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lunedì 27 giugno 2022

Recensione: "Finché il caffè è caldo" - Toshikazu Kawaguchi

 

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Titolo: Finché il caffè è caldo

Titolo Originale: Coffee Ga Samenai Uchini

Autore: Toshikazu Kawaguchi

Editore: Garzanti




Buongiorno lettori,

oggi voglio portarvi con me a visitare una caffetteria speciale. Un luogo magico e accogliente dove il tempo sembra non scorrere mai e dove si può mangiare, gustare un caffè e tornare indietro nel tempo.

Sì, avete letto bene, potete tornare indietro nel tempo, non ci credete? No? Allora forza, preparatevi e andiamo, dobbiamo solamente raggiungere il Giappone, più precisamente la città di Tokyo. Qui si trova, in una stradina poco conosciuta, la caffetteria che dobbiamo visitare.

Eccola! Ora basterà entrare, scendere le scale per ritrovarsi in un locale piccolo ma confortevole, con un arredamento non proprio moderno, composto da tre tavolini e un bancone. Sediamoci e lasciamo che la storia, di questo dolce romanzo, prenda vita. Ci basterà aspettare poco per assistere a questo evento straordinario e, ammettiamolo, sognato da tutti.

Chi non vorrebbe viaggiare indietro nel tempo per ritrovare i cari che abbiamo perso e amato, per rimediare a uno sbaglio o per risolvere dei problemi? Lo vorremmo tutti, ma abbiamo paura ad ammetterlo perché crediamo che sia una cosa impossibile, ma non qui. No, qui si può fare. Come? Aspettate ancora un pochino, lasciamo entrare i protagonisti del romanzo, coloro che daranno anima e corpo a questo luogo e che ci spiegheranno come sia possibile viaggiare nel tempo.

Vi vedo ancora titubanti. Allora, vedete quella donna vestita di bianco, seduta sola a un tavolino che legge come se intorno a lei non ci fosse nessuno? La sedia dove è seduta è l'unico mezzo che permette il viaggio, ma non basta sedersi, non è così semplice, perché per farlo occorrerà seguire delle regole rigide e ben precise e il compito di spiegarle spetta a Kazu, la cameriera del locale e cugina di Nagare e Kei, i proprietari della caffetteria.

...Kazu si presentò portando un vassoio d'argento con una caffettiera d'argento e una tazza di caffè bianca.”

(citazione tratta dal testo)

Le regole sono tantissime e devono essere rispettate scrupolosamente, altrimenti si rischia di rimanere intrappolati nel tempo.

Le regole sono:

“Prima regola: Le uniche persone che si possono incontrare nel passato sono quelle entrate nel caffè.

Seconda regola: Qualunque cosa si faccia quando si è nel passato, non si può cambiare il presente.

Terza regola: Per tornare nel passato, bisogna sedersi solo e unicamente su quella sedia.

Quarta regola: Quando si torna nel passato bisogna restare su quella sedia e non ci si può muovere di lì.

Quinta regola: C'è un limite di tempo...”

(citazione tratta dal testo)

Finché il caffè è caldo” è il limite di tempo per poter rimanere nel passato. Un tempo breve ma, credetemi, sufficiente per poter esprimere i propri sentimenti, verità celate, insomma per poter dire tutto ciò che non è stato detto.

Serve coraggio per dire quello che va detto.”

(citazione tratta dal testo)

Si può dire tutto, con la consapevolezza che tutto ciò che verrà fatto e detto nel passato non cambierà il presente. Lo so, può sembrare inutile fare un viaggio che non porti a nulla di concreto, ma leggendo la storia e ascoltando i racconti di coloro che hanno viaggiato, vi renderete conto che ognuno di loro torna diverso, pieno di speranza per se stesso e la propria vita, comprendendo che il presente è l'unica cosa certa, un dono da vivere senza rimpianti o ripensamenti e che il futuro è un mistero ancora da scoprire. Un futuro che dipende da noi e dalle nostre scelte, ricordandoci che bisogna sempre credere nei propri sogni e, soprattutto, credere in se stessi. Allora sì che il viaggio avrà un significato importante e vitale, come lo è stato per Hirai che decide di tornare indietro per rivedere la sorella e lenire il suo senso di colpa; Kōtake torna per aiutare il suo amore e ritrovare sé stessa. Fumiko, invece, lo fa con la speranza di parlare in modo chiaro con il fidanzato, mentre Kei...no, non voglio svelarvi nulla e neanche accennare a un piccolo dettaglio perché è il viaggio che mi ha emozionata di più per la delicatezza della sua storia e mi piacerebbe che foste voi a scoprirlo.

Kazu è ancora convinta che, se vuole, la gente troverà sempre la forza per superare tutte le difficoltà che si presenteranno. Serve solo cuore. E se quella sedia ha il potere di cambiare il cuore delle persone, di sicuro un senso deve averlo.”

(citazione tratta dal testo)

Finché il caffè è caldo” è un romanzo che ho amato, semplice, delicato, arrivato in un momento particolare della mia vita in cui avevo bisogno di un piccolo raggio di sole e speranza, un abbraccio caldo e confortevole, un testo che riuscisse a rincuorarmi facendomi sentire al sicuro. Avevo bisogno di un coccola letteraria e il libro è arrivato magicamente come un dono da parte di una persona cara.

...sono molto felice per la vita che mi hai dato.”

(citazione tratta dal testo)

Il libro è suddiviso in quattro capitoli che raccontano i viaggi di Hirai, Fumiko, Kōtake e Kei. Storie che si snodano tutte all'interno del locale. I personaggi sono ben delineati e creati con garbo e semplicità, riuscendo a suscitare nel lettore una forte empatia verso le loro storie. Io ho apprezzato, in maniera particolare, i personaggi di Kei per la sua sensibilità, forza, speranza e il suo saper vivere felice; e il personaggio di Kazu, una ragazza chiusa che cela la sua profondità d'animo e sensibilità dietro un apparente distacco verso gli altri.

La scrittura è piacevole, pulita e delicata. Ogni storia lascia molti spunti di riflessione interessanti, in particolare, su come affrontare il dolore senza lasciarsi sopraffare da esso, ricordandoci di vivere e apprezzare il presente, di non perdere la speranza altrimenti si rischia di indurire la propria anima, anestetizzando i sentimenti e lasciandosi sopraffare dai rimpianti e dalla rassegnazione.

Un libro intriso di speranza, sentimenti e quel realismo magico che abbiamo imparato ad amare nella letteratura giapponese.

Se vi aspettate un romanzo ricco di ritmo e azione, allora non è il libro adatto a voi, se invece amate i romanzi delicati in grado di regalarvi emozioni pure e mai banali, allora non esitate a leggerlo e preparatevi a viaggiare nel tempo insieme a Kei, Fumiko e gli altri personaggi.

Io mi lascerò cullare ancora per un po' tra le sue pagine per ritrovare quella sensazione di serenità, piacevolezza e delicatezza che ho vissuto durante la lettura.

Buon viaggio a tutti voi!



Marianna Di Bella

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