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giovedì 27 settembre 2018

Review Party: "In nome dei Medici. Il romanzo di Lorenzo Il Magnifico" - Barbara Frale


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Titolo: "In nome dei Medici. Il romanzo di Lorenzo Il Magnifico"

Autrice: Barbara Frale

Editore: Newton Compton Editore



Roma, febbraio 1466.
Lorenzo de' Medici è appena arrivato in città per una missione commerciale affidatagli dal padre Piero de' Medici. Una missione importante e vitale per gli affari della famiglia, ma anche pericolosa e piena di incognite. Formalmente il giovane Lorenzo è a Roma per comprare qualche bel cimelio per arricchire la collezione di famiglia, in realtà deve risolvere la spinosa questione dell'appalto delle miniere di allume sui Monti della Tolfa. Ma non sarà il suo unico problema, perchè qualcuno minaccia alla sua vita, infatti, sotto la sella del suo cavallo è stato rinvenuto un pugnale con l'elsa in argento e un simbolo indecifrabile. Chi lo vuole morto? Per quale motivo?
La famiglia dei Medici è potente, temuta e invidiata, per questo i suoi nemici sono tanti e spesso ignoti, pronti a colpire in qualsiasi momento.

“È una minaccia senza volto, Roberto. Questo mi spaventa più di ogni altra cosa: non avere la più pallida idea di chi sia che mi vuole morto. Non sapere da quale direzione può venire il colpo fatale.”

Lorenzo è preoccupato, per fortuna non è solo, accanto a lui ci sono alleati e amici pronti a proteggerlo come Roberto Malatesta, monsignor Gentile Becchi e lo zio Giovanni Tornabuoni, dirigente della filiale romana del Banco Medici. Ma il nemico è subdolo e spesso porterà il nostro protagonista a dubitare di chiunque gli sia vicino, instillandogli il seme del sospetto e della paura; imparando che niente è come appare, che la verità si nasconde dietro pieghe, corridoi e maschere dorate e che il nemico è abile nel confondere le idee all'avversario, sfruttando le sue paure.
Lorenzo è esuberante, testardo, intelligente, impulsivo, ha uno spiccato talento per la politica e queste sue qualità non lo faranno certo stare fermo e immobile ad aspettare che il nemico si palesi, al contrario, inzia a indagare per scoprire chi lo vuole morto e chi ostacola i suoi piani commerciali. Indagine dopo indagine arriverà a scoprire che: i nemici sono più d'uno e che l'amore arriverà a stravolgergli l'anima e il cuore.


“Capì che era una compagna perfetta, per lui. Perché la vita dei Medici altro non è se non una guerra quotidiana per scampare ai fin troppi nemici sempre in agguato per distruggerli.”

Chi sono i suoi nemici? Come risolverà la situazione? Chi è la donna di cui si innamorerà?
A voi scoprirlo continuando le indagini insieme a Lorenzo Il Magnifico, seguendo gli indizi che Barbara Frale ha sapientemente incastrato tra le righe e la trama di questo romanzo storico, misterioso e avvincente.
L'autrice ci accompagna tra i vicoli e le strade di Roma, facendoci conoscere una città dal duplice volto, bella, maestosa, accogliente ma anche violenta, degradata e sporca. Una città complessa e unica, accogliente e pericolosa. Una città che si lascia amare e odiare allo stesso tempo. Dove il sacro e il profano si intrecciano indissolubilmente e il confine è talmente labile e insidioso che è facile cadere in tentazione e in episodi pericolosi, spesso tragici.
Le sue descrizioni sono attente ai particolari, precise e coinvolgenti al punto che si ha la sensazione di sentire l'odore pungente, putrescente e maleodorante dei vicoli, dove abbondano l'incuria e l'immondizia. Oppure il senso di oppressione, terrore, infelicità, odio e forza che trapela in alcuni personaggi, rendendoci partecipi delle loro emozioni e sensazioni, sentendole come nostre, vivendo empaticamente il loro vivere ed essere.

“...un grumo di angoscia addensato nel petto.”

L'autrice ha una grande capacità narrativa, in grado di coinvolgere attivamente il lettore attraverso le indagini, mantenendo sempre desta la sua attenzione attraverso l'introduzione di indizi che a volte aiutano a comprendere alcuni avvenimenti, mentre altre volte stravolgono completamente l'idea che ci si era costruita fino ad allora.
Barbare Frale ci ha regalato un altro romanzo storico intrigante e travolgente. Ha sapientemente dosato e mescolato le nozioni storiche e politiche dell'epoca insieme alle parti romanzate, creando un giusto equilibrio nella trama, rendendo la lettura fluida e avvincente.
Interessanti sono le parti riguardanti le tradizioni romane, gli usi e costumi dell'epoca, regalandoci una parte del nostro passato ma, soprattutto, una visione d'insieme di ciò che accadeva in quegli anni, sottolineando gli intrighi all'interno del Vaticano, i complessi rapporti politici, la situazione delle donne e i problemi urbani.

“Le donne della nostra condizione sono strumenti nelle mani dei genitori. Come scrigni pieni d'oro che al momento opportuno si possono da in pegno.”

Seguite gli indizi di Brarbara Frale e lasciatevi travolgere dalla personalità affascinante ed esuberante di Lorenzo Il Magnifico. Indagate, osservate, perdetevi tra le bellezze della città di Roma e tra le pagine del libro.
Buona lettura!!



