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giovedì 28 novembre 2019

Recensione: "Zarina" - Ellen Alpsten

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Titolo: Zarina
Titolo Originale: Die Zarin - Roman/Tsarina
Autrice: Ellen Alpsten
Editore: DeA Planeta Libri




San Pietroburgo, 1725.
È una fredda e ventosa nottata di febbraio e nel Palazzo d'Inverno, sede dello zar di Russia, l'atmosfera è tesa e preoccupante. Lo zar è malato, le sue condizioni sono talmente gravi che tutti aspettano con trepidazione fuori dalla porta della sua camera per sapere se sopravviverà alla nottata.
Poche persone sono ammesse nella sua stanza, tra questi troviamo sua moglie Ekaterina, il migliore amico Menšikov e l'arcivescovo Prokopovič. I tre personaggi sono impegnati in una fitta conversazione che li rende ancora più nervosi e agitati, cosa sta succedendo?
Be' in realtà lo zar è morto, la zarina ha deciso di aspettare prima di annunciare la triste notizia al popolo russo, perché da quel momento la sua vita sarà in pericolo. La donna potrebbe rischiare la chiusura a vita in convento, l'esilio o la morte, così, deve riflettere e trovare una soluzione che la salvi da un destino tragico. Perché? Non posso svelarvi troppo, però, vi basti sapere che non esiste un erede al trono, perché lo zar Pietro, durante gli ultimi anni del suo impero, ha stravolto ogni legge e consuetudine eliminando la linea di successione, preferendo passare il comando a un estraneo piuttosto che a un figlio indegno. Putroppo, lo zar non ha fatto in tempo a scrivere il nome del suo successore e probabilmente all'annuncio della sua morte si scateneranno complotti, guerre e diatribe per salire al comando della nazione.
Chi governerà il popolo russo? E se a governare fosse sua moglie, la zarina Ekaterina? Salvandosi in questo modo da un destino tragico? La donna ha bisogno del giusto appoggio per riuscire nell'impresa, così fa chiamare segretamente il consiglio privato, le truppe e insieme a Menšikov aspetta il loro arrivo. Sarà una lunga attesa, una nottata in cui la donna rifletterà sulla sua vita e ripercorrerà, attraverso i ricordi, la sua lunga e tormentata esistenza. Tornerà indietro nel tempo a quando il suo vero nome era Marta e viveva in luogo sperduto della vasta pianura della Livonia. Una povera e semplice aiutante nelle cucine del monastero del posto, fino a quando un mercante non la compra per farla lavorare come domestica. Marta ha solo sedici anni, ma questo avvenimeno segnerà la sua esistenza, ferendola nell'anima e nel corpo, perché subirà violenza e sopraffazione

Quel pomeriggio la mia vita cambiò direzione, come la banderuola sul tetto del monastero alla prima folata di vento, foriera di un temporale improvviso.”
(citazione tratta dal testo)

Da semplice, inesperta e ingenua ragazza conoscerà la cattiveria della gente, la violenza, la sofferenza, la morte che la porteranno a fuggire per trovare un briciolo di serenità e tranquillità. Una fuga che la porterà a conoscere l'amore, la passione, il dolore, la mancanza di rispetto, la sfiducia verso l'altro e la condizione infima della donna. Tutto questo fino a quando il destino non decide di giocare ancora con la sua esistenza, facendole incontrare lo zar Pietro. Un incontro che segnerà un grande cambiamento nella sua vita, catapultandola non solo tra le braccia di un uomo potente, contorto, controverso, dispotico e tirannico ma anche in un realtà diversa fatta di ricchezza, eccessi, tradimenti e sregolatezze. Ma come ogni cambiamento, anche qui c'è un rovescio della medaglia difficile da sopportare e affrontare: la morte dei figli. Un dolore atroce e inimaginabile per una donna, ma Marta è forte e determinata a riscattare se stessa, la sua libertà e il suo destino, e da povera ragazza ingenua si ritroverà a essere la zarina Ekaterina.

Quella mattina sentii il mio vecchio nome per l'ultima volta, e nello specchio con la cornice d'argento e madreperla Marta, la serva nata fuori dal matrimonio, la ragaza dal cuore disperato e lo stomaco vuoto, sparì per sempre. Al suo posto era apparsa magicamente Ekaterina Alekseevna, che da quello stesso specchio mi restituiva la sua stupefacente bellezza, lo sguardo fiero di zarina.”
(citazione tratta dal testo)

