Titolo: Sesso, bugie e whatsapp
Autore: Riccardo Iannaccone
Editore: Oèdipus Edizioni
Quanti
destini si sono rincorsi e intrecciati tra i vicoli e le strade della
città di Roma? Tantissimi.
La città
eterna ha visto nascere e crescere molte storie d’amore, testimone
silenziosa di carezze, baci e abbracci teneri e passionali. Come una
mamma, dolce e protettiva, ha accolto e avvolto nel suo caldo e
rassicurante abbraccio, le anime disperate di coloro che hanno visto
sgretolarsi storie d’amore importanti. Cercando di lenire quel
dolore intenso e pulsante che solo la fine di una storia può
provocare. Ma ciò che questa città insegna da secoli è la forza di
risollevarsi dal baratro in cui si è caduti, riprendendo a lottare
per la propria vita.
È così
che troviamo Roberto Raggi, il nostro protagonista, intento a
riprendere in mano il proprio destino. Roberto ha trent’anni,
lavora come speaker a Radio300, una radio web in espansione, e ha
diverse occupazioni da freelance. Il suo lavoro è impegnativo e, al
tempo stesso, appagante. La radio rappresenta un’estensione di se
stesso.
L’uomo
sta superando la fine di una relazione decennale e dentro di sé,
percepisce che qualcosa sta cambiando. Qualcosa o meglio qualcuno di
nome Giorgia Basso, che entrerà nella sua vita stravolgendola
completamente. Il loro sarà un rapporto, complicato, difficile,
malato, al limite di ogni cosa, soprattutto di se stessi.
Roberto e
Giorgia sono accomunati dalla stessa passione per il cinema, l’arte,
il teatro, la radio e lo sport. Ma i loro caratteri sono diversi e
contrastanti: lei egocentrica, egoista, manipolatrice, seduttrice,
instabile, con stati emotivi altalenanti e profondamente insicura.
Lui è uomo dolce, sognatore, che crede nell’amore, ha paura di
perdere la ragazza, di essere lasciato nuovamente, paura della
falsità…troppe paure, che lo rendono estremamente insicuro e
autolesionista.
Due
persone totalmente diverse, due mine devastanti per sé e per gli
altri. La loro potenza distruttrice prenderà corpo attraverso la
penna di Riccardo Iannaccone che, non ha semplicemente descritto e
narrato il rapporto tra due ragazzi, ha raccontato la storia di due
anime, inserendole in un quadro più grande e interessante.
L’autore
ha descritto il rapporto di dipendenza sessuale, analizzando e
sviscerando ogni parte della vita di coppia mostrando, in modo
particolare, il peggio che ne potrebbe derivare. Una relazione
moderna alimentata dai social network, dove le paure trovano terreno
fertile per attecchire nell’anima, aumentando in modo esponenziale
le insicurezze delle persone, che si ritrovano a vivere il rapporto,
in funzione di un messaggio, un click, una foto o un semplice avviso
di connessione. Una dipendenza che anestetizza l’anima delle
persone, filtrando e mostrando una realtà fittizia dove gli insicuri
diventano il pasto prelibato dei leoni da tastiera.
Riccardo
Iannaccone ci ha regalato momenti di arte, letteratura e teatro,
svelandoci una parte del mondo della radio. Ci ha portato in giro per
le strade di Roma, facendoci conoscere posti interessanti e
indimenticabili ma, soprattutto, ci ha permesso di viaggiare e
osservare dall’interno, un rapporto al limite. Ciò che attrae del
testo, non sono le esperienze erotiche tra i due protagonisti, quanto
l’analisi della complessa dipendenza sessuale e psicologica della
coppia. L’autore ha creato due protagonisti interessanti, completi,
soprattutto la parte psicologica che trovo estremamente interessante.
Giorgia, ad esempio, risulta essere quella più complessa, contorta,
indecifrabile e fortemente antipatica. Roberto, voce narrante e
protagonista del romanzo, è colui che ci permetterà di osservare
minuziosamente ogni angolo della sua anima e della sua mente. Da non
sottovalutare i personaggi secondari che trovo ben costruiti,
divertenti, sagaci e àncore di salvezza per il nostro protagonista.
Il mio personaggio preferito? Senza alcun dubbio, il papà di
Roberto. Un uomo che sarà sempre al fianco del figlio, senza mai
intervenire in maniera prepotente invadente e brutale, al contrario,
con amore e dedizione darà le più grandi lezioni di vita a un
figlio, che ha momentaneamente perso la strada e se stesso.
C’è una
cosa che ho trovato pesante e non sono riuscita a sopportare, il
continuo e ripetitivo litigare, lasciarsi e fare pace. L’ho trovato
un circolo vizioso estenuante e noioso, ma devo essere altrettanto
sincera, ammettendo che è un comportamento che non sopporto in
nessun libro, film e, soprattutto, nella vita reale. Ho fatto molta
fatica a leggere e accettare questo atteggiamento, già al terzo
litigio volevo scuotere e svegliare il protagonista, ridandogli un
minimo di amor proprio, perché va bene essere innamorati ma non bisogna dimenticare il rispetto e l’amore per se stessi. A parte questo, la lettura è
scorrevole e fluida e l’autore sa come tenere incollato il lettore
alle sue pagine.
“…per quanto possiamo amare
una donna o un uomo, prima di tutto bisogna fortificare se stessi,
bisogna essere fieri di chi si è. In modo che se provassero a
ridurci in polvere, allora noi potremmo scansare la pallottola,
continuando ad avanzare.”
(citazione tratta dal testo)
Non
dimenticate di rispettare, amare e fortificare voi stessi e
poi…amate…amate…amate.
Buona
lettura.
(Marianna Di Bella)