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lunedì 18 dicembre 2017

Recensione: "La chiave di una volta" - Donato Chiarello



Titolo: 
“La chiave di una volta”

Autore: 
Donato Chiarello

Editore: 
Lettere Animate Editore





 
Tata Nati.
Bartolo.
Maria Luce.
Tre personaggi.
Tre voci che si raccontano, si inseguono, si intrecciano, si rispondono e si amalgamano.
Ognuno di loro racconterà se stesso e gli altri attraverso i ricordi e alcuni passaggi importanti della loro vita. Narrando in modo delicato, poetico, intimo.
Tata Nati è un orologiaio, cieco dall'età di 11 anni, nessuno sa bene la causa della sua cecità, forse per colpa di un fulmine o per essere stato picchiato, un mistero che aleggia sulla figura dell'uomo.
È un bravo orologiaio, ha adottato Bartolo quando era molto piccolo e possiede un antico baule, il cui contenuto è sconosciuto a tutti.
Bartolo è il figlio adottivo. Abile scultore e sposato con Maria Luce. Ammira e stima Tata Nati e lo considera un poeta.
Maria Luce invece...e no, non posso raccontarvi tutto, il racconto è talmente breve che continuare vorrebbe dire svelarvi tutto. Lo so, lo so siete curiosi di sapere cosa accadrà e soprattutto cosa contiene il baule. Tata Nati, sarà bravo a depistare noi e Bartolo, facendoci credere che contenga tappeti volanti, oro e il fuoco eterno, ma abbiate pazienza perché scoprirete il contenuto non solo del baule ma anche di questo piccolo testo.
Un racconto che sembra assumere la struttura di un copione teatrale. Un testo che magicamente attira il lettore, trasportandolo tra le anime di questi tre personaggi.
Cercate la chiave di volta che sostiene il racconto, la chiave che apre la serratura del baule e quella del segreto di questo testo.
Buona lettura!!



(Marianna Di Bella)

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