Cosa accadrà nella sua vita lo scoprirete da soli, soffermandovi sulla figura di questa donna che, nonostante le violenze e le sofferenze subite, è riuscita a raggiungere traguardi inaspettati e importanti pagando sulla propria pelle il desiderio di una vita diversa.
“Zarina” è un romanzo storico interessante e coinvolgente che, non solo mette in primo piano la figura di Ekaterina ma evidenzia, in maniera vera e diretta, la condizione inferiore della donna, sia nelle classi povere che in quelle agiate. Donne comprate, vendute e usate come oggetti di piacere. Donne che rappresentano una proprietà dell'uomo e non un essere umano dotato di intelletto e pensieri propri. Donne destinate a procreare figli e nel caso della zarina, a procreare un erede maschio per continuare la discendenza reale, per poi essere ripudiata, esiliata e gettata via se non in grado di soddisfare queste aspettative. Ekaterina ad un certo punto della sua vita decide di ribaltare il suo destino, prendendolo di petto e giocando con lui una partita importante senza esclusione di colpi, mettendo sulla bilancia effetti negativi e positivi pagandoli sulla propria pelle. La sua crescita emergerà lentamente acquisendo forza pagina dopo pagina.

“Sfrutta le sorprese della vita a tuo vantaggio. Considera il tuo potere sugli uomini come una buona mano a arte: giocale, e potrai sperare di vincere la partita della vita.”
(citazione tratta dal testo)

Ekaterina non è solo la protagonista ma anche la voce narrante del romanzo che ci guida, attraverso i suoi ricordi, tra le pieghe della sua anima, tra gli intrighi di corte e gli avvenimenti storici. Un racconto personale che diventa un dialogo aperto e intimo con il lettore, che si sente partecipe non solo delle sue vicissitudini, ma anche dei suoi pensieri e delle sue emozioni. In questo modo si crea un rapporto empatico con il lettore, coinvolgendolo in ogni aspetto della sua vita, tenendolo incollato alle sue pagine che si succedono velocemente rendendo la lettura interessante e appassionante.
Ellen Alpsten ha scritto un romanzo storico bello e coinvolgente, utilizzando uno stile semplice, chiaro e scorrevole, permettendo a qualsiasi lettore di immergersi nella storia russa, agevolando la comprensione della difficile situazione politica, sociale e cultura della nazione. Analizzando, inoltre, la figura dello zar Pietro che ha cercato, durante il suo mandato, di cambiare il Paese, creando le basi per farlo progredire economicamente, politicamente e culturalmente, portandolo ai fasti e ai livelli degli altri regni occidentali. Ma per arrivare a questo ha mosso guerre decennali, mettendo a repentaglio la vita della popolazione russa già vessata da tasse elevate e spesso illogiche e dalla sua tirannia e violenza. Lo zar ha cercato di raggiungere i suoi obiettivi con fermezza e dispotismo, condannando alla tortura e a morte chiunque si sia opposto alle sue idee e ai suoi ordini.

“Lo zar era un dono di Dio, proprio come il giorno e la notte, l'estate e l'inverno, il sole e la luna, impossibile metterlo in discussione.”
(citazione tratta dal testo)


In questo contesto storico si muovono i personaggi che attraverso le loro vicende danno il ritmo alla storia e al tempo che scorre e si snoda pagina dopo pagina. In verità avrei preferito una cadenza cronologica più dettagliata, perché spesso si perde completamente la cognizione del tempo, dando l'impressione al lettore che alcuni avvenimenti si succedono uno dietro l'altro, mentre, in realtà sono trascorsi mesi se non addirittura anni. Evidenziare le date e dare una successione temporale più definita avrebbe reso ancora più fluida la comprensione della storia russa.
Le descrizioni sono interessanti e coinvolgenti, soprattutto quelle che riguardano l'atmosfera e le azioni di alcuni personaggi, a onor del vero di alcune scene avrei fatto a meno perché non aggiungono nulla alla storia, ma questo rimane un mio punto di vista.
Ho apprezzato la costruzione e descrizione del personaggio di Ekaterina, in modo particolare la parte psicologica che permette al lettore di entrare in empatia con le sue emozioni, osservando dal suo punto di vista il complesso rapporto tra lei e lo zar Pietro e la figura tirannica e dispotica dell'uomo.
“Zarina” è un romanzo storico che conquista subito il lettore e, naturalmente, ha affascinato anche me, con una figura femminile forte, intelligente e determinata a raggiungere i suoi obiettivi per non essere sopraffatta in maniera definitiva da un destino che ha giocato duramente con la sua vita, facendola gioire e soffrire contemporaneamente. Regalandole momenti di dolore, umiliazione accompagnati da altri di passione e felicità. Un rovescio della medaglia difficile da affrontare e superare.


“Questo non è vero, Pietro. Possiedo pur sempre qualcosa. Possiedo l'orgoglio, e la mia libertà, che mi avete dato voi.”
(citazione tratta dal testo)


Prendetevi del tempo da dedicare a questo testo, avvicinatevi alla storia russa ed entrate nella vita di Marta.
Buona lettura!!



(Marianna Di Bella)


(Gifted by) Ringrazio la Casa Editrice per la copia del libro.

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