(Marianna Di Bella)



Prodotto fornito da Newton Compton Editori



mercoledì 26 settembre 2018

Recensione: "L'isola degli amori segreti" - Livia Ottomani

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Titolo: L'isola degli amori segreti
Autrice: Livia Ottomani
Editore: Newton Compton Editori



I personaggi de “Il condominio degli amori segreti” sono tornati!!
Ad essere precisi, uno di loro. Colui che, nel primo libro, abbiamo avuto modo di conoscere poco e la cui presenza aleggiava come un fantasma: Diego.
Diego è un fotografo e lavora soprattutto nel ramo cinematografico, ama il suo quartiere ed è cresciuto nel famoso condominio insieme ad Anita. Quando viene scelto come fotografo di scena in un importante film internazionale, non ci pensa due volte e prende al volo l'occasione e l'aereo che lo porterà in Grecia, in una piccola isola sperduta nel sud del Peloponneso.
Un'isola in grado di regalare non solo panorami mozzafiato, sole caldo e cibi deliziosi, ma soprattutto quell'amore speciale che tutti sogniamo e aspettiamo.
Per saperne di più non dovete far altro che tuffarvi tra le pagine di questo dolce e romantico racconto.
Il collettivo di autori, che abbiamo conosciuto e apprezzato con il primo libro, è tornato con un nuovo racconto che ci permetterà, non solo di conoscere Diego, ma di vivere con lui un'estata fatta di sole, amore e buoni sentimenti.
Attraverso la loro scrittura ritroviamo quel calore che avevamo provato nel primo libro, riproponendoci quei personaggi puliti, veri e sinceri a cui ci siamo affezionati; ma soprattutto quel calore familiare che solo chi ha creato una buona sintonia lavorativa e affettiva è in grado di riproporre su carta, dando vita a romanzi e racconti piacevoli e delicati.
Gli autori ci hanno regalato un racconto gradevole, divertente da custodire e leggere non solo durante il periodo estivo tra un viaggio, un tuffo e un'escursione ma, soprattutto, da tenere con noi durante i mesi invernali, nei momenti di malinconia e tristezza, insomma, quando abbiamo bisogno di ritrovare quel raggio di sole in grado di riscaldarci il cuore e l'anima.
Pronti per il viaggio in Grecia tra acque cristalline, spiagge isolate e l'amore tra Diego e Zoe? Sì?
Allora buon viaggio e buona lettura!!


(Di Bella Marianna)


(Gifted by) Ringrazio la Casa Editrice per la copia del libro

lunedì 24 settembre 2018

Recensione: "Il condominio degli amori segreti" - Livia Ottomani

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Titolo: "Il condominio degli amori segreti"
Autrice: Livia Ottomani
Editore: Newton Compton Editori



Visitare Roma, vuol dire perdersi tra strade, vicoli, monumenti, chiese e opere d'arte sparsi per la città. Ci vogliono giorni, mesi, anni per conoscerla profondamente e in tutta la sua complessità, eppure ci sarà sempre qualcosa che ci sfuggirà di lei, qualche angolo ancora sconosciuto da visitare e amare.
Questa volta, il nostro viaggio letterario sarà in uno dei suoi tanti quartieri popolari: la Garbatella. Un quartiere ricco di vita, storie, persone che vivono in condomìni e lotti ad alta densità demografica. Dove tutti si conoscono e si respira un'aria familiare, fatta di calore, unione e aiuto reciproco. In uno di questi condomìni, abitano i nostri protagonisti: Anita, Giovanna, Matteo, Diego, Paolo, Rodolfo, Pina, Carlo e la piccola Francesca.
Paolo e Rodolfo convivono nell'attico della palazzina, luogo di ritrovo, per pranzi e cene, tra chiacchiere e confidenze in un'atmosfera familiare e rilassata.
Diego è un fotografo ed è partito per lavoro, lasciando il suo appartamento in affitto.
Carlo e Pina sono sposati e vivono, insieme alla figlia Francesca, sullo stesso pianerottolo di Diego.
Matteo è il tuttologo del gruppo ed è lui che coordina e si prende cura dell'orto condominiale.
Giovanna è vedova e lavora come sarta e vive insieme alla figlia Anita. Una giovane ragazza che lavora come guida turistica ed ha una relazione con Mizuki Murakami.
Questo folto e allegro gruppo rallegrerà la nostra lettura, ma attenzione perché alcuni di loro nascondono dei piccoli segreti che custodiscono gelosamente all'insaputa di altri, e poi c'è Anita colei che inevitabilmente si ritroverà nel mezzo del romanzo e di cui seguiremo la storia in maniera più approfondita. Anita ama il suo quartiere, il condominio in cui vive, e la convivenza con la madre la sente sempre più stretta e soffocante. Vorrebbe essere più libera, ma soprattutto tiene nascosta la sua relazione con Mizuki. Non è ancora pronta per confidarsi con la madre, svelandole i suoi sentimenti, il suo amore per quest'uomo che frequenta da più di un anno. A complicarle le cose, ci penserà Daniele Bracci, il musicista che occuperà per un po' di tempo l'appartamento di Diego. Perché? Chi è Daniele? A voi scoprirlo, lasciandovi catturare dalla avventure e disavventure di Anita e del suo allegro e conviviale gruppo di condòmini.
Il romanzo non è originale e per alcune situazioni anche banale, ma ciò che rende questo libro gradevole e divertente, sono i suoi personaggi e il clima caldo, amichevole e confortevole che sa infondere al lettore.
I protagonisti sono simpatici, veri, spontanei e alcuni anche strampalati, senza per questo cadere nel ridicolo, al contrario la loro stravaganza li rende più veri e più vicini al lettore. La loro costruzione non risulta artificiosa o incastrata in uno stereotipo, è fluida, reale e ognuno di loro è caratterizzato da un particolare che lo rende, unico e familiare.
La trama è semplice, scorrevole e in alcuni punti prevedibile, ma ciò che lo rende piacevole e rilassante è il clima che si respira, fatto di amicizia, aiuto reciproco, familiarità, amore e passione per ciò che si fa.
Ho apprezzato moltissimo le nozioni culturali che si incastrano perfettamente nella trama del romanzo, senza risultare pedante o noioso e quei spunti musicali che si alternano, a volte, tra un avvenimento e l'altro, rendendo la lettura e la storia più armonica e leggera.
Ci sono alcuni libri che nella loro semplicità riescono a regalarci ore e momenti di allegria, piacevolezza e quel senso di calore e abbraccio familiare che in pochi riescono a far provare e questo testo è in grado di far vivere tutte queste emozioni e sensazioni.
Sfogliare e leggere il libro è come fare una passeggiata con gli amici, chiacchierando, ridendo, a volte fermandosi ad aspettare i più lenti o ad asciugare una lacrima, consolando l'amico in difficoltà. Altre volte si rallenta il passo, perché la compagnia è talmente piacevole che si vorrebbe prolungare a lungo quel momento di pace e tranquillità.
Qualunque sia la vostra andatura, incamminatevi con il collettivo di autori che ha dato vita a questo romanzo, lasciatevi avvolgere dalla loro allegria, respirate a pieni polmoni l'amicizia che trapela da ogni pagina e seguite quel vento fresco e birichino che scompiglierà le vite di alcuni dei nostri protagonisti.
Buona lettura!!


