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giovedì 27 giugno 2024

Recensione: "Canti della gratitudine" - Franco Arminio

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Titolo: Canti della Gratitudine

Autore: Franco Arminio

Editore: Bompiani




Guarda nel fondo della tua voragine,

solo tu puoi farlo,

altri al massimo possono

girare sull'orlo.

Tra le infinite guerre in corso

c'è anche la tua con te stesso,

ci sono le gioie che vanno via così presto

e c'è questo cielo stasera senza luce.

Stringi la mano a chi è nel fondo

della sua voragine.

(Franco Arminio)






A volte bastano pochi, semplici ma intesi versi per riconoscersi, per trovare risposte ai mille dubbi che ci opprimono. Versi in grado di farci sentire compresi, coccolati, accettati e, leggere questa poesia è stato come ritrovarmi dopo tanto tempo.

Quando sono particolarmente triste, giù di morale, oppure ho qualche problema e i mille pensieri girano vorticosamente nella mia testa, senza mai arrestarsi, dandomi quel senso di indecisione e insicurezza, mi rifugio nella poesia. Trovo conforto e sollievo nei versi dei poeti che riescono a descrivere magnificamente lo stato d'animo che vivo e percepisco. La poesia è la medicina alla mia sofferenza, è il balsamo per le mie ferite, è un riparo per la mia anima.

Tempo fa ero in libreria per cercare una raccolta di poesie. Di solito mi lascio ispirare dai versi o dall'istinto, ma questa volta no, non riuscivo a trovare nulla che mi comunicasse qualcosa. Mi giro per andare via quando il mio sguardo si ferma su questo libro. Lo sfoglio per curiosità e la prima pagina su cui mi fermo contiene la poesia che avete letto all'inizio di questo post.

Amore alla prima lettura...no, forse sarebbe meglio dire, “riconoscersi alla prima lettura”.

È lui, il libro di poesie che stavo cercando; la mia anima lo riconosce immediatamente. Lo acquisto e lo leggo subito.

Il poeta Franco Arminio è riuscito, con questa raccolta, a sfiorare la mia sensibilità e la mia anima con delicatezza e profondità attraverso dei versi che fanno riflettere su molte questioni. Una tra tutte: la gratitudine.

Oggi, purtroppo, si tende a dare per scontato tutto: la vita, la quotidianità, gli altri e persino se stessi. Ci si concentra prevalentemente su ciò che non abbiamo e vorremmo possedere, perdendo di vista la bellezza di tutto ciò che ci circonda. Franco Arminio, invece, ci ricorda, in questo testo, quanto sia importante riappropriarsi della sentimento della gratitudine, del piacere delle piccole cose, come ad esempio guardare un tramonto, organizzare le cene con gli amici, ricevere un abbraccio. Piccoli gesti che arricchiscono la nostra anima, riscoprendo la bellezza, la meraviglia, la gioia di essere e sentirsi vivi.

Il poeta ci ricorda quanto tutto questo sia importante, non solamente per noi stessi ma, soprattutto, verso gli Altri. Perché aiutare, sostenere e gioire dell'altrui felicità, ci apre al mondo esterno entrando in empatia con tutto ciò che ci circonda, ricongiungendoci con la nostra umanità.

È semplice? No. Non è facile, ma sappiamo che tutto inizia da un primo piccolo passo, anche sbagliando, ma del resto lo stesso poeta ha impiegato anni per arrivare a queste riflessioni, anni in cui ha affrontato i suoi dubbi, le sue inquietudini, in un profondo e intenso dialogo con se stesso.

In questo dialogo, Franco Arminio ha portato in evidenza la sua anima, i suoi pensieri e alcune tematiche che ritroviamo spesso nelle sue raccolte di poesie. Ad esempio, la difficoltà ad amare e essere amati, il rapporto genitoriale, l'angoscia della morte, lo spopolamento dei paesi etc. e secondo lui, la riposta a tutto questo è la gratitudine che apre a se stessi e agli altri, al senso di comunità, di fratellanza, una lotta contro l'indifferenza della società e del mondo in generale.

