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lunedì 17 settembre 2018

Recensione: "Le donne della Resistenza" - Ilenia Carrone


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Titolo: Le donne della Resistenza
Autrice: Ilenia Carrone
Editore: Infinito Edizioni




Del periodo della Seconda Guerra Mondiale si è parlato e scritto moltissimo. Libri, articoli di giornale, riviste specializzate, ricerche, documentari hanno dedicato ampio spazio a un periodo storico che ha segnato profondamente il nostro passato. Segnando un cambiamento mondiale e una presa di coscienza sulla difesa e il rispetto dell'individuo, della libertà e umanità.
Un periodo storico che è stato analizzato e studiato in ogni minima parte, sviscerando ogni punto o tema possibile; ma c'è ancora molto da analizzare, scrivere e studiare. C'è ancora molto da imparare da un passato che ha segnato le vite dei nostri nonni, lasciando un'enorme cicatrice nel cuore dell'umanità intera. Tutelare il proprio passato, vuol dire porre le basi per costruire il proprio futuro, perché solo comprendendo gli errori si può agire diversamente e in meglio. Per fare tutto questo occorre mantenere attiva la memoria storica, conservando tutto il materiale possibile e, soprattutto, permettere ai giovani di usufruirne e capirne l'importanza vitale.
Questo saggio rappresenta un ulteriore documento da leggere e custodire. Un saggio che pone in evidenza il grande supporto che le donne hanno dato alla Resistenza italiana. In quegli anni, molti giovani, stanchi dell'oppressione, dei morsi della fame e della miseria che aumentava sempre di più, hanno iniziato a ribellarsi, muovendo i primi passi verso una riappropriazione della propria vita e libertà. Hanno lottato mettendo a rischio la propria vita per liberarsi dal giogo dei tedeschi, in attesa dell'arrivo degli alleati, sbarcati prima in Sicilia e poi nel Lazio e che lentamente stavano avanzando e affrontando le forze nemiche, liberando regioni e città.
L'apporto delle donne è stato determinante per la Resistenza, perché erano quelle che potevano muoversi più liberamente, passando facilmente i posti di controllo dei tedeschi. Nascondevano i prigionieri, i “disertori”, portavano volantini, armi e accompagnavano i medici nei nascondigli dei partigiani feriti. Hanno percorso chilometri in bicicletta o a piedi mettendo a repentaglio la propria vita, convivendo costantemente con la paura e la morte, ma sentivano che era giusto così.
Per molti anni, la loro partecipazione e il loro contributo è rimasto invisibile, nascosto tra le maglie burocratiche, non concedendo loro il giusto merito. Questo saggio, invece, mette in evidenza il grande apporto che hanno saputo dare. Grazie al recupero di materiale negli archivi e alle testimonianze orali dei figli di alcune partigiane, l'autrice ha ricostruito e analizzato la situazione politica della zona di Carpi e il contributo delle donne.
Il testo analizza, non solo il periodo storico, ma anche il grado di emancipazione delle donne partigiane, sia prima della guerra che durante gli anni immediatamente successivi, evidenziando il grado di istruzione, le motivazioni che hanno spinto le donne a partecipare, il ruolo nelle famiglie, facendo una comparazione tra loro e i figli.
Quello che si evince è che molte di loro hanno cercato di dimenticare quel periodo, evitando di raccontare gli episodi e le emozioni vissute, tutelando in un certo modo i propri figli. Donne che hanno lottato non solo contro un nemico fisico, ma anche contro una mentalità chiusa e innumerevoli stereotipi per cui venivano considerate inabili e incapaci nel tenere ruoli importanti, sopratutto, nella sfera politica.
Ciò che non ho trovato e che mi aspettavo da questo testo, sono state le storie e i racconti di vita vissuta. Esempi in grado di rendere vive e familiari alcune di queste donne, permettendoci di entrare in profondità nel loro animo e comprendere meglio le loro motivazioni, sensazioni e paure. Leggere le loro storie avrebbe aiutato il lettore a entrare in empatia con loro e con la storia, ma ancora una volta sono rimaste un numero e una presenza inconsistente.
È importante ricordare ciò che accaduto, salvando le parole degli ultimi testimoni, custodendo il materiale storico e avvicinando le future generazione a questo tesoro di inestimabile valore.
Buona lettura!!



(Marianna Di Bella)



(Gifted by) Ringrazio la Casa Editrice per la copia del libro.

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