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venerdì 15 novembre 2019

Recensione: "Il Priorato dell'Albero delle Arance" - Samantha Shannon

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Titolo: Il Priorato dell'Albero delle Arance
Titolo Originale: The Priory of the Orange Tree
Autrice: Samantha Shannon
Editore: Mondadori




Il mondo è in pericolo!
Un'oscura minaccia si sta risvegliando e potrebbe abbattersi sul mondo orientale e occidentale, seminando morte, distruzione e sofferenza. Dopo mille anni, il Senza Nome sta tornando e con lui i tempi oscuri, dove il male imperverserà sui regni, le popolazini e il mondo intero.
Chi è il Senza Nome? Ancora un attimo di pazienza e lo scopriremo insieme.
Mentre la minaccia sembra concretizzarsi ogni giorno di più, la vita nei regni continua a scorrere tranquilla e ignara di tutto questo, le persone sono troppo prese dai propri problemi quotidiani per dare peso ai segnali di pericolo.
I diversi regni sono ostili tra di loro, in modo particolare, quelli dell'Oriente e dell'Occidente sempre più distanti l'uno dall'altro. Chiusi nei loro confini, professano e difendono le proprie tradizioni e credenze, rimanendo aggrappati al passato, vedendo nell'Altro un nemico da allontanare, combattere e debellare come il morbo rosso che infesta parte del mondo o il pericolo dell'Armata draconiana che crede nel potere del Senza Nome e si sta riattivando per prepare il suo ritorno.
L'Oriente venera i draghi, lacustrini e di mare. Creature possenti, magiche e meravigliose, dedite alla difesa del mondo orientale minacciato da epidemie e invasioni. Ogni 50 anni, alcuni draghi seikinesi scelgono dei cavalieri umani nell'eventualità di dover tornare a combattere, destino vuole che quel giorno sia arrivato e Tané, una delle nostre protagoniste, è in trepida attesa perché, dopo anni di allenamenti, è giunto il Giorno della Chiamata che potrebbe decretare la sua idoneità per entrare a far parte della Guardia dei Mari e proteggere, così, la sua terra a dorso di un drago. Ma prima, dovrà superare una serie di prove e qualcosa di ancora più difficile, qualcosa che potrebbe porre fine ai suoi sogni compromettendo il suo futuro...qualcosa che non doveva fare.
Cosa? Be', anche questa volta dovrete pazientare perché la storia è solo all'inizio e altre protagoniste richiedono la nostra attenzione.
Lasciamo, quindi, per un attimo Tané e spostiamoci a Occidente, nel regno incontrastato della regina Sabran Berethnet di Inys. La donna appartiene a una lunga discendenza femminile, costituita da regine che hanno governato per anni e anni. Credenza vuole che fin quando nel regno ci sarà una discendente della casata Berethnet, allora il Senza Nome non tornerà a minacciare il mondo. Sarà vero o è solo una leggenda?
Il mondo occidentale crede fermamente a questa leggenda, così come credono nella religione delle Sei Virtù che professano in maniera appassionata e chiunque non crede è ritenuto un nemico. Odiano la magia. Odiano gli orientali perché venerano i draghi, e non accettano nessun tipo di contatto commerciale o personale.
La regina è in pericolo, qualcuno sta tramando alle sue spalle per ucciderla, perché? Per scoprirlo ci basterà seguire una persona che da anni la sta proteggendo in maniera discreta e anonima, una giovane donna...una dama di corte: Ead Druyan. La donna originaria di Lasia, vive nel regno da otto anni e ha trascorso tutto questo tempo muovendosi nell'ombra e non destando sospetti, perché Ead è in realtà una maga con grandi abilità. La donna fa parte del Priorato dell'Albero delle Arance, un ordine segreto creato da Cleolind, colei che ha sconfitto il Senza Nome e capostipite della casata di Berethnet. Il Priorato è formato dalle Dame Rosse che hanno il compito di proteggere il mondo dall'Armata draconiana e traggono la loro forza dal Siden che scorre tra le linfee dell'albero e nei suoi frutti.

“È troppo che sei lontana dall'albero. Sei una radice, mia cara. Devi nutrirti, altrimenti appassirai.”
(citazione tratta dal testo)

Se il Senza Nome sta per tornare a minacciare il mondo, come faranno i regni a sconfiggerlo? Riusciranno a mettere da parte i propri rancori per combattere e perseguire il bene comune? Come faranno le tre protagoniste a incontrarsi e intrecciare le loro storie? Chi vuole uccidere la regina? Queste e molte altre domande vi assaliranno durante la lettura di questo immenso e voluminoso epic fantasy, ma non vi dirò nulla e non aggiungerò altro alla trama perchè spero e desidero che siate voi a scoprire una storia meravigliosa, emozionante e ricca di colpi di scena. Quindi, mettetevi comodi, prendete il libro e immergetevi completamente tra le sue pagine, lasciandovi afferrare dalle parole di Samantha Shannon. Parole che vi faranno letteralmente volare sulle ali della fantasia e a dorso in un drago magico, possente, elegante come Naymathun.