(Marianna Di Bella)

Cover Reveal: "Amami più di domani" - Federica Fasolini

 
Buongiorno!!
Oggi vi svelerò la cover del nuovo romanzo di
Federica Fasolini.
Pronti?
Buona lettura!!!






 





Titolo: Amami più di domani
Data di uscita: 12 Ottobre 2018
Genere: Contemporary Romance
Serie: Much More Series
Prezzo: 2,99 € (eBook)
Formato: eBook e Cartaceo









 Trama: 
 
Savannah, dopo aver abbandonato Tucson a causa del suo ex fidanzato, si trasferisce a New York ripromettendosi di essere nuovamente se stessa e di darsi un’altra possibilità. Quello che ancora non sa è che questa grande metropoli le sconvolgerà la vita, letteralmente. West O’Chase, architetto di successo con l’aria del bad boy nonché lo scapolo newyorkese più ambito, spesso il soggetto più bramato dalle riviste di gossip, si ritrova come nuova vicina una sfacciata e divertente ragazza della East Coast. Savannah, grazie alla spontaneità di un sorriso, alla sua sincerità e schiettezza, gli apparirà sotto un’altra luce. Una luce del tutto nuova e inaspettata. Due sconosciuti, due amanti della città frenetica e sorprendente che non dorme mai, la stessa che poi ha voluto unirli: sarà forse un segno del destino? O, più semplicemente, la Grande Mela ha deciso di fare loro uno dei regali più grandi: l’amore. Complici l’atmosfera suggestiva di New York sotto la neve e una coppia di adorabili vecchietti impiccioni, i due riusciranno finalmente a trovare il vero significato dell’amore?



Ricordate: amare è una cosa bellissima, ma sentirsi amati lo è ancora di più.”

venerdì 21 settembre 2018

Recensione: "Le donne del castello" - Jessica Shattuck

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Titolo: Le donne del castello
Autrice: Jessica Shattuck
Editore: HarperCollins




Seconda Guerra Mondiale.
Burg Lingenfels è un antico castello ubicato nella campagna della Germania dell'Ovest. L'imponente fortezza appartiene alla famiglia Von Lingenfels e solitamente è disabitato per una buona parte dell'anno, è privo di acqua corrente e possiede un generatore elettrico che basta a malapena a far funzionare un grammofono.
Con la fine del Terzo Reich, Marianne Lingenfels torna a vivere nel castello insieme ai suoi tre figli, per allontanarsi dal pessimo clima che aleggia nella città. La donna è vedova di Albrecht, uno dei membri del gruppo che organizzò l'attentato a Hitler. Come moglie di un traditore di sangue nobile, è costretta a un solitario confinamento. La donna non è preoccupata per questo, al contrario, è concentrata su un obiettivo importante, tenere fede alla promessa fatta al marito e agli altri uomini della resistenza: trovare le mogli e i figli di tutti i membri del gruppo che ha cospirato contro Hitler, per prendersi cura di loro. Così con l'aiuto del tenente americano Peterman inizia la sua ricerca e trova Benita e suo figlio Martin; Ania e i suoi due figli.
Questa nuova e allargata famiglia, si ritroverà a vivere insieme cercando di sopravvivere alla fame, al dolore e agli innumerevoli segreti che tormentano le loro anime già sofferenti da anni di guerra.
Tre donne diverse per estrazione sociale e culturale.
Tre donne diverse caratterialmente.
Tre donne con un passato fatto di dolore e sofferenza.
Tre donne che conviveranno e si coalizzeranno in un periodo storico in cui la diffidenza, la sfiducia, l'indifferenza e la paura rappresentano lo stato emotivo dell'epoca.


