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martedì 22 ottobre 2019

Recensione: "Sei come sei" - Melania G. Mazzucco

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Titolo: "Sei come sei"
Autrice: Melania G. Mazzucco
Editore: Einaudi




È dicembre e la città di Milano si sveglia sotto con un cielo grigio e cupo, ma questo non ferma la vita frenetica e il traffico cittadino. Gente che corre per raggiungere il posto di lavoro e scolaresche che lasciano le aule degli istituti scolastici per partecipare a gite e visite culturali.
Oggi ne seguiremo una in particolare, in questo momento si trova nei sotterranei della metropolitana, in attesa del convoglio che li condurrà alla Biblioteca Ambrosiana per ammirare i disegni di Leonardo da Vinci. Gli alunni sono sulla banchina sorvegliati dai loro insegnanti, ad eccezione di una ragazzina che se ne sta in disparte, cercando di non attirare l'attenzione dei suoi compagni. Il suo tentativo risulta vano, perché un gruppo di ragazzini si avvicina e inizia a darle fastidio. L'insegnante non si accorge di nulla e i compagni continuano a tormentarla con prese in giro pesanti, fino a quando tra la ragazzina e un compagno non si accende una lite che termina con uno spintone e la caduta dalla banchina del ragazzino che viene investito dalla metro. Nessuno si rende conto della situazione e la ragazza fugge spaventata.
Seguiamola in questa fuga rocambolesca, perché lei è Eva, la protagonista e voce narrante del romanzo di Melania G. Mazzucco.
Eva ha quasi dodici anni, è matura, equilibrata, e ha un'intelligenza fuori dal comune, sa cosa vuole e si impegna per raggiungere i suoi obiettivi. Ama scrivere e da grande vorrebbe diventare una scrittrice, parla come un libro stampato, non ha molti amici e i suoi compagni la considerano strana, divenendo oggetto di prese in giro pesanti e violente.

“Eva è sempre in guerra, scudo al fianco e lancia in resta, contro i mulini a vento. Bisognerebbe convincerla ad apprendere le armi al chiodo. Ma non desisterà, finché non avrà vinto la sua battaglia. Come può vincerla, da sola.”
(citazione tratta dal testo)

Dove sta fuggendo la ragazzina? Eva raggiunge la stazione centrale e prende il treno diretto a Roma, la sua meta definitiva è Visso, il paesino dove vive Giose, il padre, o meglio l'altro padre. Sì, perché Eva ha due papà, Christian professore universitario e Giose, ex cantante e meteora nel panorama musicale. I due uomini l'hanno desiderata, voluta e amata profondamente, creando con lei quella famiglia che tanto sognavano di costruire. Una famiglia felice, dove le diverse caratterialità si equilibravano perfettamente, creando un clima familiare amorevole e sereno, fino al tragico e mortale incidente di Christian.

“Era tutto per me – rispose Giose. La mia bussola, la mia meridiana. Non so vivere senza di lui. Sono annientato, mi sembra un incubo. Svegliami ti prego.”
(citazione tratta dal testo)

La tragedia segnerà profondamente le anime di Eva e Giose, che dovranno lottare con il proprio dolore cercando di non perdere se stessi e il loro nucleo familiare. Nucleo familiare che risentirà profondamente della perdita, perché nonostante i 12 anni di convivenza, la legge italiana non riconosce il legame dei due uomini e Giose, pur essendo il tutore legale di Eva non è ritenuto dal il giudice, una figura idonea alla cura, stabilità e crescita della bambina, che per questo motivo viene affidata al fratello di Christian.
Da qui inizieranno silenzi, incomprensioni, sentimenti trattenuti, amore intenso che ci condurranno all'interno di un storia bella ed emozionante.

“...certe volte la verità bisogna tenersela dentro, anche se brucia.”
(citazione tratta dal testo)

Il romanzo inizia in maniera avvincente, lasciandoci quel senso di suspense e interesse per tutto ciò che avviene sotto la metropolitana, la fuga di Eva, lo spavento, il terrore, il viaggio in treno ecc. Avvenimenti che ci tengono incollati alle pagine del libro, desiderosi di sapere cosa accadrà e di conoscere meglio la ragazzina. Dopo un inizio avvincente, la storia inizia a rallentare prendendo vita piano piano, pagina pagina, permettendoci di entrare nelle vite dei personaggi in punta di piedi e con il dovuto rispetto. Un percorso lento e delicato che ci lascia il tempo di scoprire non solo le loro vite, ma di entrare in empatia con i personaggi, lasciandoci il modo di fermarci a riflettere su molte tematiche interessanti: bullismo, disagio adolescenziale, libertà di essere se stessi e amare chi si vuole senza distinzione di genere, paternità, madri surrogate ecc.
Tematiche spinose e controverse che ancora oggi creano un dibattito politico e pubblico acceso e attuale.
Tematiche che Melania G. Mazzucco affronta e scrive con tatto e delicatezza, ma con una scrittura diretta ed efficace che riesce a colpire e attrarre il lettore, lasciandolo riflettere sull'amore in ogni sua forma e sfumatura. Amore che diventa il protagonista del romanzo: amore tra genitori e figli, amore tra due persone, amore timido, amore familiare. Semplicemente...Amore.
Melania G. Mazzucco riesce ad affrontare tutti questi temi in maniera diretta utilizzando punti di vista scomodi e per nulla scontati, facendo emergere le fragilità umane, senza mai cadere nel falso moralismo o forzature narrative. Al contrario riesce con naturalezza e sensibilità a mostrarci la vita così com'è: bella, dolorosa, autentica, difficile, imperfetta. Una vita piena di sorprese. Una vita fatta di incontri, scontri, amori e cambiamenti come quelli che capiteranno a Eva e Giose, le due voci narranti che si alterneranno tra i vari capitli e ci sveleranno i loro pensieri, le loro emozioni, aprendoci le loro anime e permettendoci di scorgere le loro ferite, fragilità e paure.

“Ma lui era diverso. Giose non si vergognava di lasciarsi guardare dentro. Non aveva mai considerato disdicevole esporre al mondo le sue viscere, i suoi impulsi, le sue piaghe, le sue gioie. Vivere senza confini, senza innalzare barriera tra sé e gli altri, era connaturato al suo modo di essere - forse ciò che più di tutto lo aveva spinto a comporre, creare, cantare. E anche darsi interamente, in amore.”
(citazione tratta dal testo)

La lettura è scorrevole e non perde mai il suo ritmo e la sua credibilità. La storia non assume mai un tono didascalico, al contrario, entra in completa armonia con il lettore, regalandogli sensazioni ed emozioni intense.
Ho amato profondamente il libro, soprattutto i due protagonisti, due anime fragili, sofferenti, imperfette, piene di amore e silenzi. Due personaggi credibili e aderenti alla realtà.
“Sei come sei” è una storia che entra dritta al cuore del lettore, tenendolo incollato alle sue pagine donandogli amore e umanità, fragilità e forza, crescita e maturazione, delicatezza e emozioni.
Una storia che vi consiglio di leggere e scoprire.
Buona lettura!!



(Marianna Di Bella)

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