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sabato 5 maggio 2018

Cover Reveal: "Non giurare sulla luna" - Chiara Rametta



Buongiorno!!
Oggi, vi svelerò la cover del romanzo d'esordio 
di una scrittrice giovanissima: 
Chiara Rametta
Pronti?
Buona lettura!!










TITOLO: Non giurare sulla luna
AUTORE: Chiara Rametta
DATA DI USCITA: 02/05/18
PAGINE: 216
PREZZO CARTACEO: 13.00€
PREZZO EBOOK: 2.99€


 







 
SINOSSI:

"Cosa succederebbe se il passato tornasse a condizionare il tuo presente? Genitori assenti e separati, pochi amici, ma buoni; Annabelle sta per affacciarsi nel mondo degli adulti e ha capito che il liceo è una dura palestra di vita, dove solo il più forte e sfrontato vincerà. Conta i giorni e le ore che la separano dalla sua nuova vita. Ma qualcosa di imprevedibile mescolerà le carte in tavola. Nello scenario di un Verona romantica, tra versi di Shakespeare e dipinti seicenteschi, conoscerà Giacomo, per gli amici James. Sembrerebbe essere perfetto se non fosse per il grande segreto che nasconde. Ma la vita di Annabelle si intreccerà con quella di Tommy, un ragazzino vittima di bullismo. Tutto prenderà un piega inaspettata e Annabelle si troverà a fare i conti con i demoni del suo passato, che hanno condizionato il suo percorso liceale. È davvero possibile distinguersi dalla massa?




BIOGRAFIA:

Classe 2000, Chiara vive in provincia di Siracusa, dove frequenta l'ultimo anno di liceo. Vorrebbe iscriversi alla facoltà di giornalismo ed editoria. Dal 2016 gestisce il suo blog letterario "Living among the books", per lei è stato un percorso di grande crescita che l'ha portata ad avvicinarsi al mondo dell'editoria e a confrontarsi e conoscere tantissimi blogger e lettori.
Le sue materie preferite sono storia dell'arte e psicologia, mentre il libro del cuore è Il ritratto di Dorian Gray. Ma un'altra grande passione è la fotografia.




ESTRATTO: 


Erano in cinque. Il più alto, dalla chioma rossiccia, teneva alzato con il braccio uno zainetto, agitandolo e svuotandolo. Penne, libri, quaderni. Tutti buttati lì a terra.
Gli altri ridevano.
Erano delle risate assordanti. Stridule, diaboliche.
Il più robusto di tutti aveva un cellulare in mano, stava riprendendo la scena. Quando il “capo” della gang diede un calcio ai libri per toglierli di mezzo e farsi spazio, riuscì a vederlo.
Un ragazzino magrolino, con una polo bianca e gli occhiali. Era a terra.
Quel mostriciattolo lo afferrò per la maglia. «Così la prossima volta impari a non farci i compiti!» con la stessa forza lo respinse a terra.
Tenevo i pugni stretti. Sentivo il viso andarmi a fuoco. No. Non poteva succedere di nuovo.
Empatia. Ecco cosa provavo. Un forte senso di empatia. Conoscevo quella sensazione. La derisione. Il disprezzo.
È sempre facile prendersela con i più deboli. È sempre facile essere “spavaldi” in branco. Non potevo restare con le mani in mano, non stavolta.
Scesi dal marciapiede facendomi vedere dal branco. Camminai nella loro direzione, a testa alta e con portamento sicuro. Neanche per un secondo mi balenò in mente l’idea che qualcuno di quei balordi potesse farmi del male. Avranno avuto circa quattordici anni a testa.
Il ragazzo dagli occhi blu fece cenno con il capo al boss della gang, di andare. Si alzò una voce acuta, “forza andiamo”. Camminavano con passo svelto nella direzione opposta, ignorando il compagno a terra.




domenica 22 aprile 2018

Recensione: "Il profumo delle farfalle bianche" - Tina Vitale


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Titolo: "Il profumo delle farfalle bianche"
Autrice: Tina Vitale
Editore: Lettere Animate



