Roberto Saviano è tornato ad allietare le nostre letture e le nostre menti con un nuovo e potente libro.
Un libro imponente, non solo per il numero di pagine, ma per la forza delle storie in esso contenute e per il messaggio che ognuna di loro porta con sé.
In questo testo, l'autore si rivolge direttamente al lettore in un dialogo intimo e personale. Un dialogo che diventa una confidenza profonda. Un sostegno. Una di quelle chiacchierate che si fanno tra amici, in cui ci si confronta e aiuta, dandosi consigli e suggerimenti su problemi personali, sociali etc.
L'autore diventa il nostro confidente, quell'amico sincero che preferisce dirci la verità, anche se fa male, piuttosto che illuderci che tutto vada bene. Un amico che, nonostante tutto, sarà al nostro fianco consigliandoci e aiutandoci a vedere la realtà dei fatti, oltrepassando la cortina della superficialità e dell'apparenza, svelandoci gli intrighi, le falsità e il gioco nascosto dietro finti sorrisi e parole. Abbattendo quel gioco di illusioni che la società, la politica etc. vogliono propinarci per nascondere le vere intenzioni. E proprio come un amico, ci aiuta senza ergersi a professore e senza voler impartire lezioni trattandoci con freddezza e distacco, affermando e imponendo le sue idee come giuste e vere. Niente di tutto questo perché Roberto Saviano non è così e non lo è mai stato. Sin dalle prime frasi della prefazione ci mette a nostro agio, dandoci del tu e confidandoci che, seppure rivolgendosi al se stesso adolescente, questo testo è per tutti, nessuno escluso e, cosa più importante, non vuole dirci cosa dobbiamo fare o pensare, al contrario vuole darci gli strumenti per comprendere i giochi di potere e svelare la verità in modo che possiamo capire da soli cosa sia giusto o sbagliato e come agire di conseguenza seguendo sempre il nostro pensiero.
“Allora parlo a te, che mi stai leggendo, come fossi un altro me.
(…)
Sei un uomo, sei una donna, anche questo in qualche modo è indifferente, sei comunque tu, l'altro me, quello a cui gli incastri non tornano e che ha sempre la sensazione di vivere il rovescio della storia e non il suo dritto.
Ecco, io voglio mostrarti cosa c'è sotto traccia...”
(citazione tratta dal testo)
Roberto Saviano ci regala un libro che vuole essere una mappa per attraversare e comprendere un mondo sempre più difficile e repressivo che ci vuole tutti uguali, senza identità e senza libertà di parola. Una mappa che ci aiuta a capire i meccanismi, e non a trovare scorciatoie, perché la cosa importante non è la lunghezza della strada per giungere all'obiettivo, ma capire, imparare e sbagliare lungo il tragitto, perché solo sbagliando si comprendono gli errori e si migliora.
“Consegnandoti una mappa, cerco solo di farti arrivare al punto dove sono arrivato io, cosicché tu possa patire da dove io non ce l'ho fatta ad andare oltre. Non voglio farti percorrere strade già battute per tenerti dentro a un sentiero segnato, non voglio insegnarti la prudenza, al contrario voglio portarti nel punto in cui la prudenza deve diventare azzardo e la saggezza temerarietà, perché forse solo così si arriva a tracciare una strada nuova.”
(citazione tratta dal testo)
“Gridalo” sarà la nostra mappa. La bussola che ci condurrà, non solo verso la comprensione di fatti importanti, ma anche alla comprensione di noi stessi e l'autore sceglie come guide le storie di persone diverse per vissuto, professione, nazione ecc. ma tutte accomunate dalla loro forza interiore, dalla potenza delle loro parole. Persone che hanno lottato strenuamente per difendere il diritto alla parola e all'espressione. Quella parola che, ieri come oggi, è il vero nemico dei poteri forti. Un nemico da abbattere e sconfiggere in ogni modo, perché la parola è la sola e unica arma in grado di svelare la verità. Allora pur di fermarla tutto diventa lecito e giustificato, perché permettere alle persone di pensare autonomamente, vuol dire dare loro la chiave per svelare gli intrighi, per ribellarsi e contestare ogni cosa, difendendo il proprio pensiero e lottando per i propri diritti.
“Fanno paura, le parole! Le parole attraversano i secoli, bucano le pareti, prendono dimora nei cuori, abitano le coscienze, non sono isolate dalla segregazione, non vengono strozzate dalla corda, sono immuni al fuoco, non vengono dilaniate con lo squartamento, non vengono colpite dai proiettili né sventrate dal tritolo.
Il punto è se pronunciarle o no, quelle parole. Perché ogni parola ha un prezzo altissimo, e questo prezzo si paga in termini di fastidio, astio, di derisione, di calunnia, d'invidia, d'isolamento, di minaccia, di tortura, di reclusione, di morte.”