(...)Benita non si faceva illusioni. Era un animale come tutti, indifferente alle sofferenze degli altri come gli altri lo erano delle sue.”
(citazione tratta dal testo)

Jessica Shattuck ha creato una trama intensa, struggente e forte nel suo messaggio. Un romanzo che colpisce al cuore e allo stomaco del lettore, lasciandolo sorpreso e basito di fronte a certe scelte o atteggiamenti delle donne. Atteggiamenti che appaiono freddi, impassibili, a volte enigmatici e spesso incomprensibili. Ma nulla è lasciato al caso, al contrario, l'autrice ha evidenziato quelli che potevano essere i comportamenti di allora, togliendo spazio al sentimento per far spazio al coraggio e alla caparbietà di tre donne che hanno fatto di tutto per sopravvivere, anestetizzando il loro cuore e la loro anima.
L'autrice ha posto il lettore al centro di ogni scena o scelta, infondendogli innumerevoli dubbi e molteplici domande, spingendolo a chiedersi come avrebbe reagito se si fosse trovato nei panni delle tre protagoniste o se avesse vissuto in quell'epoca. Avrebbe assecondato il proprio istinto o seguito la corrente? Avrebbe guardato dall'altra parte, chiudendo gli occhi di fronte all'orrore, la miseria e la morte? Avrebbe lottato, perseguendo la verità e la giustizia o avrebbe scelto il silenzio?
Difficile dare una risposta, quello che il lettore può fare è leggere la storia scevro da qualsiasi pregiudizio o preconcetto.

La pace e l'abbondanza degli ultimi tempi erano come una sottile trapunta allargata su un mucchio di letame. Nessuno era innocente.”
(citazione tratta dal testo)

Marianne, Benita e Ania sono tre donne apparentemente fragili, ma la loro determinazione, caparbietà e coraggio le ha salvate da loro stesse e in momenti critici. Sono donne dalle molteplici sfumature che il lettore imparerà a conoscere pagina dopo pagina, avvenimento dopo avvenimento. Spesso sono un enigma l'una per l'altra e pur condividendo lo stesso spazio e un tratto della loro vita, molti dei loro segreti rimangono chiusi ermeticamente nel loro cuore.
Ho trovato il personaggio di Marianne meno energico e forte rispetto a Benita e Ania, forse avrei dato più spazio e incisività al suo carattere e alla sua storia.

Le loro vite si erano intrecciate in uno strano momento, un momento senza tempo, reciso dal passato, prima del futuro. Un momento dettato da bisogni basilari. Cosa ne sapevano in realtà, l'una dell'altra?”
(citazione tratta dal testo)


Se c'era una cosa che aveva imparato, era che bisognava agire. Tirarsi su e affrontare gli ostacoli che si incontravano sulla propria strda. Stare seduti ad aspettare equivaleva alla morte.”
(citazione tratta dal testo)


Cosa succederà ad Ania, Benita e Marianne? Riusciranno a dimenticare gli orrori della guerra? Riusciranno a ricostruire se stesse e la propria vita?
A voi scoprirlo, lasciandovi travolgere dalle parole e dal romanzo di Jessica Shattuck.
Le donne del castello” vi aspettano.
Buona lettura!!



(Marianna Di Bella)

giovedì 20 settembre 2018

Recensione: "La casa delle farfalle" - Silvia Montemurro

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Titolo: "La casa delle farfalle"
Autrice: Silvia Montemurro
Editore: Rizzoli



Una ragazza passeggia lungo le rive del lago di Como, il vento le scompiglia i capelli ma non sembra farci caso. Il suo sguardo è perso, troppo assorta nei suoi pensieri per rendersi conto di ciò che le accade intorno.
Lei è Anita, ha 30 anni e insegna biologia all'Università di Colonia. È tornata a Como non solo per stare un po' con la madre ma, soprattutto, per ritrovare se stessa. È andata via, lasciandosi dietro un fidanzato, un lavoro e una vita tranquilla e pacata. Perché è scappata? Cosa le è accaduto?
Non è ancora pronta per svelare il suo segreto, preferisce rifugiarsi nella villa di famiglia. Un luogo che racchiude tutti i suoi ricordi d'infanzia, i momenti trascorsi con la nonna Lucrezia che le ha trasmesso l'amore per le farfalle.
L'abitazione custodisce numerosi segreti, infatti, se le mura potessero parlare racconterebbero storie di amori intensi, profondi, amori mancati, sofferenti, ma anche episodi di dolore, sofferenza, sfiducia. Storie e avvenimenti che aiuterebbero Anita a comprendere meglio se stessa, la sua famiglia e lo strano rapporto tra sua madre Margherita e la nonna Lucrezia.

“Le case sanno chi le ama davvero, chi si prende cura di loro. Le pareti sono intrise dell'amore delle persone che non ci sono più. La polvere aiuta a conservare l'energia.”
(citazione tratta dal testo)

Un giorno, in una delle tante stanze, Anita trova un quaderno contenente le schede e ledescrizioni delle farfalle e il diario della nonna. La ragazza incuriosita inizia a sfogliarlo e in un lungo salto temporale, ci ritroveremo catapultati durante il periodo delle Seconda Guerra Mondiale e conosceremo una giovane nonna Lucrezia. Una giovane donna ancora ignara dei cambiamenti che avverranno nella sua vita e dell'amore che colpirà la sua anima e il suo cuore.
Pagina dopo pagina conosceremo tutte le protagoniste, scopriremo avvenimenti importanti e dolorosi, vedremo cambiare e mutare la nostra giovane protagonista e i ricordi ci investiranno, svelandoci un passato fatto di amori, sofferenze, tradimenti, silenzi e incomprensioni.
Leggere questo libro sarà un viaggio indietro nel tempo, in un'epoca in cui la diffidenza, la paura e la fame attanagliava gli abitanti di Como e nel resto dell'Italia. Un viaggio tra emozioni intense e profonde; un viaggio tra tradimenti, silenzi e verità nascoste. Un viaggio alla scoperta di se stessi e della propria anima.