Oggi il sole splende alto nel cielo. Il profumo dei fiori si spande nell'aria e farfalle bianche volano tra una corolla e l'altra, mostrandosi in tutto il loro splendore.
Passeggiamo lungo questo sentiero, ammirando il bellissimo panorama. La nostra meta è quell'antico maniero, in fondo alla strada, lo vedete?
È un edificio molto grande, del XVI secolo. Bussiamo ed entriamo senza fare troppo rumore e ammiriamo ciò che ci circonda. Queste mura racchiudono voci e storie di epoche passate, che chiedono di essere ascoltate, comprese e ricordate.
Storie di amore e di sofferenza.
Storie di ricerca e perdono.
Storie che potrete leggere e scoprire, prendendo quel libro rosso che vedete poggiato sul quel tavolino, di fianco a voi. Sedetevi e quando sarete pronti, apritelo. Un dolce profumo di cannella si spanderà intorno a voi, inebriandovi con il suo aroma e avvolgendovi come un caldo abbraccio.
Il testo che avete tra le mani, è un manoscritto che custodisce la storia di Bianca, la protagonista di questo romanzo. La donna affida alle pagine del libro, la storia della sua vita e della sua famiglia, cercando di esorcizzare un'esistenza fatta di eventi tragici e dolorosi.
Bianca, nasce nel secondo decennio del '900. Ha un fratello più grande di lei di cinque anni, amato e idolatrato dalla madre, che ha occhi solo per lui. La madre non ha mai amato, voluto e accettato la figlia femmina. Tutto l'amore materno è rivolto al figlio maschio.
Bianca crescerà, così, con un vuoto affettivo che la segnerà profondamente e influenzerà le sue future relazioni. Un vuoto che l'accompagnerà per tutta la sua vita, divenendo parte integrante di se stessa.

Crescere senza amore o crescere nell'illusione di essere amata e poi scoprire che tutto svanisce in una bolla di sapone segna profondamente. Ti incide, ti lacera dentro lasciando una ferita che mai si rimarginerà. È come il sale buttato sulle ferite aperte. Brucia!”
(citazione tratta dal testo)

Attraverso il racconto di Bianca, conosceremo tutta la sua famiglia e il loro destino. Un destino che non sarà sempre favorevole, al contrario, segnerà la famiglia con morti tragiche e amori eterni, magici e dolorosi.
Una piccola saga familiare che ha il sapore nostalgico dei dolci sfornati dalla nonna e di quel pizzico di mistero e magia, che rendono questo libro emozionante e coinvolgente.
Il testo è un alternarsi di racconti, leggende e storie magiche, sempre in bilico tra la realtà e la fantasia. Un romanzo che è una continua ricerca e rincorsa all'amore.

...il mio rincorrere qualcosa era causato da un vuoto, da una manchevolezza che avrei dovuto colmare. Non si trattava soltanto di sensi di colpa, o del desiderio di redimersi, ma di qualcosa che fa muovere l'umanità e che la rende meravigliosamente umana: l'amore. Io rincorrevo disperatamente e con tutte le mie forze l'amore.”
(citazione tratta dal testo)

Seguite le farfalle bianche e lasciatevi ammaliare dalla magia del libro, delle sue storie e da quel profumo di cannella che sprigiona ricordi e sensazioni familiari.
Buona lettura!!!


(Marianna Di Bella)

mercoledì 4 aprile 2018

Recensione: "Come un campo di spighe di grano" - Letizia Falzone

libro, recensione, amore, insicurezza, problemi di coppia, mdb, libri il nostro angolo di paradiso
Titolo: "Come un campo di spighe di grano"
Autrice: Letizia Falzone
Editore: Lettere Animate



Può l'amore superare qualsiasi difficoltà?
Può lenire le nostre sofferenze, renderci più forti e allegerire i nostri tormenti interiori?
Può aiutarci a superare i nostri problemi?

