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lunedì 9 settembre 2019

Recensione: "Le ragazze di Parigi" - Pam Jenoff

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Titolo: "Le ragazze di Parigi"
Titolo Originale: "The Lost Girls of Paris"
Autrice: Pam Jenoff
Editore: Newton Compton Editori




Accettare la verità non è facile, ma arriva un momento nella vita in cui non è più possibile sottrarsi ad essa, e allora bisogna decidere se soccombere per sempre o affrontarla a muso duro, consapevoli che le vecchie ferite potrebbero riaprirsi facendoci provare un dolore indicibile.
Affrontare la verità vuol dire riportare alla luce segreti celati; vuol dire guardare in faccia se stessi e le scelte intraprese fino ad allora. Perché la verità non è formata solo dal bianco e dal nero, bensì da una serie di sfumature che ci aiutano a spiegare e comprendere le scelte iprese.
Ci aiutano a riconoscere e accettare comportamenti spesso incomprensibili.
Ci aiutano a trovare pace nella nostra anima e in quella degli altri.
La verità è liberazione.

Verità.
Quella che stanno cercando le protagoniste di questo nuovo romanzo storico di Pam Jenoff.
L'autrice ci accompagna in un nuovo viaggio alla scoperta di un altro capitolo riguardante la Seconda Guerra Mondiale, e come sempre le protagoniste sono donne forti e coraggiose.
Donne come Marie, Eleanor e Grace.
Ma andiamo con ordine, calma e pazienza e cerchiamo di capire chi sono le tre giovani protagoniste.
Il romanzo prende vita a New York, nel 1946, in una fredda e ventosa mattinata di febbraio. La gente corre trafelata cercando di giungere in orario al proprio posto di lavoro, destreggiandosi tra i mezzi pubblici e il traffico che blocca le principali vie della città.
Cosa succede? Un grave incidente ha paralizzato il centro, una donna è stata investita vicino alla Grand Central, la stazione newyorkese, e tutto sembra essersi fermato, bloccato. Ed è qui che troviamo Grace, una delle nostre protagoniste. Una giovane donna trasferitasi da poco meno di un anno nella Grande Mela per sfuggire a un dolore intenso che le sta divorando l'anima: la morte del marito Tom.
Grace sta cercando di ricostruire se stessa, ritrovando il suo equilibrio e la forza di lasciarsi dietro le spalle la sofferenza per la perdita del marito. E allora eccola aggirarsi vicino alla Grand Central, camminando trafelata cercando un punto di passaggio per superare il blocco, per arrivare in orario al lavoro. Ma la sua camminata verrà interrotta da uno scontro che le cambierà la giornata e, perché no, anche la vita. La donna, infatti, inciampa in una valigia nascosta sotto una panchina. Notoriamente curiosa, Grace apre la valigia e al suo interno trova indumenti e accessori da toilette, ma la sua attenzione verrà completamente catturata da 12 foto che immortalano giovani donne vestite con uniformi militari.
Chi sono? Perché le loro foto si trovano all'interno di quella valigia? A chi appartiene?
Grace rimane affascinata dalle foto e istintivamente le prende con sé, e questo piccolo gesto darà il via al romanzo e al nostro viaggio indietro nel tempo.
Un viaggio che ci riporterà al 1944, quando l'Europa era nel pieno della guerra, gli Alleati dovevano ancora sbarcare in Normandia e la fine del conflitto sembrava ancora lontana. La Francia era sotto attacco dei tedeschi e i partigiani cercavano di ostacolare i loro piani, grazie all'aiuto di spie inglesi intervenute per aiutarli negli atti di sabotaggio, riarmo e preparazione fisica e tattica.

