alla nostra infanzia, a quei parenti che sono stati vitali per la nostra crescita e che senza rendercene conto, hanno lasciato un segno indelebile nella nostra anima.
Segni che non sempre sono positivi. Segni che ci portiamo dietro, che hanno influenzato il nostro carattere e il nostro futuro. Ma si sa, per comprendere al meglio noi stessi e il nostro presente, non bisogna far altro che prendere coraggio, immergerci e affrontare quei ricordi che seppur dolorosi, fastidiosi, malinconici, tristi, allegri, divertenti, dolci ed emozionanti, ci aiutano a comprendere l'istante che ha cambiato profondamente la nostra vita.
L'autrice ha aspettato il momento più adatto per far riemergere e rivivere i ricordi del suo passato. Ha aspettato di essere pronta o forse sono state le parole, le frasi e i pensieri rinchiusi in lei, ad attendere il momento opportuno per risvegliarsi dopo un lungo periodo di letargo e venir fuori con forza e delicatezza, rendendo questo testo, bello e intenso.
Sandra Valenti riesce con delicatezza, sensibilità e poeticità a toccare le corde della sua anima e anche della nostra. Con leggiadria si muove tra le righe e le pagine del libro, mettendosi a nudo pur non scoprendosi del tutto, lasciandoci la possibilità di entrare e osservare parte della sua infanzia, entrando in empatia con la sua anima, le sue emozioni, le sue sensazioni e sofferenze, come ad esempio il difficile rapporto con la madre che ha condizionato la sua vita e le sue scelte.
Accostatevi al testo con sensibilità e rispetto, perché solo così potrete vivere e comprendere appieno la bellezza di questo libro.
Buona lettura!!!


(Marianna Di Bella)

sabato 16 dicembre 2017

Recensione: "La bulimia dell'immagine" - Sabrina Monno


 
Titolo: 
“La bulimia dell'immagine”

Autrice: 
Sabrina Monno

Editore: 
Casa Editrice Kimerik





Futuro incerto.
Disastro sociale.
Eogismo.
Vuoto esistenziale.
Fenomeni mediatici.
Sentimenti effimeri.

Questi sono solo alcuni degli elementi che sembrano descrivere meglio la società contemporanea, composta da personaggi vuoti e di celluloiode che invadono la televisione con la loro presenza, non dando nulla se non messaggi negativi.
Società dove gli uomini sono sempre più soli, o meglio lasciati soli, abbandonati in questo turbine di immagini, violenza e sentimenti azzerati, dove ognuno pensa unicamente a se stesso, gli altri sembrano essere solo elementi di contorno.
In questo testo poetico, l'autrice Sabrina Monno, affronta tutti questi elementi senza fare sconti a nessuno. Il suo messaggio è forte, delinea una realtà dura, orrenda, violenta e ogni poesia è un pugno nello stomaco di fronte alla realtà dei fatti. I versi non fanno altro che confermare quello che molti pensano, coscienti di vivere in una realtà che non condividono, a dispetto della massa che è sopraffatta o si lascia sopraffare da migliaia di immagini che ogni giorno inondano la televisione e la vita con atteggiamenti e comportamenti sempre più violenti, egoistici, aggressivi, orribili.
C'è speranza per coloro che sono coscienti di ciò che accade? Sì, perché nonostante il messaggio forte, l'autrice riesce, attraverso l'utilizzo delle sue poesie a mandare un messaggio di speranza. Utilizza le sue poesie come valvole di sfogo, prese di coscienza della realtà di oggi e distacco da ciò che accade.
Nonostante tutto, la speranza è sempre presente, un puntino luminoso che aspetta solo di trovare la forza necessaria per uscire fuori.

...Ed eccoti così, mio impavido
eroe, camminare sul ruvido
e amaro asfalto, sempre solo,
sempre felice e coraggioso.
Insegnaci ad accorgerci del
tuo calore, così da vederti in volto.”

Buona lettura!!!



(Marianna Di Bella)

lunedì 20 novembre 2017

Recensione: "Firmato tua F." - Katyg

Firmato tua F. libro di poesie, amore, amore malato, donna
Titolo: "Firmato tua F."
Autrice: Katyg
Editore: Casa Editrice Kimerik


Un incontro come tanti.
Due persone come tante.
Una relazione come tante o forse no.
Questo testo di poesie, inizia e prende corpo proprio da un incontro tra un uomo e una donna che si riconoscono, si piacciono, stanno insieme e si amano...forse...
Attraverso questo testo, Katyg ci permette di assistere all'evolversi di questa storia, che si snoda e prende vita grazie alle sue poesie, che esprimono la forza e la potenza di questo sentimento per certi versi malato.
Lui è un uomo narcisista, aspetta di essere idolatrato, compiaciuto, affermato dalla sua donna attraverso continue lusinghe, apprezzamenti, gesti d'attenzione, dichiarazioni d'amore per poi sparire una volta raggiunto il suo scopo.
Lei donna dal carattere contrastante, che ama follemente quest'uomo che non la ricambia con la stessa intensità e passione. Una donna che sa perfettamente delle mancanze del compagno ma continua a cercare, chiedere conferme e attenzioni, in un continuo cambio di umore.
Katyg ci afferra e trascina nel vortice di questo sentimento intenso e doloroso, facendoci sentire e vivere sulla nostra pelle la passione, la felicità del rapporto ma anche la sofferenza per l'amore negato, il dolore e il tormento quando l'uomo sparisce lasciandola sola con i tanti dubbi che affollano la sua mente e la sua anima. La lascia come una barca in mezzo al mare, in balia delle onde e senza punti di approdo e salvezza. Ma come tutte le donne, troverà la forza per rialzarsi, lottare per se stessa e salvarsi e anche la sua consapevolezza prenderà vita nelle poesie.