Non esiste una risposta corretta, così come non esiste un amore uguale all'altro. 
Ogni storia è diversa e trovare un'unica ricetta, che vada bene per tutto e per tutti è impossibile. Così come è impossibile trovare un'unica soluzione ai problemi della coppia protagonista di questo romanzo.
Andiamo con ordine e conosciamo la trama e i due protagonisti.
Ci troviamo a Firenze, nel pieno dei preparativi per la festa di fidanzamento di Elena Ansaldi e Filippo Corsi. I due ragazzi fanno parte di due famiglie aristocratiche fiorentine. Tutti sono in fibrillazione per questo matrimonio, ma Elena è indecisa, non ama Filippo, per lui prova solo un grande affetto. Ha accettato il matrimonio solo per compiacere i suoi genitori e per avere quell'affetto che ha sempre desiderato e cercato, ma che loro le hanno sempre negato. Fino a quando una sera non conosce Simone Landi e per la prima volta si innamora profondamente.
Simone è un uomo a cui piace divertirsi con le donne, ma quando vede Elena capisce che lei è la donna che ha sempre desiderato avere al suo fianco. Inizia, così, un corteggiamento intenso e serrato, per conquistare la ragazza dai capelli color del grano.
Simone è figlio di un banchiere, ma a differenza dei fratelli che hanno seguito le orme del padre, lui ha preferito seguire il suo amore per la scrittura, infatti, sogna di scrivere un libro e diventare uno scrittore affermato.
Riusciranno i due protagonisti a superare le difficoltà che la vita porrà loro davanti? Supereranno le loro insicurezze? Troveranno fiducia in loro stessi? Riusciranno ad avere l'approvazione della famiglia?
A voi scoprirlo, attraverso la lettura di questo romanzo e della storia d'amore tra Elena e Simone.
Letizia Falzone ci propone un'analisi attenta, precisa e dettagliata sul rapporto di coppia, sviscerando ogni avvenimento e litigio che capita nelle loro vite, presentandoci le decisioni e le scelte intraprese dai due protagonisti.
L'autrice non ci presenta due personaggi perfetti, ma un uomo e una donna comuni, con un bagaglio personale fatto anche di difetti, debolezze e sbagli, rendendoli in questo modo veri e reali. Evidenzia bene il loro malessere, il senso di sfiducia e l'insicurezza che incidono profondamente sulla loro vita familiare.
L'autrice non utilizza descrizioni lunghe e prolisse, al contrario va dritto al cuore del problema attraverso un racconto preciso e descrizioni brevi, per dare ampio spazio alla coppia e alle loro problematiche.
Probabilmente non sarete d'accordo su alcune decisioni prese dai due protagonisti, anch'io del resto ho fatto fatica ad accettarle, ma ricordate: ognuno di noi è diverso e altrettanto diverse saranno le decisioni prese, influenzate dal nostro carattere e dal nostro vissuto. 

...aveva un aspetto fragile, come spiga di grano incurvata dal vento...”
(citazione tratta dal testo)

Ora non vi rimane altro che prendere il libro, farvi catturare dal romanzo e dalla scrittura di Letizia Falzone.
Buona lettura!!


(Marianna Di Bella)

venerdì 9 febbraio 2018

Recensione: "Alice in Sweetland" . Simona Presti

alice in sweetland, ebook, recensione

Titolo: Alice in Sweetland
Autrice: Simona Presti
Editore: Lettere Animate



Alice si trova nella casa della nonna per sistemare un po' di cose. L'appartamento è stato messo in vendita e la ragazza aspetta l'arrivo dell'agenzia immobiliare, per definire gli ultimi dettagli.
Non è facile per lei percorrere quei corridoi e soffermarsi in quelle stanze ricche di ricordi, legati alla sua infanzia e al suo rapporto con la nonna.
I ricordi riaffiorano dolcemente e per un momento la mente si perde, fino a quando Alice non ripensa al suo nascondiglio segreto. Una mattonella, facile da rimuovere, dove lei nascondeva i suoi tesori: figurine, gomme da masticare o ritagli di giornale.
Alice decide di rivivere per un momento quel dolce ricordo, si avvicina alla mattonella, la sposta, vi infila la mano e magicamente qualcuno, dall'altra parte, l'afferra e si ritrova catapultata in un posto magico, colorato e dolce.
Teapootte è il magico paese in cui si ritrova la nostra protagonista. Victor, invece, è l'uomo che ha afferrato la sua mano, portandola nel suo mondo. È un uomo strano, con i capelli simili alla panna montata, vestito con abiti eleganti ma dai colori strani. Un uomo antipatico che non si preoccupa minimamente della presenza di Alice nel suo mondo.
Per fortuna vicino a lei ci sono Tart, Francis, Scone e altri personaggi che cercano in tutti i modi di aiutarla e proteggerla. Nessun umano era mai arrivato nel loro mondo, quindi non sanno quali potrebbero essere le conseguenze per la presenza della ragazza e soprattutto nessuno di loro sa come farla tornare indietro.
Tutti gli abitanti sono vestiti elegantemente, con colori strani, zuccherosi e niente è come sembra. Però la presenza di Alice sembra risvegliare cose nascoste, celate, problemi mai risolti o affrontati e soprattutto, la ragazza riaccende e rivitalizza la vita degli abitanti, diventata, nel tempo, troppo apatica.
Riuscirà Alice a tornare nel suo mondo? Qualcuno vuole ucciderla, chi? Perché? La principessa Tea sarà in grado di aiutarla?
A voi trovare le risposte, lasciandovi afferrare dalla penna di Simona Presti. L'autrice vi catapulterà in un posto magico, in cui il tè, i dolci e la frutta saranno i veri protagonisti. I loro profumi vi inebrieranno e la voglia irrefrenabile di mangiare dolci, sarà appostata dietro ogni pagina.
Questo sarà un viaggio in cui imparerete a vedere oltre le apparenze, dove non sempre ciò che è bello e magico è sinonimo di buono e tranquillo.
Vivete la vostra magica avventura a Teapootte, gustate dell'ottimo tè, assaggiate le prelibatezze che il paese ha da offrirvi e divertitevi a scoprire i misteri che si celano dietro i personaggi e il loro magico mondo.
Buon viaggio e buona lettura!!!