Non esiste un unico volo, non c'è un percorso giusto da seguire. Ciascuno si crea la propria traiettoria, anche se a volte è fatta di salti nel buio.”
(citazione tratta dal testo)

Silvia Montemurro ha scritto un libro pieno di grazia e femminilità. Un libro in grado di colpire al cuore del lettore, narrando in maniera delicata e lieve come il volo di una farfalla, una storia piena di segreti, silenzi e amori. Sì, perché nonostante il dolore e la sofferenza, l'amore è il protagonista assoluto del romanzo. Amore materno. Amore filiale. Amore per se stessi. Amore per la vita. Amore in ogni sua forma e sfaccettatura.

La vita di una farfalla è breve. Il suo battito d'ali si consuma in pochi giorni. Ma quegli attimi d'amore rimangono impressi come piccoli istanti di felicità, nel cuore di chi resta.”
(citazione tratta dal testo)

L'autrice, attraverso le sue descrizioni, ci trascina in scene sospese nel tempo, dove tutto sembra accadere lentamente, mentre dentro l'animo dei personaggi e fuori dalle mura della villa, imperversa la guerra, la sofferenza, i tormenti e la vita.
I personaggi sono ben delineati, in modo particolare Anita e Lucrezia. Ognuna di loro, crescerà e maturerà tra le pagine del diario e del libro. Anita ritroverà se stessa e l'amore per il prossimo solo grazie alla verità e al passato di donne che hanno sofferto e sbagliato, rimanendo ancorate ai propri segreti e silenzi. La giovane donna, uscirà dalla sua crisalide per divenire una splendida farfalla pronta a vivere a pieno la sua vita e a non lasciarsi sfuggire l'amore.

Per questo sono tornata qui. In questa casa dove prima di me si sono rifugiate altre donne interrotte. Perché è questo che sono: una farfalla dalle ali spezzate che non si merita un'altra possibilità di volare.”
(citazione tratta dal testo)

Ognuno di noi merita “un'altra possibilità di volare”, ma dobbiamo imparare a lottare con tutte le nostre forze per riappropriarci della nostra vita. Lottare per diventare le meravigliose farfalle che non sappiamo di essere.
Lasciatevi avvolgere dalle pagine del libro e vivete appieno questa storia intensa ed emozionante.
Buona lettura!!


(Marianna Di Bella)

lunedì 17 settembre 2018

Recensione: "Le donne della Resistenza" - Ilenia Carrone


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Titolo: Le donne della Resistenza
Autrice: Ilenia Carrone
Editore: Infinito Edizioni




Del periodo della Seconda Guerra Mondiale si è parlato e scritto moltissimo. Libri, articoli di giornale, riviste specializzate, ricerche, documentari hanno dedicato ampio spazio a un periodo storico che ha segnato profondamente il nostro passato. Segnando un cambiamento mondiale e una presa di coscienza sulla difesa e il rispetto dell'individuo, della libertà e umanità.
Un periodo storico che è stato analizzato e studiato in ogni minima parte, sviscerando ogni punto o tema possibile; ma c'è ancora molto da analizzare, scrivere e studiare. C'è ancora molto da imparare da un passato che ha segnato le vite dei nostri nonni, lasciando un'enorme cicatrice nel cuore dell'umanità intera. Tutelare il proprio passato, vuol dire porre le basi per costruire il proprio futuro, perché solo comprendendo gli errori si può agire diversamente e in meglio. Per fare tutto questo occorre mantenere attiva la memoria storica, conservando tutto il materiale possibile e, soprattutto, permettere ai giovani di usufruirne e capirne l'importanza vitale.
Questo saggio rappresenta un ulteriore documento da leggere e custodire. Un saggio che pone in evidenza il grande supporto che le donne hanno dato alla Resistenza italiana. In quegli anni, molti giovani, stanchi dell'oppressione, dei morsi della fame e della miseria che aumentava sempre di più, hanno iniziato a ribellarsi, muovendo i primi passi verso una riappropriazione della propria vita e libertà. Hanno lottato mettendo a rischio la propria vita per liberarsi dal giogo dei tedeschi, in attesa dell'arrivo degli alleati, sbarcati prima in Sicilia e poi nel Lazio e che lentamente stavano avanzando e affrontando le forze nemiche, liberando regioni e città.
L'apporto delle donne è stato determinante per la Resistenza, perché erano quelle che potevano muoversi più liberamente, passando facilmente i posti di controllo dei tedeschi. Nascondevano i prigionieri, i “disertori”, portavano volantini, armi e accompagnavano i medici nei nascondigli dei partigiani feriti. Hanno percorso chilometri in bicicletta o a piedi mettendo a repentaglio la propria vita, convivendo costantemente con la paura e la morte, ma sentivano che era giusto così.
Per molti anni, la loro partecipazione e il loro contributo è rimasto invisibile, nascosto tra le maglie burocratiche, non concedendo loro il giusto merito. Questo saggio, invece, mette in evidenza il grande apporto che hanno saputo dare. Grazie al recupero di materiale negli archivi e alle testimonianze orali dei figli di alcune partigiane, l'autrice ha ricostruito e analizzato la situazione politica della zona di Carpi e il contributo delle donne.
Il testo analizza, non solo il periodo storico, ma anche il grado di emancipazione delle donne partigiane, sia prima della guerra che durante gli anni immediatamente successivi, evidenziando il grado di istruzione, le motivazioni che hanno spinto le donne a partecipare, il ruolo nelle famiglie, facendo una comparazione tra loro e i figli.
Quello che si evince è che molte di loro hanno cercato di dimenticare quel periodo, evitando di raccontare gli episodi e le emozioni vissute, tutelando in un certo modo i propri figli. Donne che hanno lottato non solo contro un nemico fisico, ma anche contro una mentalità chiusa e innumerevoli stereotipi per cui venivano considerate inabili e incapaci nel tenere ruoli importanti, sopratutto, nella sfera politica.
Ciò che non ho trovato e che mi aspettavo da questo testo, sono state le storie e i racconti di vita vissuta. Esempi in grado di rendere vive e familiari alcune di queste donne, permettendoci di entrare in profondità nel loro animo e comprendere meglio le loro motivazioni, sensazioni e paure. Leggere le loro storie avrebbe aiutato il lettore a entrare in empatia con loro e con la storia, ma ancora una volta sono rimaste un numero e una presenza inconsistente.
È importante ricordare ciò che accaduto, salvando le parole degli ultimi testimoni, custodendo il materiale storico e avvicinando le future generazione a questo tesoro di inestimabile valore.
Buona lettura!!