Il libro raccoglie molte poesie intense e profonde che sanno parlare al cuore e all'anima di ognuno di noi. Io l'ho amato molto e in alcune poesie ho ritrovato la parte di me che avevo messo in disparte in un angolo della mia anima. Ad ogni verso mi sono sentita coccolata, abbracciata e capita, cosa non facile di questi tempi.

Sicuramente rileggerò spesso questo testo, su alcune poesie mi soffermerò di più, in altre entrerò in punta di piedi tra i loro versi, e soprattutto mi fermerò a riflettere e ascoltare me stessa, perché solo così posso ascoltare in maniera più adeguata gli altri, più di quanto abbia fatto finora.

Buona lettura.



Marianna Di Bella

venerdì 7 febbraio 2020

Recensione: "Intimistica. Raccolta di pensieri e poesie" - Luciano Lembo

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Titolo: "Intimistica. Raccolta di pensieri e poesie"
Autore: Luciano Lembo
Editore: P.S. Edizioni




Non è facile dare voce ai propri pensieri, alle proprie emozioni o sensazioni.
Non è facile far emergere la parte più intima di noi stessi, spogliandoci di ogni artificio o maschera per mostrare le nostre fragilità, paure e insicurezze. Purtroppo, siamo abituati a nascondere il nostro vero essere per difenderci dai graffi della vita, dalla cattiveria, dall'insensibilità e dalla freddezza del mondo esterno. Celiamo noi stessi agli altri. Nascondiamo parte della nostra anima, in attesa del momento più adatto per intraprendere quel percorso intimo che ci conduca al centro della nostra anima, riemergendo più forti e consapevoli di noi stessi, delle nostre capacità e della nostra bellezza.

“A volte non mi trovo e cerco altrove
lontano dai luoghi della gente
che si accontenta di arrivare a un Dove
e sazia poi diventa indifferente...”
(citazione tratta dal testo)

Luciano Lembo non solo ha intrapreso questo viaggio intimo e profondo, spogliandosi del suo ruolo di artista, ma ci ha permesso di entrare nella sua anima per conoscerlo meglio. Ha ascoltato se stesso e ha dato voce ai suoi pensieri affidandoli alle pagine di questo piccolo testo.
Una raccolta di poesie e pensieri che, come piccoli granelli di sabbia, hanno scandito, cronologicamente, il suo percorso di crescita personale, segnando il ritmo narrativo della sua vita.
Il libro è diviso in due parti apparentemente diverse e distaccate ma, in realtà, legate dalla stessa visione d'insieme, dalla stessa anima profonda e sensibile che si proietta al di fuori di se stessa per raccontare e dare voce al mondo esterno.
Nella prima parte sono presenti poesie e riflessioni rivolte soprattutto al mondo esterno, dando voce, in particolare, a tutte quelle persone che vivono ai margini della società. Gli ultimi, gli emarginati che vivono in una società che li tiene distanti, lontani, ma che l'autore ha riposizionato al centro della scena dando voce ai loro pensieri con delicatezza e sensibilità. Ed ecco allora che barboni, anziani, drogati, disperati ecc. prendono vita e forma, ricordandoci quanto sia facile chiudere gli occhi e voltarsi dall'altra parte, piuttosto che fermarsi e guardare oltre le apparenze per rendersi conto della solitudine, della sofferenza, dell'isolamento e dello stato di abbandono in cui vivono e sopravvivono.

“(...)
Io nun do fastidio, nun so' mai de peso
so' sortanto un pover'omo
che s'è arreso
a la frenetica corsa della vita.”
(citazione tratta dal testo)

Nella seconda parte, invece, il viaggio è, soprattutto, all'interno della sua anima, in una crescita intima e personale, donandoci pensieri profondi e delicati. Un viaggio introspettivo profondo e intenso. Un dialogo intimo con se stesso.
In questa seconda parte, ogni poesia è introdotta dallo scandire dei giorni che sono trascorsi dalla morte del padre, e le sue riflessioni diventano un dialogo aperto e una confidenza mai interrotta con un papà che ha amato molto e, questo si evince in ogni parola o pensiero trascritto nel testo.