Marianna Di Bella

lunedì 18 dicembre 2017

Recensione: "La chiave di una volta" - Donato Chiarello



Titolo: 
“La chiave di una volta”

Autore: 
Donato Chiarello

Editore: 
Lettere Animate Editore





 
Tata Nati.
Bartolo.
Maria Luce.
Tre personaggi.
Tre voci che si raccontano, si inseguono, si intrecciano, si rispondono e si amalgamano.
Ognuno di loro racconterà se stesso e gli altri attraverso i ricordi e alcuni passaggi importanti della loro vita. Narrando in modo delicato, poetico, intimo.
Tata Nati è un orologiaio, cieco dall'età di 11 anni, nessuno sa bene la causa della sua cecità, forse per colpa di un fulmine o per essere stato picchiato, un mistero che aleggia sulla figura dell'uomo.
È un bravo orologiaio, ha adottato Bartolo quando era molto piccolo e possiede un antico baule, il cui contenuto è sconosciuto a tutti.
Bartolo è il figlio adottivo. Abile scultore e sposato con Maria Luce. Ammira e stima Tata Nati e lo considera un poeta.
Maria Luce invece...e no, non posso raccontarvi tutto, il racconto è talmente breve che continuare vorrebbe dire svelarvi tutto. Lo so, lo so siete curiosi di sapere cosa accadrà e soprattutto cosa contiene il baule. Tata Nati, sarà bravo a depistare noi e Bartolo, facendoci credere che contenga tappeti volanti, oro e il fuoco eterno, ma abbiate pazienza perché scoprirete il contenuto non solo del baule ma anche di questo piccolo testo.
Un racconto che sembra assumere la struttura di un copione teatrale. Un testo che magicamente attira il lettore, trasportandolo tra le anime di questi tre personaggi.
Cercate la chiave di volta che sostiene il racconto, la chiave che apre la serratura del baule e quella del segreto di questo testo.
Buona lettura!!



(Marianna Di Bella)

mercoledì 13 dicembre 2017

Recensione: "Mi hanno fatto sedere qui" - Francesca Cuzzocrea

mi hanno fatto sedere qui, ebook, romanzo, recesione
Titolo: Mi hanno fatto sedere qui
Autrice: Francesca Cuzzocrea
Editore: Lettere Animate Editore






 
Viviamo e accumuliamo esperienze, sorrisi, abbracci, amori, dolori.
Accumuliamo ricordi.
Li custodiamo nei piccoli cassetti della nostra mente, creando un archivio cerebrale di notevoli dimensioni. Spesso rispolveriamo il nostro archivio personale, aprendo alcuni cassetti, facendo prendere aria ad alcuni ricordi, rivivendo momenti importanti, significativi, dolci, dolorosi.
Belli o brutti ci ricordano chi siamo, cosa abbiamo vissuto, superato e metabolizzato.
I ricordi parlano di noi, ci definiscono.
Cosa accade quando il nostro archivio inizia ad avere problemi, funzionando male e cancellando parte di ciò che custodisce?
Ci sono malattie degenerative, come la demenza senile o l'Alzheimer, che in modo subdolo arrivano piano piano, si muovono lentamente e quasi impercettibilmente iniziano ad erodere la nostra memoria. Non si fermano, al contrario camminano e acquisiscono sempre più forza, bruciando molte cellule e facendo sparire parti sempre più grandi dei nostri ricordi, del nostro vissuto, di noi stessi. Ci fanno dimenticare chi siamo, chi sono le persone accanto a noi, le nostre emozioni e le cose che ci sembrano banali, come l'esatto ordine di vestizione. Sono malattie che distruggono non solo le cellule cerebrali ma soprattutto la dignità delle persone.
In questo romanzo, scoprirete cosa vuol dire assistere impotenti alla sparizione dei propri ricordi e di se stessi.