quando decisi di lasciarmi cadere
mi accorsi all'improvviso di avere le ali.”

Katyg ha descritto in modo poetico e delicato, sensazioni ed emozioni che tutte abbiamo vissuto e affrontato. Ha utilizzato versi brevi e intensi per dare luce e forza ai sentimenti della donna e per descrivere un amore malato. Un amore sbagliato, un amore tormentato, un amore che non vive il giusto equilibrio di coppia, un amore che forse non è amore...

Io non sono la mia carne
io non sono la mia pelle
io non sono le mie labbra
io non sono il mio seno
io sono tutto ciò che i tuoi occhi non guardano.”


Lasciatevi afferrare dai versi di Katyg e perdetevi dall'intensità delle sue poesie.
Buona lettura!!


(Marianna Di Bella)

domenica 29 ottobre 2017

Recensione: "Tre ragazzi e il ciambellone" - Giulio Togni

Titolo: "Tre ragazzi e il ciambellone"
Autore: Giulio Togni
Editore: Casa Editrice Kimerik


5,30 del mattino. Il cielo si sta rischiarando, la notte lascia il posto alle prime luci del giorno, colorando il cielo di un rosa tenue. Alcune rondini si librano in volo, una leggera brezza rende piacevole queste prime ore del giorno. Si prospetta una bellissima giornata estiva.
Ad una fermata dell'autobus, ci sono tre ragazzi con borsoni da viaggio.
Chi sono? Dove stanno andando?
Avviciniamoci un po' e curiosiamo. I tre ragazzi sono Meo, Matteo e Ario. Sono coetanei, si conoscono da poco tempo ma la loro è un'amicizia molto forte. Hanno una passione in comune: viaggiare e scoprire il mondo.
Vivono tutti e tre in quel grande complesso edilizio a forma di ciambellone, lo vedete? Sì, in effetti ha una forma un po' particolare, è formato da una serie di palazzi disposti a cerchio che si fronteggiano l'un l'altro, difficile trovarne un altro tra le periferie della città.
Ci troviamo lontano dal centro cittadino, nella parte più degradata della periferia urbana. La zona ha una pessima reputazione ma gli affitti sono accessibili. A onor del vero, la violenza incombe in tutti i quartieri, infatti, occorre stare attenti, non allontanarsi troppo dalla propria zona per evitare incontri spiacevoli.
Il Ciambellone è una sorta di stato in miniatura, dove vigono regole ferree da rispettare per il quieto vivere. I condomini sono per la maggior parte collaborativi, disponibili ad aiutarsi l'un l'altro, amano socializzare e stare in compagnia, mentre all'esterno dilaga sempre di più la solitudine e le persone a malapena si conoscono.
Meo, uno dei protagonisti, si è trasferito qui da poco, allontandandosi da una famiglia troppo amorevole che l'ha fatto vivere e crescere in un mondo troppo ovattato. Sentiva che la sua libertà era in pericolo, perché spesso l'eccesso di amore e protezione possono imporre divieti e limitazioni. Così trova un lavoro e va a vivere da solo, appagando in parte la sua voglia di scoprire e conoscere il mondo.
Matteo è suo vicino di casa. Punk e anarchico convinto. Studia filosofia e si paga gli studi lavorando a casa con il computer, come coordinatore di discussioni nei forum. Per lui è soprattutto un modo per sensibilizzare le persone sulla propria condizione sociale, sulla mancanza di libertà individuale, ritenendoli schiavi delle convenzioni morali e sociali.
Ario, invece, ama lo spazio e la fantascienza. Il suo sogno è di poter diventare austronauta, per questo si allena costantemente in prove fisiche, per poter entrare alla Nasa.
Il sogno dei tre ragazzi è viaggiare e poter conoscere il mondo circostante, per questo ora si trovano alla fermata dell'autobus.
Riusciranno a realizzare il loro sogno? Cosa accadrà durante il loro viaggio? Cosa riusciranno a vedere e scoprire?
Seguite i ragazzi, salite con loro sull'autobus e accompagnateli, perché sarà un viaggio soprendente e importante. Meo, Matteo e Ario impareranno a gestire le difficoltà, gli imprevisti, affrontandoli e prendendo coscienza di se stessi, dei propri limiti e delle proprie capacità. Un viaggio simbolo di crescita personale e interiore.
Giulio Togni riesce attraverso questo romanzo a condurci alla scoperta non solo dei tre ragazzi, ma soprattutto della società odierna, sempre più caratterizzata da isolamento sociale e violenza. Dove il vicino di casa è considerato alla stregua dell'indigeno sconosciuto di cui non si sa nulla, non si conoscono modi di vivere e tradizioni. I tre ragazzi sembrano impersonare il ruolo dei moderni esploratori delle civiltà urbane e suburbane. L'autore riesce a farci comprendere tutto questo attraverso una storia all'apparenza semplice e comune, ma occorre leggere tra le righe e tra un avvenimento strano e divertente, ci aiuta a riflettere su quanto non siano poi tanto lontane dalla nostra realtà.