“Non puoi essere andato lontano perché
non ho mai smesso di tenerti la mano.”
(citazione tratta dal testo)

La seconda parte è quella più incisiva, che cattura il lettore e lo conduce all'interno della sua anima profonda e sensibile. Un'anima da conoscere e, devo essere sincera, per me è stata una piacevole scoperta, perché conosco l'artista ma non l'uomo. A onor del vero siamo legati dalle stesse radici e da un piccolo paesino molisano, custode dei nostri ricordi più belli legati a vacanze estive trascorse in libertà, circondati dall'affetto di nonni e parenti, ma di lui non ricordo nulla e conoscerlo attraverso i suoi pensieri, spogliato di ogni maschera, mi ha piacevolmente colpita. Il suo libro mi ha permesso di apprezzare, non solo l'uomo ma, in particolare, i suoi pensieri che, con semplicità e delicatezza, hanno lasciato un segno nella mia anima, facendomi riflettere su alcuni passaggi profondi e interessanti.

“Io mi ritrovo dentro i miei Silenzi
così pericolosi ma sinceri...”
(citazione tratta dal testo)

Leggere e confrontarsi con se stessi non è facile, ma è un viaggio che, prima o poi, tutti dovremmo intraprendere per crescere emotivamente e umanamente. Un viaggio che potremmo iniziare leggendo questa piccola raccolta di pensieri e...lasciate libera la mente e il cuore, perdetevi dentro voi stessi.
Buona lettura!!




(Marianna Di Bella)

martedì 27 marzo 2018

Recensione: "Roma in rima" - Loredana Aureli

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Titolo: Roma in rima
Autrice: Loredana Aureli
Editore: Youcanprint Self-Publishing




È difficile riuscire a conoscere e comprendere l'anima di una città, se non si è residenti e non si è nati nella cittadina. Non è sufficiente visitarla per pochi giorni seguendo itinerari turistici, visitando monumenti, chiese, musei, per comprendere la sua profondità culturale, sociale, storica ecc.
Conoscere intensamente una città, vuol dire perdersi tra le sue strade osservando tutto con attenzione e imparzialità. Assaggiare i piatti tipici, conoscere i pregi e i difetti che la contraddistinguono, conoscere i suoi abitanti, il dialetto e soprattutto la storia cittadina.
Conoscere l'anima di una città, vuol dire non fermarsi mai alla superficialità delle cose, ma andare oltre per scoprire un luogo intenso e profondo.
Oggi conosceremo una città meravigliosa, culla della civiltà e capitale italiana: Roma.
Loredana Aureli, sarà la nostra guida, il nostro cicerone, colei che ci prenderà per mano e ci guiderà tra i vicoli e l'anima della città eterna.
Le sue poesie sono mappe che ci aiutano a muoverci e districarci tra i vicoli, il traffico, le buche e le innumerevoli contraddizioni che accompagnano la capitale e i suoi abitanti. Poesie che hanno il sapore e il ricordo nostalgico degli stornelli romani che con musicalità e poeticità ci raccontano di tempi passati, di storie antiche e di personaggi unici e inimitabili.
Loredana Aureli non nasconde nulla della città eterna, ne racconta la bellezza e la bruttezza, le disparità sociali, le problematiche urbane, il rapporto simbiotico del popolo romano con la sua storia e il suo passato glorioso.
Roma è una città che accoglie e abbraccia tutti, anche chi la tratta male e tenta di rovinare la sua bellezza. Una città magica, meravigliosa, ironica, sarcastica e in continua crescita e evoluzione.
Una città che sa essere contemporaneamente una mamma severa ma anche una donna bellissima, elegante e superba.