“Mi presento: sono Adele.
O almeno quello che rimane di lei.
Sono un piccolo sussurro della sua coscienza, nascosta in un angolo sempre più buio della sua memoria.”
(citazione tratta dal testo)


Adele è la protagonista di questo romanzo, una donna di 75 anni che vive in una casa di cura. È affetta da demenza senile e i suoi ricordi si stanno affievolendo ogni giorno di più. Attraverso le sue parole viviamo e percepiamo il profondo dolore per una perdita a cui non si può ribellare o lottare, ma solamente subire. Le capitano giorni in cui si sveglia e non riconosce la stanza in cui si trova o pensa di essere ancora una bambina e cerca con tenerezza la sua mamma.
I suoi ricordi arrivano in modo improvviso, senza avvisare, a volte basta un suono, un odore, un oggetto per farli riemergere dal buio in cui erano caduti. Attraverso i suoi ricordi, riusciamo a ricostruire la sua vita passata, entrando in profondità nell'anima di questa donna e delle sue due figlie.
Tre voci di donne che raccontano il loro modo di accettare e relazionarsi a questa malattia, in grado di devastare non solo le cellule cerebrali ma anche famiglie e figli.
Un romanzo delicato, intenso, educativo. Un libro che racconta la malattia, l'amore, i rapporti familiari, il dolore, mettendo sempre in primo piano il rispetto e la dignità della persona malata.
Un testo profondo e che fa riflettere molto, chi ha vissuto con parenti che hanno avuto queste malattie, sanno cosa vuol dire vederle spegnersi, non solo fisicamente ma anche mentalmente. Vederli indifesi, impauriti e non poter fare nulla se non stare loro accanto; è doloroso assistere impotenti a ogni ricordo che sparisce per sempre nell'oblio.

“...Ed ora eccomi qui, la mia voce è sempre più sottile, ma finché esisterò racconterò di me. Penso, dunque esisto.
Ancora.”
(citazione tratta dal testo)


Buona lettura!!!