(citazione tratta dal testo)
Meglio tenere la gente all'oscuro nella loro ignoranza, perché meno parole conoscono e meno possibilità hanno di esprimere pensieri e opinioni relegandole al vuoto e all'annientamento mentale, rendendole simili nei gusti, nelle scelte e quindi facilmente controllabili e gestibili. Fortunatamente, c'è sempre chi si ribella a tutto questo diventando così il nemico da sconfiggere. Come distruggerlo? No, non con la violenza, quella è la soluzione estrema, bensì con altre tecniche più subdole e deleterie: la delegittimazione dell'individuo in quanto tale, denigrando la sua persona con commenti cattivi sull'aspetto fisico, sulla vita privata ecc. Denigrare la persona e non il pensiero è l'arma per distruggere chi vuole difendere se stesso e gli altri.
“La delegittimazione distrugge più della morte perché insinua cellule cancerogene non nei nemici, ma negli amici. Ecco perché l'unico modo di combatterla, non appena ci si accorge che sta cominciando a iniettare il suo veleno, è gridarlo. Gridarlo forte.”
(citazione tratta dal testo)
Roberto Saviano ci presenta, così, diversi personaggi che, in un modo o nell'altro, hanno lottato per difendere i propri diritti. Donne e uomini che hanno usato la loro intelligenza e parola per lottare. Uomini e donne che di fronte alla verità e alla possibilità di svelarla, non si sono tirati indietro e hanno lottato con coraggio per dare voce a tutti. Hanno gridato forte e chiaro il proprio pensiero e le proprie idee. Un grido che arriva dritto alle nostre orecchie, alle nostre anime, colpendo in nostri pensieri lasciandoci tramortiti a riflettere su tutto, facendoci prendere atto che non ci si può più nascondere o voltare la testa dall'altra parte, ma bisogna prendere esempio e gridare ogni volta che assistiamo a un'ingiustizia, violenza, delegittimazione, qualsiasi cosa che colpisca l'individuo.
Gridare per difendere i nostri e altrui diritti.
Gridare sempre e comunque perché la verità emerga e trionfi. E ogni capitolo, personaggio, parola scritta sono un grido forte, potente e liberatorio. Un grido passionale che scuote e riempie le nostre anime, regalandoci la speranza di riuscire a scoprire la verità, per questo è importante conoscere e comprendere il gioco subdolo della delegittimazione e dei poteri forti.
Roberto Saviano racconta in modo passionale, fluido e intenso i diversi personaggi e loro storie, regalandoci un testo importante e potente. Un libro che deve essere letto lentamente, con calma, non per la difficoltà comprensiva ma per l'importanza dei temi trattati. Ogni pagina racconta una storia che deve essere letta e riletta, perché cela al suo interno messaggi significativi e profondi che incidono sulla nostra anima.
“Le storie che ti racconterò, se saprai leggerle, potrebbero all'occorrenza farti da scudo. Spero persino da munizione, una munizione particolare che, quando esplode,concede vita invece che toglierla. Considerala il regalo di un amico, di un reduce, oppure consideralo una lanterna.”
(citazione tratta dal testo)
“Gridalo” è un libro che ho amato moltissimo, non solo per le diverse storie, ma per il modo unico e inimitabile che ha Roberto Saviano di raccontare persone e avvenimenti. Un modo empatico e diretto attraverso il quale fa sentire il lettore completamente immerso nella storia, respirandone il dramma, il dolore, la forza, la caparbietà delle azioni e delle idee.
Leggere il libro è un'esperienza unica e intensa che consiglio a tutti, perché dopo averlo fatto vi renderete conto di guardare il mondo in maniera diversa, più consapevoli e maturi, capendo che non si può più voltare la testa dall'altra parte, non si può più ignorare la realtà dei fatti, non si può aspettare che siano solo gli altri a lottare...è arrivato il momento di fare la nostra parte, gridando forte il nostro dissenso.
Prendete il libro, apritelo e fate vibrare la voce di Roberto Saviano, lasciandovi guidare dalle sue parole e dalle sue storie. Seguitele e intraprenderete un viaggio da cui tornerete diversi e più consapevoli. Un viaggio in cui scoprirete quella voglia di gridare che avete represso perché, finalmente, non vi sentirete soli ma sostenuti e compresi da un autore che sa benissimo cosa si prova ad essere attaccati dalla macchina del fango. Un uomo che parla direttamente alle nostre anima e coscienze, aprendo i nostri occhi e i nostri cuori. Un uomo che ci invita a gridare e allora gridiamo più forte che possiamo.
“Gridalo che non vale la pena
vivere a queste condizioni,
gridalo che tutto deve cambiare.”
(citazione tratta dal testo)
Buona lettura.
Marianna Di Bella