“...Donna elegante, frivola ma vera
Madre austera, a vorte severa
A noi fiji hai donato'a tua ricchezza
A tutti i posteri 'a tua bellezza...”
(citazione tratta dal testo)

Una città che vi invito a conoscere e scoprire soprattutto attraverso le poesie di Loredana Aureli, che sono delle dolcissime dichiarazioni d'amore.

“Io te leggo Roma mia, te leggo e me'nnamoro
Te guardo, te vedo, te sento e perfino te odoro...”
(citazione tratta dal testo)

Trovate il vostro angoletto romano, osservate ciò che accade intorno a voi, guardate tutto con meraviglia e stupore e poi aprite il libro e seguite le rime baciate di queste poesie meravigliose.
Innamoretevi del libro...innamoratevi delle poesie...innamoratevi di Roma...innamoratevi!!
Buona lettura!!!


(Marianna Di Bella)

venerdì 23 marzo 2018

Recensione: "C'era un volta...Il Bosco Incantato" - Eleonora Grimaccia

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  Titolo: "C'era una volta...Il Bosco Incantato"
Autrice: Eleonora Grimaccia





C’era una volta, anzi c’è ancora, un posto magico e meraviglioso. Un luogo dove gli alberi crescono forti e rigogliosi, le casette sono colorate e a forma di fiore e un lungo, lunghissimo fiume si snoda e scorre placido e tranquillo. Qui regna la pace, l’armonia, la serenità e gli animali che vi abitano, vivono ogni giorno magiche avventure.
Volete sapere come si chiama?
Presto detto…Il Bosco Incantato.
Dove si trova?
Nessuno lo sa con precisione, ma esiste una formula magica per poterlo visitare e per realizzarla occorrono pochi ed essenziali ingredienti:

  • una decina di risate contagiose;
  • un sacchetto di spirito d’avventura;
  • una bottiglia di stupore e meraviglia;
  • un pizzico di follia;
  • una manciata di allegria;
  • due o tre cucchiai di simpatia e tanta tanta fantasia.

Mescolate il tutto, chiudete gli occhi, respirate profondamente e pensate a una cosa che vi rende felici e voilà eccovi arrivati nel Bosco Incantato.
Oggi non sarete soli, avrete al vostro fianco una guida di inestimabile valore. Una ragazza che conosce molto bene il bosco e tutti gli animali che vi abitano. Eccola laggiù, seduta sotto un maestoso albero, è completamene assorta a scrivere sul suo quaderno colorato.
Cosa sta scrivendo?
Le filastrocche che compongono questo dolcissimo e meraviglioso libro.
Lei è Eleonora Grimaccia e grazie alla sua sensibilità, delicatezza e tanta fantasia ha deciso di donare ai bambini e agli adulti, questo piccolo gioiellino da leggere e custodire.
L’autrice ha creato delle allegre filastrocche, facili da ricordare e amare. Filastrocche apparentemente semplici, che custodiscono al loro interno insegnamenti di grande valore. Attraverso il racconto delle avventure degli animaletti del bosco, i bambini possono confrontarsi con le proprie paure e insicurezze e capire, attraverso il gioco, che non devono temere di sbagliare, di essere giudicati o derisi. Le filastrocche incoraggiano i bambini a non arrendersi, a inseguire i propri sogni e soprattutto a ricordare che al loro fianco avranno sempre degli alleati importanti, pronti a sostenerli, proteggerli e amarli: la famiglia e gli amici.
L’autrice con poche e semplici parole, riesce ad arrivare dritta alla questione, riuscendo a toccare il cuore dei bambini, perché sappiamo benissimo che loro non hanno bisogno di tanti giri di parole per esprimere ciò che sentono. Sono diretti, concisi e veri, mentre noi adulti ci nascondiamo dietro paroloni, per evitare di mostrare debolezze, emozioni e sentimenti. Questo libro, quindi, è dedicato anche a quegli adulti che dimenticano cosa vuol dire lasciarsi andare al divertimento, alle nuove scoperte, a guardare le cose con meraviglia e stupore e a realizzare i propri sogni anche quando la vita rema contro.
Prendete il libro e leggetelo insieme ai vostri bambini, lasciatevi guidare dalla fantasia verso il meraviglioso mondo del Bosco Incantato, realizzate il più bel tuffo in coppia con Mandy l’ippopotamo, saltate sulla palla rossa e navigate il fiume, salite sulla barchetta di carta ed esplorate nuove terre e orizzonti. Cercate il camaleonte postino, chissà che non abbia per voi una lettera o un invito per qualche festa nel bosco.
Avventuratevi nel bosco e in voi stessi, sfidate le vostre paure e inseguite i vostri sogni.
Buona lettura!!!