Marianna Di Bella

giovedì 9 novembre 2017

Recensione: "Mille giorni d'inverno" - Daniela Nardi

Titolo: "Mille giorni d'inverno"
Autrice: Daniela Nardi
Editore: Lettere Animate


Sud Italia.
Seconda Guerra Mondiale.
Le città sono sotto assedio, bombardate dall'alto da aerei che portano solo morte e distruzione.
La gente vive costantemente con il terrore di morire, con la paura di sentire il suono delle sirene che annunciano l'imminente bombardamento. Al primo suono corrono disperatamente cercando di raggiungere i rifugi, sperando di salvare se stessi e la propria famiglia. Sono spaventati, nei loro occhi si legge solo terrore e angoscia.
Il rombo dei motori degli aerei si fa sempre più forte, sono vicini. Le lampadine si muovono, i muri tremano e i calcinacci si staccano dal soffito. Ecco la deflagrazione, forte e devastante, purtroppo qualcuno là fuori non ce l'ha fatta. I sopravvissuti piano piano escono dai nascondigli e intorno a loro c'è solo morte e distruzione, ma la vita va avanti e tra lacrime e dolore si riprende la quotidianità. Tra questi troviamo anche Mari, la nostra protagonista. Ha quindici anni e vive in città insieme alla mamma Rosa, il papà Eduardo e i fratelli Luigi e Bruno. All'ennesimo bombardamento, il padre decide di trasferire la famiglia in un paese nella valle del Sarno, allontandandoli dalla città e dai pericoli.
Il paesino è circondato da campi coltivati, il tempo sembra si sia fermato ma la guerra è giunta anche qui e con essa la fame. Per i ragazzi non è facile abituarsi al trasferimento e alla vita di paese, hanno l'impressione di essere stati privati di qualcosa che non riescono a definire ancora bene, ma che comprenderanno solo a distanza di anni. Sono stati privati della loro adolescenza, così come molti altri ragazzi e bambini che in quegli anni hanno conosciuto solo morte, distruzione e dolore.
In questo testo ci ritroviamo a vivere a stretto contatto con le emozioni e le avventure di Mari e dei suoi fratelli. Questo libro è una testimonianza vera che ci invita a capire e comprendere quanto fosse difficile crescere e convivere con il continuo stato di precarietà esistenziale.
Daniela Nardi, riesce a narrare fatti e persone realmente esistite con un tocco delicato, con sensibilità e con il giusto rispetto. Ci narra gli avvenimenti come se fossero parte di una favola, dove tutto sembra sospeso nel tempo e gli eventi sembrano procedere lentamente come al rallentatore. Molti saranno gli episodi tragici che vedranno coinvolti i ragazzi e gli abitanti del paese, ma la capacità narrativa dell'autrice ci permette di comprenderli e viverli appieno, percependo quel senso di vuoto esistenziale, di oppressione, violenza e dolore che hanno contraddistinto quegli anni.
Lasciatevi prendere per mano dall'autrice, seguitela attraverso i sentieri dei ricordi e della memoria. Sarà un viaggio doloroso, ma è importante narrare e ricordare a noi stessi e alle nuove generazioni cosa hanno rappresentato quegli anni.
Non dimenticate.
Buona lettura!!



(Marianna Di Bella)

lunedì 23 ottobre 2017

Recensione: "Iside e Celeste" - Valentina Mandraccio

Titolo: "Iside e Celeste"
Autrice: Valentina Mandraccio
Editore: Lettere Animate



Nord Italia. Clinica “Il Giglio”.
La stanza numero 25 ospita un'anziana donna malata. Soffre terribilmente, le infermiere devono ricorrere a forte dosi di morfina per riuscire a lenire il dolore, che la malattia le provoca. Malattia che colpisce tutti indistintamente.
Tra le infermiere che lavorano nella clinica e si occupano della donna, c'è anche Celeste Svevo, una giovane donna di 28 anni che ha preso a cuore la paziente della stanza 25: Iside Feuerbach.
Iside e Celeste intrecciano un rapporto di amicizia molto stretto, legate da qualcosa di istintivo e delicato.
Iside è una donna forte, tenace, i suoi occhi nascondono un passato e una storia di profondo dolore, forse più della malattia stessa. Piano piano inizia a raccontare parte del suo passato, svelando le atrocità della Prima Guerra Mondiale, quando a 6 anni, a causa di una bomba, perse la mamma e la nonna. Venne adottata da Franz Feuerbach, soldato e medico tedesco. Grazie a lui, ritrova una famiglia e vive serenamente la sua infanzia e adolescenza, fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Un periodo storico drammatico, che ha visto morire milioni di persone.
Durante questi anni, il destino legherà le vite di Iside e Karl, giovane e promettente studente di medicina di origine ebraica.
Iside si fida di Celeste, la considera una donna generosa, con un grande cuore che mette in tutte le cose che fa, in modo particolare nel suo lavoro. Un lavoro duro, di grande impatto emotivo e psicologico, perché non è facile assistere i malati terminali della clinica. È doloroso vederli spegnersi giorno dopo giorno tra atroci sofferenze. Anche Celeste nasconde una storia triste e dolorosa.
L'amicizia tra le due donne sarà importante e vitale, le aiuterà a superare momenti tristi e difficili, soprattutto Celeste che affronterà definitivamente il suo passato per cambiare il suo presente.
Cosa nasconde Celeste? Quali tragedie sono celate nel passato di Iside? Riusciranno Iside e Karl a vivere la loro storia d'amore, in un periodo storico in cui riuscire a sopravvivere era già un miracolo? Riuscirà Karl a sfuggire ai campi di concentramento?
Tante sono le domande e tanti i misteri da svelare, perché vi ho raccontato veramente poco di questa storia. L'ho fatto consapevolmente, perché la trama deve essere scoperta gradualmente, così come avviene nel libro. Un racconto che ci avvicina con delicatezza ed estrema calma alla tormentata vita delle due donne.
Un romanzo delicato, tenero che affronta temi e situazioni di dolorose, raccontate con sensibilità e tatto.
Un romanzo che ci insegna a seguire il nostro cuore, senza abbandonare la ragione. Dobbiamo trovare la forza di lottare per ciò che si vuole, anche a costo di impiegare tempo e sofferenza. Iside si dimostra un personaggio e una donna forte, tenace che nonostante il suo tragico passato ha saputo riconoscere l'amore, lasciandosi andare, senza dubbi e tentennamenti, a questo sentimento forte e meraviglioso. Un amore romantico, dolce, tenero.
Ricordate:

