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martedì 18 aprile 2017

Recensione: "Gli orchi non sempre sono verdi" - Valerio Molinaro


Titolo: "Gli orchi non sempre sono verdi"
Autore: Valerio Molinaro
Editore: Newton Compton Editore


 
Due bambine rapite.
Un investigatore e un emigrato tunisino, in una corsa contro il tempo per ritrovarle.
Personaggi insoliti appaiono e si muovono tra le pagine di questo giallo.
Roma è lo scenario di questa ricerca, tra le cui strade e vicoli si incrociano, rincorrono, scontrano il bene e il male, protagonisti assoluti di questa storia e della vita in generale.
È labile il confine tra i due, non sempre esiste una linea netta di demarcazione tra le due sfere. Non è facile riuscire a capire dove è insito il male, perché sa essere camaleontico, si nasconde bene nei posti e nelle persone di cui mai sospetteremo. Spesso si cela dietro la maschera del finto perbenismo, del buon lavoro e dell'appartenenza alla buona società, ecco allora che i cattivi o gli orchi non sono quelli che ci aspettavamo, abituati a valutare secondo metri di giudizi o stereotipi che conosciamo sin da bambini. Abituati a pensare che gli ultimi, gli emarginati dalla società, quelli che occupano gli ultimi gradini della scala sociale, siano necessariamente fautori del male. Non è sempre così e lo sappiamo benissimo, il male e il bene sono dappertutto e in tutti i campi sociali, dovremmo solamente imparare a riprogrammare il nostro metro di giudizio, cercando di non ragionare con gli stereotipi con cui vogliono influenzarci. In questo libro, è ancora più evidente il fatto che il male è dove non avremmo pensato e gli aiuti più importanti e inaspettati arriveranno proprio da coloro a cui la società punta il dito, come nemici del benessere comune.
Gaston e Baasim sono i protagonisti fisici della storia, due persone appartentemente diverse ma con uno scopo in comune e un dolore che celano tra le pieghe della propria anima ferita.
Riccardo Gaston è un investigatore privato sui generis, completamente fuori forma, disordinato, sfortunato nel gioco e in amore ma con una grande umanità. All'inizio del testo lo troviamo alle prese con un nuovo incarico, commissionatogli dalla contessa Andreana De Marchis, moglie del noto chirurgo estetico Anselmo Faretti. La donna è convinta che il marito la tradisca, per questo vuole le prove del tradimento, esisteranno?
L'altro protagonista, invece, è Baasim un ragazzo tunisino che lascia la sua terra per imbarcarsi in uno dei tanti barconi che intraprendono i viaggi della speranza per trovare una vita migliore. Qui conosce e salva dall'annegamento le due sorelle Myriam e Faatin, a cui si affezionerà molto considerandole delle sorelline. Arrivati a Siracusa, vengono trasferiti all'ostello della Caritas di Roma, ma le due ragazzine vengono rapite. Da chi? Per quale motivo? E cosa c'entrano con gli altri personaggi che piano piano appaiono nella storia? Da qui inizia una vera e propria corsa contro il tempo per ritrovare e salvare le due sorelle, Gaston e Baasim si ritrovano ad essere una coppia investigativa sorprendente e inusuale, a volte ironica ma con un grande rispetto l'uno per l'altro. Riusciranno a ritrovarle vive? Scopritelo voi.
Ho apprezzato moltissimo questo giallo, spesso durante la lettura ho avuto l'impressione di non leggere solamente un libro, ma di vedere scorrere davanti a me le scene di un film. Ogni pagina è un fotogramma che ci trasposta da una scena all'altra, presentandoci sempre un risvolto nuovo e misterioso. La storia si svela piano piano e ci attira, senza neanche rendercene conto, ritrovandoci a leggere il libro tutto d'un fiato, perché il ritmo narrativo non è mai lento e statico, al contrario la lettura è veloce e cattura totalmente il lettore tanto da non desiderare di lasciare a metà la lettura.
Valerio Molinaro è riuscito a presentarci una Roma diversa e una storia dove il male si cela dietro la maschera del perbenismo. I personaggi sono ben costruiti, ho apprezzato molto la coppia investigativa Gaston e Baasim. Vorrei sottolineare anche la particolarità dei personaggi minori, diversi per carattere e tipologia, ognuno con la sua profondità e presenza scenica, sì perché bastano poche pagine di descrizione e apparizione perché riescano a occupare completamente la scena con la loro personalità.
Valerio ha saputo rendere il libro non troppo pesante nelle descrizioni di alcuni particolari, al contrario, riesce a stemperare alcune situazioni critiche con battute ironiche scritte e dette al momento giusto e con quel pizzico di ironia e sarcasmo che non guastano.
Ora però tocca a voi lettori, munitevi di scarpe comode, buona capacità di osservazione e spirito di intraprendenza perché per trovare le due bambine occorreranno tutti questi elementi, senza perdere tempo, perché ogni minuto è prezioso per il loro ritrovamento e salvezza...quindi buona investigazione e buona lettura!!

(Marianna Di Bella)

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