(Marianna Di Bella)

martedì 13 febbraio 2018

Recensione: "Coraggiosamente fragili" - Katy G. e Daniella Sasso



Titolo:
 "Coraggiosamente fragili"

Autrici: 
Katy G 
Daniela Sasso




Due donne.
Due anime.
Due voci.
Due scrittrici.
Katy G. e Daniela Sasso, hanno deciso di unire e intrecciare le loro anime e le loro parole, per dare vita a questa piccola raccolta di poesie.
Poesie che sono un grido di dolore, un graffio nell'anima, ma anche un abbraccio rassicurante per tutte quelle donne che hanno vissuto i loro amori intensamente, faticosamente, dolorosamente.
L'amore è il filo che lega, unisce e ricama questo piccolo testo.
Un tema profondo, intenso, emozionante.
Un tema che tutti conosciamo, che tutti abbiamo vissuto e viviamo ogni giorno.
Un tema che riempie le nostre vite, regalandoci sensazioni uniche, magiche ed emozionanti, ma al tempo stesso anche lacrime, sofferenze e cicatrici.
Le due autrici danno voce e corpo all'amore in ogni sua forma. Descrivono amori complessi da vivere e capire. Amori su cui ci si getta a capofitto, lasciandosi trasportare dalla passione e vivendo al massimo, fino all'estremo, ogni emozione e sensazione. Un lancio senza paracadute, che porta a conseguenze catastrofiche, ferite profonde e segni indelebili nell'anima.
Amori che si trascinano, senza forze, consapevoli che il sentimento che li teneva uniti non esiste più. Ma ci si ostina a voler rimanere legati all'altra persona per paura della solitudine, di soffrire, di ricominciare. Quando basterebbe imparare a rispettare se stessi, gli altri e soprattutto imparare a lasciarsi.
Le due autrici affrontano quell'amore confuso, eccessivo, illusorio. Quell'amore che non si dà pace per la fine del rapporto e cerca in ogni modo di tenerlo vivo, attraverso ricordi e abitudini quotidiane.

...Oggi, ho ripercorso a memoria, i nostri ricordi.
A testa alta ed occhi pieni.
Ho scelto, di non dimenticare.”

Amori diversi, unici, malati, raccontati e descritti da due donne dall'animo sensibile e dalla penna delicata.
Le due autrici ci hanno regalato delle poesie che sono messaggi di dolore, sofferenza ma anche di speranza, perché si può continuare e tornare ad amare di nuovo.

Ho semplicemente scelto di permettere a me stessa,
di lasciarmi amare.
Ho scelto me,
ho scelto di volermi bene.
Ho scelto di smettere di consentire
a chiunque,
di potermi ferire."

Buona lettura!!


(Marianna Di Bella)

sabato 16 dicembre 2017

Recensione: "La bulimia dell'immagine" - Sabrina Monno


 
Titolo: 
“La bulimia dell'immagine”

Autrice: 
Sabrina Monno

Editore: 
Casa Editrice Kimerik





Futuro incerto.
Disastro sociale.
Eogismo.
Vuoto esistenziale.
Fenomeni mediatici.
Sentimenti effimeri.