(Marianna Di Bella)



(Gifted by) Ringrazio la Casa Editrice per la copia del libro.

venerdì 14 settembre 2018

Recensione: "La treccia" - Laetitia Colombani


romanzo, recensione, mdb, libri il nostro angolo di paradiso, donne, coraggio
Titolo: La Treccia
Autrice: Laetitia Colombani
Editore: Casa Editrice Nord





Tre donne.
Tre destini.
Tre storie.
Tre fili...una sola treccia.


Smita, Giulia e Sarah sono tre giovani donne che non hanno nulla in comune. Vivono in continenti e realtà culturali diverse. Il loro status sociale ed economico è disuguale, così come la famiglia, il lavoro, gli studi e la quotidianità. Tre donne che non si conoscono, eppure qualcosa di sottile e fragile le unirà profondamente e in maniera indissolubile.
Smita vive in India ed è una dalit, un'intoccabile. Costretta a vivere ai margini della società, del sistema, esclusa da tutto e senza alcun diritto. Oltre ad essere un'intoccabile, Smita è invisibile agli occhi del mondo e del villaggio in cui vive, costretta a camminare a bordo della strada, abbassando lo sguardo e a non attirare troppo l'attenzione. Non ha diritti, solo obblighi a cui deve sottostare e da cui non può sfuggire. Ma Smita è forte, combattiva, con una volontà incrollabile tale da decidere che sua figlia non seguirà il suo stesso destino. No, sua figlia Lalita andrà a scuola e avrà un futuro migliore e nuove possibilità, ma per farlo dovrà ribellarsi e fuggire dal villaggio.
Giulia, invece, vive a Palermo e lavora nel laboratorio di famiglia. Una piccola azienda famosa per la creazione di parrucche realizzate con capelli veri. Un lavoro che si tramanda da generazioni, un lavoro a cui il padre si dedica con forza e determinazione; ma qualcosa costringerà Giulia a prendere in mano le redini della situazione per evitare il fallimento dell'azienda.
Sarah, invece, vive a Montréal ed è socia in un famoso studio di avvocati. È divorziata, ha tre figli e ha sacrificato molto della sua famiglia e della sua vita per inseguire il successo, affermandosi nel lavoro, accrescendo il suo Io sociale. Ma qualcosa la costringerà a fermarsi, un male che non guarda in faccia a nessuno e colpisce tutti indistintamente.
Smita, Giulia e Sarah dovranno trovare il loro personale coraggio per affrontare le sfide che la vita pone loro davanti. Ci riusciranno? A voi scoprirlo. Seguite i tre fili e lasciatevi avvolgere dalle loro storie, soprattutto da quella di Smita che risulta essere la più forte, la più incisiva, intensa ed emozionante. Una donna la cui forza viene fuori con potenza e intensità in ogni rigo e pagina. Una donna che decide di rischiare tutto, anche la vita, pur di non legare sua figlia al suo misero destino di invisibile e intoccabile.

(...) sii felice, non dovrai fare la mia vita, crescerai sana, non tossirai, avrai una vita migliore, più lunga, e la gente ti rispetterà. Non sarai marchiata da questo fetore infame, da quest'odore indelebile e maledetto, avrai una dignità. Nessuno ti lancerà gli avanzi come un cane. Non chinerai mai la testa né lo sguardo.”
(citazione tratta dal testo)

Le altre due storie, in confronto, sono deboli e presentano alcuni luoghi comuni o stereotipi che non ho gradito. Sarah rappresenta la donna occidentale moderna, dedita al lavoro e alla carriera, convinta che nulla possa fermarla lungo l'ascesa al successo....nulla tranne la malattia. Ho trovato la descrizione della donna troppo fredda, preoccupata solo del lavoro e inesistente nella vita dei figli. È talmente concentrata su se stessa e la sua carriera da non creare legami affettivi con nessuno. Ho trovato il personaggio e la sua descrizione una forzatura per incanalarlo nella figura della donna di successo, estremizzando la sua ossessione per il lavoro, per l'affermazione sociale di sé e il totale disinteresse verso i figli. Neanche la malattia la pone di fronte a una presa di coscienza del valore della vita e della sua famiglia. È troppo in tutto e in maniera negativa. È un personaggio con cui non sono riuscita a creare un rapporto empatico, pur cercando di comprendere il suo modo di ragionare e vivere.
Giulia è il personaggio meno forte nel romanzo e a mio parere è quello che necessitava di più descrizione, attenzione e analisi del suo carattere. Anche qui ho trovato luoghi comuni che non ho apprezzato, plausibili e comprensibili in un determinato periodo storico e in alcuni paesini, ma inverosimili nella Palermo di oggi.

