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venerdì 18 gennaio 2019

Recensione: "Due sirene in un bicchiere" - Federica Brunini

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Titolo: "Due sirene in un bicchiere"
Autrice: Federica Brunini
Editore: Feltrinelli



Durante tutto l'arco della nostra esistenza entriamo in contatto con moltissime persone, alcune lasceranno un segno indelebile nella nostra anima, rimanendo nei nostri ricordi, altre spariranno dalla nostra memoria, figure evanescenti di cui non ricorderemo nulla, neanche il nome o il colore dei capelli. Ma tutti, indistintamente, siamo destinati a conoscere persone che cambieranno la nostra esistenza e a visitare luoghi che ci aiuteranno a ritrovare la giusta comunicazione con la parte più intima e segreta di noi stessi; quella parte che abbiamo volontariamente messo in un angolo, per il timore di tornare a soffrire, riprovando quel dolore intenso e lacerante subito in passato.
Siamo tutti destinati a rientrare in contatto con noi stessi.
Siamo destinati a ritrovarci e ad essere ritrovati.
Siamo destinati a persone...luoghi...

Il posto che cerchi è quello che ti trova”
(citazione tratta dal testo)

Tra le acque blu e cristalline del Mediterraneo, c'è un'isola bellissima che ospita un grazioso B&B sconosciuto alla maggior parte dei turisti. Il B&B delle Sirene Stanche non è segnato in nessuna guida turistica e non accoglie tutti, ma solo un gruppo ben selezionato di persone che hanno bisogno di curare i malesseri dell'anima, ritrovando finalmente se stessi. Per essere accolti, basta scrivere una semplice lettera in cui vengono spiegate le motivazioni per cui si vorrebbe soggiornare e aspettare pazientemente la risposta scritta delle due proprietarie: Dana e Tamara.
Oltrepassare il bellissimo portone turchese è il sogno di coloro che aspettano di trascorrere dieci giorni in armonia con se stessi, curando la propria anima ferita, ritrovando il proprio equilibrio interiore ma soprattutto, ritrovando finalmente se stessi.

Tutti, prima o poi, hanno bisogno di una locanda della tregua. Di un luogo che accolga quello che ci portiamo addosso: ferite, sensi di colpa, rimpianti, disperazioni, dolori, indecisioni, rimorsi, perdite, paure. Un posto dove il tempo si ferma accanto a noi per sostenerci senza sfidarci, incolparci o incalzarci. Dove non ci sono ieri e nemmeno domani. Soltanto una lunga riga di oggi, di adesso, di ora in avanti.”
(citazione tratta dal testo)

Ogni primo giorno del mese, il B&B accoglie tra le sue calde mura cinque persone, cinque vite e storie che si amalgameranno condividendo spazi, esperienze e momenti di vita. Un periodo in cui piangeranno, rideranno, soffriranno ma, soprattutto torneranno a vedere il mondo nella giusta prospettiva, ritrovando il proprio sentiero di vita. Per farlo occorrerà essere sinceri con se stessi e con le due proprietarie e sappiamo che la sincerità è difficile da accettare, soprattutto, quando ci portiamo dietro dolori, sofferenzee traumi. Svelare anche solo una minima parte ci fa sentire deboli, indifesi, esposti al male e al mondo esterno.

La verità è come l'acqua: quando emerge, non la puoi comprimere né contenere. S'infiltra tra i muri e tra le pietre, sgorga dalla terra, s'infila sotto porte e finestre, esonda dai margini e dai bordi del cuore.”
(citazione tratta dal testo)

Crescere vuol dire affrontare se stessi, il proprio dolore, ritrovando il giusto equilibrio tra cuore e cervello. Equilibrio per tornare a vivere serenemente, consapevoli di se stessi e della forza che abbiamo dentro di noi. Questa volta, però, non saranno solo i cinque personaggi ospiti della locanda a cambiare, ma anche una delle proprietarie. Quale? A voi scoprirlo, perché raccontarvi la trama o altro, vorrebbe dire togliere la bellezza e la magia che questo romanzo sa regalare.
Federica Brunini ha creato una storia delicata come la brezza del vento sul viso, calda come un abbraccio familiare e che ricorda l'odore della salsedine sulla pelle. Una storia le cui parole sanno cullare l'anima del lettore come il lento dondolio delle onde del mare, regalando momenti delicati, intensi e profondi in cui l'uomo viene fuori in tutte le sue fragilità, passioni e paure. Vari personaggi si intrecciano all'interno della trama, mantenendo la loro individualità e un tratto psicologico ben definito, in modo particolare, la figura di Tamara che risulta essere il personaggio più tormentato e sofferente, la cui storia scopriremo granello dopo granello e come una sirena ci attirerà, ammaliandoci con la sua bellezza.
La trama è fluida e scorrevole, dove momenti intensi ed emozionanti si alternano ad altri più leggeri e delicati, rendendo tutto equilibrato e mai sopra le righe, riuscendo a regalarci una storia leggera e profonda al tempo stesso.

...lei si sentì mancare la terra sotto i piedi. In fondo, stava per lanciarsi verso un'altra se stessa. Avrebbe saltato da quella che era a quella che poteva diventare. Per questo si trovava lì. Per imparare a librarsi in volo.”
(citazione tratta dal testo)


Aveva sempre vissuto in apnea. Era ora di respirare”
(citazione tratta dal testo)


Volate, respirate e ritrovate voi stessi.
Buona lettura!!




(Marianna Di Bella)

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