Questi sono solo alcuni degli elementi che sembrano descrivere meglio la società contemporanea, composta da personaggi vuoti e di celluloiode che invadono la televisione con la loro presenza, non dando nulla se non messaggi negativi.
Società dove gli uomini sono sempre più soli, o meglio lasciati soli, abbandonati in questo turbine di immagini, violenza e sentimenti azzerati, dove ognuno pensa unicamente a se stesso, gli altri sembrano essere solo elementi di contorno.
In questo testo poetico, l'autrice Sabrina Monno, affronta tutti questi elementi senza fare sconti a nessuno. Il suo messaggio è forte, delinea una realtà dura, orrenda, violenta e ogni poesia è un pugno nello stomaco di fronte alla realtà dei fatti. I versi non fanno altro che confermare quello che molti pensano, coscienti di vivere in una realtà che non condividono, a dispetto della massa che è sopraffatta o si lascia sopraffare da migliaia di immagini che ogni giorno inondano la televisione e la vita con atteggiamenti e comportamenti sempre più violenti, egoistici, aggressivi, orribili.
C'è speranza per coloro che sono coscienti di ciò che accade? Sì, perché nonostante il messaggio forte, l'autrice riesce, attraverso l'utilizzo delle sue poesie a mandare un messaggio di speranza. Utilizza le sue poesie come valvole di sfogo, prese di coscienza della realtà di oggi e distacco da ciò che accade.
Nonostante tutto, la speranza è sempre presente, un puntino luminoso che aspetta solo di trovare la forza necessaria per uscire fuori.

...Ed eccoti così, mio impavido
eroe, camminare sul ruvido
e amaro asfalto, sempre solo,
sempre felice e coraggioso.
Insegnaci ad accorgerci del
tuo calore, così da vederti in volto.”

Buona lettura!!!



(Marianna Di Bella)

lunedì 20 novembre 2017

Recensione: "Firmato tua F." - Katyg

Firmato tua F. libro di poesie, amore, amore malato, donna
Titolo: "Firmato tua F."
Autrice: Katyg
Editore: Casa Editrice Kimerik


Un incontro come tanti.
Due persone come tante.
Una relazione come tante o forse no.
Questo testo di poesie, inizia e prende corpo proprio da un incontro tra un uomo e una donna che si riconoscono, si piacciono, stanno insieme e si amano...forse...
Attraverso questo testo, Katyg ci permette di assistere all'evolversi di questa storia, che si snoda e prende vita grazie alle sue poesie, che esprimono la forza e la potenza di questo sentimento per certi versi malato.
Lui è un uomo narcisista, aspetta di essere idolatrato, compiaciuto, affermato dalla sua donna attraverso continue lusinghe, apprezzamenti, gesti d'attenzione, dichiarazioni d'amore per poi sparire una volta raggiunto il suo scopo.
Lei donna dal carattere contrastante, che ama follemente quest'uomo che non la ricambia con la stessa intensità e passione. Una donna che sa perfettamente delle mancanze del compagno ma continua a cercare, chiedere conferme e attenzioni, in un continuo cambio di umore.
Katyg ci afferra e trascina nel vortice di questo sentimento intenso e doloroso, facendoci sentire e vivere sulla nostra pelle la passione, la felicità del rapporto ma anche la sofferenza per l'amore negato, il dolore e il tormento quando l'uomo sparisce lasciandola sola con i tanti dubbi che affollano la sua mente e la sua anima. La lascia come una barca in mezzo al mare, in balia delle onde e senza punti di approdo e salvezza. Ma come tutte le donne, troverà la forza per rialzarsi, lottare per se stessa e salvarsi e anche la sua consapevolezza prenderà vita nelle poesie.

quando decisi di lasciarmi cadere
mi accorsi all'improvviso di avere le ali.”

Katyg ha descritto in modo poetico e delicato, sensazioni ed emozioni che tutte abbiamo vissuto e affrontato. Ha utilizzato versi brevi e intensi per dare luce e forza ai sentimenti della donna e per descrivere un amore malato. Un amore sbagliato, un amore tormentato, un amore che non vive il giusto equilibrio di coppia, un amore che forse non è amore...