“Come vorrebbe essere diversa, avere la forza di agire invece di stare seduta in un angolo mentre la vita le passa accanto.”
(citazione tratta dal testo)

La trama è bella, la scrittura fluida, semplice e il messaggio finale è forte, coinvolgente ed emozionante, ma amando profondamente i libri con protagoniste femminili forti e combattive, non ho apprezzato gli stereotipi con cui sono state rappresentate. Mi aspettavo molto da questo romanzo e purtroppo le mie aspettative sono state deluse, ma ciò non vuol dire che voi dobbiate pensarla come me, al contrario, è importante che scopriate da soli la storia per farvi un opinione personale e chissà...confermare o meno il mio punto di vista.
Buona lettura!!!



(Marianna Di Bella)

mercoledì 12 settembre 2018

Recensione: "Il Chiosco di Diana" - Laura Fogliati

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Titolo: Il chiosco di Diana
Autrice: Laura Fogliati
Editore: Panesi Edizioni



È estate, il caldo torrido divampa nelle città assediate dai turisti e dalla voglia di vivere e assaporare ogni momento di felicità che le vacanze sanno regalare. Gironzolando per una delle tante cittadine italiane, ci fermiamo in una piazza osservando e fotografando ciò che abbiamo intorno. In un angolo c'è una piccola e graziosa edicola, gestita da Diana, una giovane ragazza trasferitasi nella cittadina da pochi anni.
L'edicola non è solo il posto dove lavora, ma una bolla dentro cui nascondersi e vivere serenamente. Immersa tra libri, giornali, riviste e un pizzico di solitudine, le piace osservare il mondo che la circonda e i passanti, immaginando storie, abitudini, vite.
Diana è una ragazza apparentemente solare e fantasiosa, in realtà è una persona introversa, malinconica, riflessiva che cela al mondo esterno una parte di sé e del suo passato. Un giorno, al suo chiosco si presenta un uomo anziano, distinto ed elegante, che silenziosamente le porge un piccolo pacchettino rettangolare avvolto da una carta regalo.
Perché quel regalo? Cosa contiene il pacchetto? Presto detto, un libro dalla copertina di cuoio con una rosa posta al centro e le pagine...be' questo lo scoprirete da soli, continuando la lettura e affidandovi alle parole di Laura Fogliati. Ciò che posso dirvi è che una volta aperto il piccolo libro, Diana verrà avvolta e inondata dal suo passato. Un passato che ha cercato di nascondere e dimenticare, ma che caparbiamente l'ha inseguita e trovata, costringendola ad uscire dal suo guscio e ad affrontarlo con serenità e coraggio.
Sì, perché per affrontare il proprio passato ci vuole coraggio nel fronteggiare le emozioni vissute e che ci hanno fatto male. Ci vuole coraggio nell'affrontare il dolore che impetuosamente riemerge, ricordandoci i momenti brutti che abbiamo accantonato in un angolo della nostra mente. Ci vuole coraggio nell'affrontare, superare e soprattutto perdonare colui che ha ferito i nostri sentimenti, lacerando parte della nostra anima.


...ce la metteva tutta davvero tutta per raggomitolare i brutti ricordi in un angolo dell'anima.”
(citazione tratta dal testo)

Laura Fogliati ha scritto un romanzo delicato, dando spazio al passato, al dolore e alla capacità di perdonare e perdonarsi. Affrontando temi e situazioni pesanti, come ad esempio la violenza domestica, con la sensibilità che la contraddistingue e una delicatezza nelle parole e nelle descrizioni tali da non renderci il racconto pesante. Al contrario, regala al lettore una visione della storia piena di speranza, senza essere sdolcinati, mettendo in risalto i buoni sentimenti, l'amore, la fiducia e la voglia di riprendere in mano la propria vita senza lasciarsi condizionare dal rancore, affrontando il dolore e lasciarlo andare per sempre.
Il romanzo non è solo un viaggio a ritroso nel tempo, svelandoci il passato di Diana, ma è soprattutto un viaggio verso il futuro e la consapevolezza di se stessi. Perché durante questo percorso e attraverso le pagine del libro, vedremo l'evolversi della maturazione psicologica della protagonista che da ragazza chiusa in se stessa, diventerà una donna pronta ad aprirsi al mondo, al perdono e all'amore.

Non poteva cancellare ciò che era stato, ma avrebbe fatto qualsiasi cosa per cambiare il futuro ed era intenzionata a non mollare per nessuna ragione al mondo.”
(citazione tratta dal testo)


Non permettete al dolore di influenzare la vostra vita, non permettete al rancore di avvelenare la vostra anima, non chiudetevi in voi stessi allontanando qualsiasi opportunità per essere felici. Affrontate tutto con forza e determinazione.
Buona lettura!!!



