Titolo Originale: Counting Miracles
Autore: Nicholas Sparks
Editore: Sperling & Kupfer
Leggere per tornare a casa. È così che mi sento ogni volta che mi immergo in uno dei tanti romanzi scritti da Nicholas Sparks. La sua scrittura fluida e coinvolgente, le sue storie romantiche e mai stucchevoli, le tematiche attuali e riflessive, insieme a personaggi interessanti. creano una bolla dentro cui amo rifugiarmi per lasciarmi cullare e avvolgere dimenticando i problemi della vita quotidiana. Leggere i suoi libri diventa per me un'esperienza emotivamente intensa, coinvolgente, regalandomi una sensazione di serenità e familiarità. A volte mi basta leggere poche pagine per sentirmi completamente immersa nella storia e nella vita dei personaggi, sentendomi partecipe dei loro problemi e delle loro disavventure, come se fossero degli amici o dei parenti distanti.
Questo senso di familiarità e ritorno a casa l'ho avvertito anche con quest'ultimo romanzo. Un testo in cui troviamo, oltre alla consueta storia d'amore, anche tematiche profondamente riflessive e attuali come ad esempio: la difesa della natura, il difficile rapporto genitori-figli, il rapporto con la fede, la ricerca di sé etc.
Tanner Hughes è un ex ranger dell'esercito che ha vissuto gran parte della sua esistenza nelle basi militari o in missione. Sempre in viaggio per il mondo, seguendo incarichi in zone pericolose e ad alto rischio. Non ha mai sentito la necessità di fermarsi per vivere a lungo in un posto tanto da poterlo definire “casa”. Non ha mai voluto mettere radici. Perché? È ancora troppo presto per comprendere le sue scelte, siamo solo all'inizio del romanzo e ci sono ancora moltissime cose da conoscere. Ciò che sappiamo sin da subito è che Tanner è cresciuto con i nonni e con l'esercito.
Prima di morire, la nonna, gli consegna due messaggi importanti, il primo è
“Trova il posto a cui appartieni e fallo tuo”
(citazione tratta dal testo)
Il secondo messaggio, il più importante, gli svela il nome del padre biologico.
Tanner è sorpreso, non capisce perché la nonna gliel'abbia nascosto fino ad allora, ma spinto dalla voglia di conoscere il padre inizia la sua ricerca e si reca nella cittadina di Asheboro, North Carolina.
Giunto nella cittadina si imbatte in Kaitlyn, dottoressa e madre di due splendidi ragazzi: Mitch di nove anni e Casey un'adolescente in piena contestazione e affermazione di sé.
L'incontro tra i due protagonisti accende in loro qualcosa, un'interesse reciproco che li spinge a volersi conoscere meglio.
“Questa donna ha una storia da raccontare e io voglio conoscerla.”
(citazione tratta dal testo)
Tanner e Kaitlyn iniziano a conoscersi, ma non sono i soli protagonisti perché c'è un altro personaggio che entra in scena e merita la nostra attenzione. È Jasper, un uomo di 80 anni, dal carattere schivo e riservato che non ama il contatto con la gente e preferisce vivere nella tranquillità della sua baita. Una dimora tranquilla e immersa nella natura. L'uomo vive solo in compagnia del cane Arlo e con un passato doloroso che ha segnato profondamente la sua anima e il suo corpo.
Quando un cervo bianco viene avvistato nel parco, si scatena l'interesse e la caccia da parte dei bracconieri che ambiscono ad uccidere e possedere una preda così rara. Un animale ritenuto sacro nella mitologia di molte popolazioni e protagonista di molte leggende. Jasper non è disposto a lasciare che il cervo venga ucciso, così, decide di difenderlo ad ogni costo.
Riuscirà nell'intento?
Cosa lega tutti questi personaggi?
Vi consiglio di seguire il cervo bianco e scoprire la storia.
“Quanti miracoli” è un romanzo in cui l'amore è sempre il protagonista assoluto. L'amore inteso in tutte le sue sfaccettature. Amore per la natura, per la famiglia, per se stessi, per l'Altro etc. Del resto, l'amore è sempre stato il protagonista di ogni libro di Nicholas Sparks; l'ingrediente principale di ogni sua storia insieme ad una buona dose di romanticismo, un pizzico di sofferenza e un legame profondo con la famiglia e la fede. Mescolati bene, questi elementi rendono i suoi romanzi intensi ed emozionanti. Anche con questo testo, l'autore riesce a entrare nei nostri cuori, anche se sono del parere che non potrà mai essere allo stesso livello dei primi e indimenticabili romanzi.
La sua scrittura è sempre fluida, misurata e mai volgare. Attenta e sensibile quando affronta argomenti particolarmente delicati, come ad esempio la perdita di un familiare o di un amore, le menomazioni fisiche, la sofferenza per la fine di un amore etc. Grazie a questa sua attenzione e premura, riesce a entrare, con rispetto, nel vissuto dei personaggi regalando al lettore, una chiave di lettura per comprendere le sue azioni e i suoi pensieri. Proprio per questo la struttura psicologica e caratteriale di ogni personaggio e ben costruita e approfondita. Anche le descrizioni paesaggistiche risentono di questa sensibilità, infatti sono sempre precise, particolareggiate e coinvolgenti. Mi è capitato spesso, durante la lettura dei suoi libri, di voler visitare i luoghi da lui descritti.
Ho apprezzato molto il romanzo, in particolare la parte dedicata a Jasper. Trovo la sua storia più coinvolgente, introspettiva, spirituale ed emotivamente intensa. Jasper è un uomo con una profonda fede e nonostante le innumerevoli tragedie che si sono abbattute sulla sua vita, non si è mai arreso, non ha mai smesso di credere, ha sempre atteso un miracolo...uno solo, quello in grado di infondere un po' di pace nella sua anima sofferente.
Sinceramente, la sua storia l'ho amata molto più di quella di Tanner che, pur avendo un passato interessante non è riuscito a coinvolgermi appieno.
“Quanti miracoli” è un romanzo riflessivo, introspettivo, romantico. È un invito a non rimandare la propria vita, ma viverla con amore, passione, rispetto e altruismo.
Un romanzo che vi consiglio di leggere, anzi no, vi consiglio di seguire le orme del cervo bianco, perché sicuramente vi condurranno in un luogo immerso nella natura, dove potrete ritrovare voi stessi, Jasper e tutti gli altri personaggi della storia.
Buona lettura.
Marianna Di Bella