Io non sono la mia carne
io non sono la mia pelle
io non sono le mie labbra
io non sono il mio seno
io sono tutto ciò che i tuoi occhi non guardano.”


Lasciatevi afferrare dai versi di Katyg e perdetevi dall'intensità delle sue poesie.
Buona lettura!!


(Marianna Di Bella)

domenica 17 settembre 2017

Recensione: "1789" - Matteo Preve

Titolo: "1789"
Autore: Matteo Preve
Editore: Casa Editrice Kimerik


Trovate un posto tranquillo dove leggere e portate con voi questo libro.
Leggete le poesie con molta attenzione, fermatevi e fate un respiro profondo, guardatevi attorno e poi leggete di nuovo...dall'inizio. Chiudetelo, lasciate che le poesie vi entrino nell'anima. Per un po' di tempo, dimenticatevi del libro, lasciatelo da qualche parte e quando vi sentirete pronti, riprendetelo e leggetelo ancora e ancora. Perché questo testo va letto più di una volta, non perché il suo significato è difficile da comprendere o non si capisce il messaggio insito nelle poesie, al contrario perché deve riuscire a entrare fin nella profondità del nostro essere.
64 poesie che racchiudono il malessere del mondo e di questa società.
64 poesie che affrontano il tema dell'esteriorità in lotta con l'interiorità, perché si può cambiare continuamente il nostro aspetto esteriore, ma la battaglia più difficile è riuscire a trovare se stessi.
La morte, la vita, il dolore, l'amore aleggiano e danzano tra le pagine di questo testo.
64 poesie dove la moderna società, povera di valori e ideali, viene rappresentata bene dalle parole dell'autore.
64 poesie che come massi, lanciati in uno stagno, affondano nella nostra anima per rimanere lì e farci riflettere su noi stessi e sul mondo che ci circonda.
Prendete il libro e leggetelo, lottate contro voi stessi e lasciatevi catturare dalle poesie di Matteo Preve e riflettete...a lungo. Buona lettura!!


(Marianna Di Bella)

lunedì 4 settembre 2017

Recensione: "Ascolta, o cuore" - Suor Chiara Stella Jabiguero

Titolo: "Ascolta, o cuore"
Autrice: Suor Chiara Stella Jabiguero
Editore: Casa Editrice Kimerik


Per riuscire a capire la profondità di questo libro e delle poesie in esso contenuto, vorrei che vi affidaste a me per un piccolo esperimento o prova. Pronti?
Fermatevi a guardare il mondo che vi circonda, osservate il cielo limpido e luminoso che solo le giornate estive riescono a darci. Osservate la bellezza e la profondità del mare, una notte stellata o il verde brillante delle foglie degli alberi.
Sono sicura che rimarrete estasiati nel guardare quanto la natura riesca a essere meravigliosa, rendendo allo stesso tempo straordinaria la vostra vita. Vi ritroverete a sognare a occhi aperti, perdendovi in fantasie e riflettendo su voi stessi e i vostri sogni.
Bene, tenete a mente tutto questo e prendete il libro di poesie di Suor Chiara Stella, apritelo e perdetevi nella sua scrittura. Lasciatevi trasportare dalla semplicità e delicatezza con cui esprime tutto il suo amore a Dio. La sua fede viene fuori dalle pagine in maniera forte e profonda.
Il libro è delicato, la scrittura è fluida, con tenerezza e dolcezza ci accompagna a osservare il mondo attravero la sua potente fede.
Suor Chiara riesce a farci intraprendere un viaggio nella natura, permettendoci di entrare in diversi stati d'animo, decantando l'amore in tutte le sue sfaccettature, toccando il dolore e la sofferenza, anche loro parte della nostra vita. Ci insegna, che la fede ha la forza di lenire e guarire la nostra anima sofferente.
Poesie, come fonte di insegnamento, ricordandoci che occorre combattere per l'amore vero, che vivere è lottare e che non bisogna arrendersi di fronte alle avversità o al vuoto, al contrario occorre sfidare l'ignoto e dare senso a ogni nuovo sentimento.
Dopo aver letto il libro, chiudetelo e riponetelo accanto a voi e tornate a guardare il mondo che vi circonda. Quello che state guardando è come l'avevate visto prima?
Che crediate o meno, sono convinta che guarderete tutto in maniera diversa, con una nuova consapevolezza. Le parole di Suor Chiara vi avranno almeno fatto riflettere, ponendovi domande ed è questa la cosa fondamentale...porsi sempre domande, osservare con la meraviglia dei bambini e lottare per vivere.
Buona lettura!!!