(Marianna Di Bella)




(Gifted by) Ringrazio l'autrice per la copia del libro.

lunedì 10 settembre 2018

Recensione: "La piccola bottega di Parigi" - Cinzia Giorgio

libro, romanzo, mdb, recensione, libri il nostro angolo di paradiso,
Titolo: "La piccola bottega di Parigi"
Autrice: Cinzia Giorgio
Editore: Newton Compton Editori




Buongiorno cari lettori,
siete pronti per un viaggio entusiasmante verso una città romantica? Sì? Bene, l'unico bagaglio richiesto è tanta immaginazione e la voglia di scoprire una storia emozionante. Mettetevi comodi, chiudete gli occhi e immaginate Parigi, la città dell'amore. Una città visitata, ogni anno, da migliaia di turisti e famosa per gli Champs Elysée, la Torre Eiffel, l'Arco di Trionfo, il quartiere di Montmatre, la Cattedrale di Notre-Dame etc.
Questa volta, però, non visiteremo i luoghi turistici per eccellenza, ma ci dirigeremo in una via poco conosciuta: rue Vieille-du-Temple. Al numero civico 27, si trova un piccolo atelier con le vetrine blu cobalto e un'insegna con la scritta in corsivo dorato. Un atelier dallo stile antico, che racchiude al suo interno storie, sogni, speranze e dolori della nonna della nostra protagonista.
La vedete quella ragazza che sta guardando attentamente il negozio, il cui sguardo sembra perso in ricordi ed emozioni? Bene, lei è Corinne Mistral, giovane e brillante avvocato romano. Lei è la nostra protagonista femminile, nipote di Anna, la proprietaria dell'atelier, vive a Roma con la nonna materna Elena e sta per sposarsi con Massimo Smeraldi, anche lui brillante avvocato e docente universitario. Una vita apparentemente perfetta, ma come tutte le storie, oltre la superficie si nasconde un passato fatto di dolore, cuori spezzati e rinunce.
Cosa ci fa esattamente Corinne a Parigi? Perché è accompagnata dal suo primo grande amore, colui che le ha disintegrato il cuore?
Per scoprirlo non vi resta che seguire Corinne tra le pagine del libro e tra le righe di una trama interessante e coinvolgente. Una trama in grado di attirare il lettore, non solo verso una storia emozionante, ma tra le pieghe di un'anima ferita.
Cinzia Giorgio ci prende per mano e ci conduce all'interno della vita di Corinne, in un alternarsi tra passato e presente in cui i vari pezzi della storia vanno a incastrarsi, regalandoci un quadro completo ed esaustivo, dove il dolore, l'amore e la rinascita sono i fulcri che sostengono il romanzo, rendendolo intrigante ed emotivamente interessante.
L'amore è il motore che alimenta le nostre emozioni e le nostre vite, ma il primo amore non si dimentica mai. Rimane radicato, in profondità, dentro di noi e la sua fine determina il nostro modo di rapportarci alle relazioni future, influenzando il nostro modo di amare.
Un cuore spezzato, la fiducia persa e il dolore, cambieranno radicalmente la nostra visione dell'amore, rendendoci più cauti nel seguire le nostre emozioni e più restii a lasciarci andare a nuovi sentimenti.
Il nostro modo di amare cambia.
Il nostro modo di essere cambia.
Cresciamo, maturiamo e volgendo lo sguardo al passato ci rendiamo conto della strada percorsa, della sofferenza vissuta e delle sfide affrontate.
Corinne sarà costretta a guardare indietro e dentro se stessa, riportando a galla ricordi dolorosi e sofferenze mai superate. Sarà costretta ad affrontare il suo passato e quel primo grande amore che le ha spezzato il cuore e lacerato l'anima.

...non sempre fa bene andare a scavare nel passato per cercare risposte. Spesso si incappa nel dolore, si riaprono vecchie ferite che credevamo guarite.”
(citazione tratta dal testo)

Questa volta, però, non sarà lei a soccombere sotto i colpi della sofferenza, al contrario, la sua forza verrà fuori con determinazione portandola a una rinascita e a una piena consapevolezza di se stessa e di ciò che vuole dalla sua vita.
Cinzia Giorgio ha dato vita a un personaggio complesso, apparentemente contraddittorio, ma dalle mille sfumature che lo rendono interessante e reale. Una donna a cui tutte potremmo identificarci, perché le sue sofferenze sono facilmente assimilabili alle nostre. L'autrice non usa alcun tipo di stereotipo e non ci rende necessariamente simpatica la protagonista, al contrario, evidenzia i lati negativi del carattere di Corinne, come ad esempio la paura del fallimento, l'insicurezza affettiva, la necessità di tenere tutto sotto controllo e le sue descrizioni sono spontanee, vere e mai sopra le righe.

Non potendo fare affidamento sui tuoi, ti sei creata una rete di regole, regolette e piccole idiosincrasie che hanno avuto finora la funzione di essere il tuo cuscinetto emotivo.
(…)
tuttavia, è giunto il momento di diventare donna, di mettere il naso fuori dalla porta e di vedere cosa c'è...voglio dire, oltre al tribunale e allo studio.”
(citazione tratta dal testo)

Il suo stile è semplice, fluido e coinvolgente. La lettura è scorrevole e il lettore si sentirà completamente avvolto dalla trama e partecipe della vita e dell'evoluzione di Corinne.

Perché tutte le sue paure, tutte le sue incertezze sarebbero riemerse e l'avrebbero ferita ancora e ancora.”
(citazione tratta dal testo)

È vero, il primo amore non si scorda mai, ma non permettetegli di influenzare la vostra voglia di amare e vivere. Siate l'artefici del vostro destino, prendete le vostre decisioni autonomamente e non fatevi guidare dalla paura della sofferenza o del fallimento.
Vivete.
Commettete degli sbagli.
Affrontate il dolore.
Ma sopratutto...Amate.
Buona lettura!!



(Marianna Di Bella)


Prodotto fornito da Newton Compton Editori