“Amici, sono felice di sapere che al mondo esistono ancora persone che partono con lo scopo di conoscere altri luoghi e altre genti. Ormai oggigiorno pare che si debba, per forza di cose, lasciare la propria casa solo per andare a fare la spesa, per recarsi al lavoro o per altri scopi di natura pratica. Questa è la società moderna, quella che vive nelle gradi città. Ma, secondo me, non c'è cosa più bella che partire, senza meta o scopo preciso, con il solo intento di conoscere qualcosa di nuovo.”

Fermate l'autobus, salite e intraprendete il vostro viaggio. Buona lettura!!! 


(Marianna Di Bella)

mercoledì 25 ottobre 2017

Recensione: "Io resto così" - Debora Scalzo

io resto così, libro, recensione, romanzo

Titolo: Io resto così
Autrice: Debora Scalzo
Editore: Casa Editrice Kimerik





Vita, meravigliosa e misteriosa.
Vita, piena di ostacoli che dobbiamo superare, affrontando i nostri limiti e conoscendo meglio noi stessi.
Vita, che fa soffrire ma sa regalare momenti magici e amori immensi.
Quegli amori prorompenti che arrivano con la forza di un ciclone, travolgendo e stravolgendo tutto.
Noi stessi e il nostro mondo.
Amori che illuminano la nostra vita, facendoci vedere le cose con occhi diversi. Facendoci vedere noi stesse e la nostra bellezza.
Quegli amori che sanno leggerci nel profondo. Leggere ogni poro della pelle, ogni lacrima versata, ogni ruga sul nostro viso, ogni cicatrice del nostro cuore.
Amori che illuminano le nostre giornate e le nostre anime.
Amori immensi...unici...rari...
Stella ha fatto tutto per amore. Ha amato la musica, il canto, scrivere le sue emozioni in canzoni; ma accade qualcosa che la fa cadere in un baratro di dolore e sofferenza, che si porterà dietro per anni. Fuggirà in un altro paese, ma quel dolore rimarrà sempre lì vigile e presente. Trascorrono gli anni, gli attimi e lei vuole solo amare ed essere amata e quando conosce Lorenzo, pensa sia l'uomo giusto per lei. L'uomo con il quale sentirsi apprezzata, incoraggiata e amata; ma le cose non sono così semplici, infatti, all'ennesimo tradimento, lei lo lascia non sapendo che questo porterà un cambiamento rilevante nella sua vita.
La sua strada incrocerà quella di un giovane poliziotto napoletano, Vincenzo. Un ragazzo solare, con occhi profondi e pieni di vita. Un ragazzo che saprà leggere la sua anima, andando oltre l'apparenza, l'aspetto fisico e la bellezza.
Stella per la prima volta si sente libera di raccontarsi, di mostrarsi, di essere se stessa esprimendo i suoi sentimenti senza nascondersi o vergognarsi. I due ragazzi si leggono nel profondo e altrettanto profondamente si amano.
Cosa accadrà? La vita saprà regalare loro quel momento di pace e tranquillità che meritano? Stella riuscirà a vivere la sua vita pienamente e serenamente?
Scopritelo, lasciandovi cullare dalla dolce melodia che questo testo cela in ogni parola e pagina di questo libro bello e struggente.
Debora Scalzo decanta la storia come fosse una poesia, una canzone, uno sfogo intimo della protagonista. Diversi stili narrativi per esprimere diversi stati d'animo; la voce narrante per raccontare la storia, versi per esprimere la poeticità della vita e dell'amore. Un urlo straziante nel momento di dolore e punti di sospensione per esprimere profondità, concretezza, solennità ma anche riflessione e comprensione.
Una storia d'amore come tante, la cui unicità e bellezza sono nella struttura narrativa e nel modo particolare dell'autrice di presentarci, anzi no, di farci entrare nella storia e sentirla nostra.
Una storia che saprà farvi sognare, amare, ballare e volteggiare tra le pagine del libro. Un testo che è un invito a seguire il proprio cuore e affrontare a testa alta tutto ciò che ci accade nella vita, problemi, avvenimenti, sofferenze.
Vivete rimanendo voi stessi.
Seguite il vostro cuore.
Sempre.
Buona lettura!!



Marianna Di Bella