“La sua voce era un richiamo di guerra, il canto delle balene, un rombo di tuono in lontananza il tutto amalgamato in forma di parole simili a vetri legati dalle onde. Ascoltarla parlare calmava Tané di un senso di tranquillità prossima alla pace del sonno.”
(citazione tratta dal testo)

Il numero delle pagine potrà spaventarvi ma, credetemi, una volta che avrete iniziato a leggere non vorrete smettere più e non farete caso alle pagine che sfoglierete e che si susseguiranno velocemente, perché troverete la lettura scorrevole e coinvolgente.
L'autrice ha uno stile narrativo moderno che ben si adatta a questo epic fantasy. Le descrizioni sono precise, attente e particolareggiate al punto da farci vivere completamente immersi in un'atmosfera suggestiva e avvincente. Con le parole riesce a creare un mondo vero e plausibile, perfettamente funzionale al testo. Tutto è costruito in maniera credibile e non si percepisce mai l'artefatto narrativo, al contrario, riesce a coinvolgere il lettore creando un legame empatico forte e intenso.
Nulla è lasciato al caso, nomi dei luoghi o dei personaggi, i diversi regni, i draghi, gli avvenimenti e i colpi di scena ma, non è solo lo stile narrativo ad essere moderno, ci sono anche gli episodi, gli eventi, le caratteristiche dei personaggi e gli elementi che costituiscono la trama a renderlo contemporaneo.
Samantha Shannon utilizza temi attuali perfettamente riconducibili alla società moderna, basti pensare all'ostilità e alla paura dell'Altro. Il timore di essere invasi da chi non si conosce, ritenendoli nemici da tenere lontani, fuori dai propri confini territoriali e personali. L'autrice affronta ed evidenzia temi come il rispetto delle culture, delle credenze, delle religioni diverse dalle proprie, viste con disprezzo e disgusto solo perché non si conoscono e non corrispondono con le proprie. Evidenzia il rispetto per ogni essere vivente.e per l'amore in ogni sua forma, sfumatura e bellezza.
L'autrice crea un epic fantasy le cui protagoniste sono donne forti, determinate a vivere come vogliono, inseguendo se stesse, sfidando le convenzioni e andando contro la morale sociale che le vuole brave regine in grado di procreare e proseguire la dinastia, o donne sole e spaventate.

“Ma a dire il vero...non sono affatto d'accordo che il futuro di una nazione risieda nella possibilità di procreare. Una donna è più di un utero da inseminare.”
(citazione tratta dal testo)

In questo romanzo le donne sono protagoniste e artefici del proprio destino, con pregi e difetti, paure e sensi di colpa, rimpianti e voglia di riscattare e ritrovare se stesse. Donne la cui forza crescerà una volta preso atto della propria forza interiore. Donne descritte e delineate molto bene, così come complete sono anche coloro che non si trovano al centro della scena ma ai margini della storia. In verità, tutti i personaggi sono costruiti bene, ognuno con una propria personalità ben definita e distinguibile l'uno dall'altro.

“Nessuno dovrebbe indurre un adonna a temere di non essere abbastanza.”
(citazione tratta dal testo)

Il romanzo è diviso in 6 parti, ognuna formata da capitoli che alternano la narrazione tra mondo orientale e occidentale. Ogni capitolo ha come protagonista un personaggio diverso che ci guiderà all'interno della storia presentandoci, non solo luoghi ed elementi diversi ma, soprattutto, punti di vista diversi. Ead, Tané, Loth e Niclays saranno le guide che ci condurrano alla scoperta di terre magiche e suggestive e all'interno di una storia emozionante e intensa. Una trama ricca di colpi di scena che ci lasceranno, alla fine di ogni capitolo, con il fiato sospeso, accendendo la fiamma della nostra curiosità e la voglia di continuare a leggere per scoprire nuovi avvenimenti.
A onor del vero, devo ammettere che la battaglia finale e l'epilogo mi hanno un po' delusa, perché mi aspettavo più pagine e maggior attenzione allo scontro finale, invece, l'ho trovato breve e sbrigativo se paragonato alla lunga attesa e preparazione delle pagine precedenti. Non so se è una scelta voluta o se l'autrice ha voluto trasmettere un messaggio importante, così, mi sono presa del tempo per riflettere e mi sono resa conto che non è il finale a rendere bella e gradevole una storia, bensì cosa avviene durante il viaggio che si intraprende. Basti riflettere sulle vicissitudini dei personaggi, infatti, ognuno di loro intreprende un viaggio, non solamente fisico, ma psicologico. Un viaggio intimo e personale che li porterà a scoprire se stessi, superando paure, e quel senso di colpa che li priva della capacità di vedere la bellezza intorno a loro e dentro la loro anima. Li priva della capacità di godere appieno ogni singolo istante della propria esistenza...li priva della capacità di vivere.

«Ti lascerò partire con la mia benedizione, Tané, ma devi prima promettermi una cosa» mormorò. «Che un giorno riuscirai a perdonare te stessa. Questa è la primavera della tua esistenza, bambina, ci sono tante cose che devi ancora imparare. Non negarti il privilegio di vivere.»
(citazione tratta dala testo)

Quindi, a parte lo scontro finale e l'epilogo frettolosi e stringati, il romanzo merita di essere letto e amato in ogni suo elemento e personaggio.
Ottocento pagine di pura emozione, magia e bellezza.
Ottocento pagine che vi condurranno in terre affascinanti e suggestive.
Ottocento pagine che vi consiglio di leggere perché le protagoniste vi sapranno affascinare e ammaliare con la loro forza e determinazione, come Ead ha saputo conquistare la mia attenzione eleggendola a personaggio preferito insieme Naymathun, drago elegante e maestoso.

“Il mio cuore conosce bene il tuo canto, e il tuo cuore il mio. Io tornerò sempre da te.”
(citazione tratta dal testo)

Buona lettura!!



(Marianna Di Bella)



(Gifted by) Ringrazio la Casa Editrice per la copia del libro.

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