(Marianna Di Bella)

venerdì 26 maggio 2017

Recensione: "Il collante dell'umanità chiamalo dolore" - Diego Cocco



Titolo: "Il collante dell'umanità chiamalo dolore"
Autore: Diego Cocco
Editore: Alcheringa Edizioni



Dolore.
Chi non l'ha vissuto sulla propria pelle?
Tutti.
Indistintamente.
Prima o poi ci ritroviamo a fare i conti con lui e con noi stessi. Perché il dolore arriva all'improvviso, non chiede permesso, entra prorompente nelle nostre vite, colpendo duramente.
Ci mette di fronte alle nostre fragilità emotive e psichiche, costringendoci a lottare contro di lui, per cacciarlo dalla nostra anima e ritrovare così un po' di serenità. Non tutti però riescono a lottare e sconfiggerlo, non ne hanno la forza e soccombono piegandosi a esso.
Il dolore è sempre presente in ogni angolo del mondo. Sembra che nella odierna società, provare dolore sia necessario e vitale.
Dolore è parte del titolo del libro e tema su cui ruotano le 57 poesie di Diego Cocco. 
Com'è il libro? Beh non è sempre facile esprimere un'opinione o un giudizio sulle poesie, sono del parere che siano talmente personali, da toccare in maniera diversa ognuno di noi. Leggendo, a volte, messaggi diversi a seconda dello stato d'animo in cui ci troviamo in quel preciso momento. Quindi lasciatemi spiegare cosa ho provato leggendo il testo di Diego Cocco.
Poche volte mi capita di leggere un libro, finirlo, chiuderlo e tenerlo con me per molto tempo. Lo tengo stretto, come se lasciarlo volesse dire lasciare andare le emozioni e sensazioni che in quel momento non riesco ad esprimere a parole. Non perchè non mi sia piaciuto, al contrario perché la sua profondità e bellezza, mi hanno lasciata con un mare di emozioni da gestire e veicolare. Emozioni da assorbire e tenere con me.
Nel caso della raccolta di poesie di Diego Cocco è accaduta la stessa cosa. Ho tenuto il libro con me per diversi giorni e l'ho riletto diverse volte. La profondità dei testi, le parole a volte graffianti ti afferrano e non ti lasciano, aspettano il momento opportuno per rifarsi vivi e colpirti allo stomaco.
Cinquantasette splendide poesie, belle al punto da ferire nell'anima per la verità che cela in ogni verso. Poesie che riflettono e indagano sull'animo umano, sull'indifferenza, l'invidia, l'umiliazione, la perdità di umanità nei confronti di tutto ciò che ci circonda.
Diego Cocco ci regala poesie e versi che difficilmente riusciremo a dimenticare. Versi in grado di piantare profonde radici nel nostro animo, facendoci riflettere su noi stessi e sul mondo.
Aprite le pagine a caso e fatevi catturare dalla poesia, leggetelo più volte, leggetelo a distanza di tempo, leggetelo in momenti diversi della vostra giornata, leggetelo seguendo i vostri stati emotivi...semplicemente...leggetelo.
Buona lettura!!


(Marianna Di Bella)