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lunedì 10 settembre 2018

Recensione: "La piccola bottega di Parigi" - Cinzia Giorgio

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Titolo: "La piccola bottega di Parigi"
Autrice: Cinzia Giorgio
Editore: Newton Compton Editori




Buongiorno cari lettori,
siete pronti per un viaggio entusiasmante verso una città romantica? Sì? Bene, l'unico bagaglio richiesto è tanta immaginazione e la voglia di scoprire una storia emozionante. Mettetevi comodi, chiudete gli occhi e immaginate Parigi, la città dell'amore. Una città visitata, ogni anno, da migliaia di turisti e famosa per gli Champs Elysée, la Torre Eiffel, l'Arco di Trionfo, il quartiere di Montmatre, la Cattedrale di Notre-Dame etc.
Questa volta, però, non visiteremo i luoghi turistici per eccellenza, ma ci dirigeremo in una via poco conosciuta: rue Vieille-du-Temple. Al numero civico 27, si trova un piccolo atelier con le vetrine blu cobalto e un'insegna con la scritta in corsivo dorato. Un atelier dallo stile antico, che racchiude al suo interno storie, sogni, speranze e dolori della nonna della nostra protagonista.
La vedete quella ragazza che sta guardando attentamente il negozio, il cui sguardo sembra perso in ricordi ed emozioni? Bene, lei è Corinne Mistral, giovane e brillante avvocato romano. Lei è la nostra protagonista femminile, nipote di Anna, la proprietaria dell'atelier, vive a Roma con la nonna materna Elena e sta per sposarsi con Massimo Smeraldi, anche lui brillante avvocato e docente universitario. Una vita apparentemente perfetta, ma come tutte le storie, oltre la superficie si nasconde un passato fatto di dolore, cuori spezzati e rinunce.
Cosa ci fa esattamente Corinne a Parigi? Perché è accompagnata dal suo primo grande amore, colui che le ha disintegrato il cuore?
Per scoprirlo non vi resta che seguire Corinne tra le pagine del libro e tra le righe di una trama interessante e coinvolgente. Una trama in grado di attirare il lettore, non solo verso una storia emozionante, ma tra le pieghe di un'anima ferita.
Cinzia Giorgio ci prende per mano e ci conduce all'interno della vita di Corinne, in un alternarsi tra passato e presente in cui i vari pezzi della storia vanno a incastrarsi, regalandoci un quadro completo ed esaustivo, dove il dolore, l'amore e la rinascita sono i fulcri che sostengono il romanzo, rendendolo intrigante ed emotivamente interessante.
L'amore è il motore che alimenta le nostre emozioni e le nostre vite, ma il primo amore non si dimentica mai. Rimane radicato, in profondità, dentro di noi e la sua fine determina il nostro modo di rapportarci alle relazioni future, influenzando il nostro modo di amare.
Un cuore spezzato, la fiducia persa e il dolore, cambieranno radicalmente la nostra visione dell'amore, rendendoci più cauti nel seguire le nostre emozioni e più restii a lasciarci andare a nuovi sentimenti.
Il nostro modo di amare cambia.
Il nostro modo di essere cambia.
Cresciamo, maturiamo e volgendo lo sguardo al passato ci rendiamo conto della strada percorsa, della sofferenza vissuta e delle sfide affrontate.
Corinne sarà costretta a guardare indietro e dentro se stessa, riportando a galla ricordi dolorosi e sofferenze mai superate. Sarà costretta ad affrontare il suo passato e quel primo grande amore che le ha spezzato il cuore e lacerato l'anima.

...non sempre fa bene andare a scavare nel passato per cercare risposte. Spesso si incappa nel dolore, si riaprono vecchie ferite che credevamo guarite.”
(citazione tratta dal testo)

Questa volta, però, non sarà lei a soccombere sotto i colpi della sofferenza, al contrario, la sua forza verrà fuori con determinazione portandola a una rinascita e a una piena consapevolezza di se stessa e di ciò che vuole dalla sua vita.
Cinzia Giorgio ha dato vita a un personaggio complesso, apparentemente contraddittorio, ma dalle mille sfumature che lo rendono interessante e reale. Una donna a cui tutte potremmo identificarci, perché le sue sofferenze sono facilmente assimilabili alle nostre. L'autrice non usa alcun tipo di stereotipo e non ci rende necessariamente simpatica la protagonista, al contrario, evidenzia i lati negativi del carattere di Corinne, come ad esempio la paura del fallimento, l'insicurezza affettiva, la necessità di tenere tutto sotto controllo e le sue descrizioni sono spontanee, vere e mai sopra le righe.

Non potendo fare affidamento sui tuoi, ti sei creata una rete di regole, regolette e piccole idiosincrasie che hanno avuto finora la funzione di essere il tuo cuscinetto emotivo.
(…)
tuttavia, è giunto il momento di diventare donna, di mettere il naso fuori dalla porta e di vedere cosa c'è...voglio dire, oltre al tribunale e allo studio.”
(citazione tratta dal testo)

Il suo stile è semplice, fluido e coinvolgente. La lettura è scorrevole e il lettore si sentirà completamente avvolto dalla trama e partecipe della vita e dell'evoluzione di Corinne.

Perché tutte le sue paure, tutte le sue incertezze sarebbero riemerse e l'avrebbero ferita ancora e ancora.”
(citazione tratta dal testo)

È vero, il primo amore non si scorda mai, ma non permettetegli di influenzare la vostra voglia di amare e vivere. Siate l'artefici del vostro destino, prendete le vostre decisioni autonomamente e non fatevi guidare dalla paura della sofferenza o del fallimento.
Vivete.
Commettete degli sbagli.
Affrontate il dolore.
Ma sopratutto...Amate.
Buona lettura!!



(Marianna Di Bella)


Prodotto fornito da Newton Compton Editori

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