“Devi seguire il tuo cuore e portare la ragione con te...”

Buona lettura!!


(Marianna Di Bella)

mercoledì 11 ottobre 2017

Recensione: "Come fiocchi di neve" - Gabriella Arcobello

Titolo: "Come fiocchi di neve"
Autrice: Grabriella Arcobello
Editore: Lettere Animate



Un corteo triste e silenzioso cammina lentamente.
Cammina sotto la piogga che scende piano, bagnando tutto ciò che trova, anche l'anima sofferente di queste persone.
Cammina con passo pesante, accompagnando per l'ultima volta, una persona speciale.
Alice.
Una giovane donna, piena di vita, solare, allegra.
Una donna con ancora tanti sogni da realizzare.
Una donna, la cui vita è stata interrotta da una malattia che non fa sconti a nessuno.
Sono tutti presenti al suo funerale, le persone che l'hanno conosciuta e amata. Le persone che l'hanno vista crescere, quelle che hanno condiviso con lei un pezzetto di strada e poi ci sono anche loro, le sue migliori amiche o meglio le sue ex migliori amiche.
Oliva, Emma, Ursula e Irene, sono qui a salutarla per l'ultima volta. Sicuramente non si aspettavano un addio così definitivo, certo le loro strade si erano separate molti anni prima per un'incomprensione, un problema risolvibile, ma mai avrebbero immaginato di non poter recuperare mai più il loro antico e stretto legame.
Cinque donne diverse caratterialmente e fisicamente ma insieme erano una forza della natura, erano pronte a spalleggiarsi e lottare contro tutto e tutti. Erano un gruppo coeso, resistente al cambiamento, semplici, affascinanti, inseparabili.
Un'amicizia perfetta nella sua imperfezione.
Un'amicizia che non ha saputo resistere al primo colpo di vento che ha saputo creare incomprensioni, silenzi e innalzato muri difficili da scalare, oltrepassare e abbattere. Eppure bastava mettere da parte l'orgoglio e cercare un chiarimento per tornare ad essere di nuovo amiche. Purtroppo preferiamo nasconderci dietro l'orgoglio, preferiamo allontanarci e impuntarci sulle nostre idee e convinzioni, aspettando che sia l'altra persona a farsi avanti per fare pace e recuperare l'amicizia. Aspettiamo, rimanendo fermi al nostro posto. Gli anni passano inesorabilmente e noi continuiamo ad aspettare. Quello che dimentichiamo è che la morte non aspetta, arriva senza avvisare, portandosi via tutto, lasciando dietro di sé un vuoto incolmabile.
Un vuoto che la stessa Alice ha cercato di colmare. Scrivendo una lettera ad Olivia e dandole le istruzioni necessarie per fare quello che non le era riuscito in vita, cercare un confronto con le altre ragazze e soprattutto appianare le divergenze.
Ci sarà riuscita? A voi scoprirlo. A voi immergervi in questo libro meraviglioso.
Gabriella Arcobello è riuscita a creare un romanzo bellissimo, presentandoci le cinque amiche e raccontando le loro storie come se fossero delle favole. Le stesse favole in cui credeva Alice e di cui si circondava.
Un testo delicato come il volo di una farfalla. Bello come i fiocchi di neve. Forte come le radici di un albero. Doloroso come la perdita di una persona che si ama. Intimo come le confidenze che scambiamo con le nostre migliori amiche. Emozionante come un abbraccio desiderato e inaspettato. Un testo di cui sono sicura vi innamorete.

“Noi eravamo come i fiocchi di neve, che sono fra gli elementi più fragili e minuti nell'universo. Ma quando si uniscono creano magie memorabili ed è incredibile le cose che riescono a provocare.”

Buona lettura!!



(Marianna Di Bella)