Le spie non potevano nascondersi. Dovevano essere in grado di interagire con la gente del posto per poter ottenere informazioni.”
(citazione tratta dal testo)

Ed è in questo contesto storico che troveremo le altre due voci del romanzo: Eleanor e Marie.
Eleanor Tiggs è una donna fredda, distacca, che lavora come segretaria presso il SOE, una sezione dei servizi segreti, nata con lo scopo di “incendiare l'Europa”, inviando agenti inglesi per eseguire opere di sabotaggio alle infrastrutture francesi, rallentando l'avanzata dei tedeschi e preparando l'arrivo degli Alleati.
Purtroppo, qualcosa non va nel suolo francese, il numero degli agenti inglesi scoperti e arrestati è sempre più alto, così Eleanor propone di creare una rete di spie femminili.

Le donne erano mobilitate e avevano assunto ogni sorta di ruolo sul fronte interno, non solo come infermiere e sentinelle. Presidiavano i cannoni della contraerea e pilotavano aerei. Perché l'idea che potessero fare anche questo era tanto difficile da comprendere?”
(citazione tratta dal testo)

Eleanor è convinta che le donne siano le uniche a non destare troppi sospetti, e altrettanto capaci di destreggiarsi tra sabotaggi, comunicazioni via radio e rapporti con i cittadini francesi, osservando e carpendo ogni possibile informazione utile allo scopo.
Nasce, così, la sezione femminile che avrà una grande importanza strategica e storica, ma a cui purtroppo non verrà mai riconosciuto il giusto merito nel panorama storico e politico. Basti pensare che all'epoca le donne non potevano combattere, così, per aggirare l'ostacolo le spie lavoravano ufficialmente come membri del Fany, la Guardia Nazionale delle infermiere per il primo soccorso. Per non parlare poi del fatto che non tutti gli uomini accettarono di buon grado questa loro nuova missione, cercando di ostacolare il loro lavoro, ma si sa, non si può fermare la storia e il progresso sociale.

...avevano diritto di sapere quanto fossero state valorose le figlie, e a quale destino fossero andate incontro. Sentiva la rabbia bruciarle dentro pensando a quelle ragazze che avevano dato tutto per una promessa tradita.”
(citazione tratta dal testo)

Così, se Eleanor è agente capo del reclutamento della sezione femminile, Marie è una delle spie reclutate e inviate in Francia e...e qui mi fermo, ho detto e svelato anche troppo, quindi farò un passo indietro e vi lascerò scoprire da soli la storia. Vi lascerò conoscere tre donne che, con le loro voci, daranno vita e intensità a questo romanzo storico bello ed emozionante. Una storia dove il coraggio delle donne farà da sfondo a una storia intrigante e piena di suspense.
Il coraggio e la ricerca della verità sono i pilastri del romanzo. Elementi che sostengono e danno corpo al testo.
Pam Jenoff è un'esperta e attenta conoscitrice del periodo della Seconda Guerra Mondiale e per questo, ci regala un romanzo intenso e in grado di svelare ogni volta un capitolo storico interessante e poco conosciuto. Questa volta, ad esempio, conosceremo meglio il lavoro dell'agenzia SOE e comprenderemo il grande contributo dato dalle donne nei servizi segreti.
L'autrice ha uno stile impeccabile ed efficace nella costruzione del testo e nell'attrarre il lettore, tenendolo inchiodato alle pagine per tutto il tempo della lettura. Sa dosare bene l'attesa e la scoperta dei fatti, in un perfetto e delicato gioco di equilibrio tra il racconto e la verità degli avvenimenti.
La trama si sviluppa su tre piani temporali diversi che si rincorrono e si intrecciano dando ritmo al romanzo. Un ritmo ben cadenzato e delineato, ricco di suspense, che lascia il lettore con il fiato sospeso dall'inizio alla fine della storia.
La scrittura è scorrevole e intrigante. La lettura è fluida e non ci sono momenti lenti o noiosi.
I personaggi sono costruiti molto bene, ogni protagonista è diversa ed è caratterizzata da elementi, anche psicologici, che le rendono uniche e differenti l'una dall'altra. Ogni personaggio è ricco di sfumature caratteriali tali da renderli credibili nella lettura, così come credibile è la storia, ad eccezione di alcuni elementi inseriti alla fine del romanzo, che però non incidono negativamente sul risultato finale e sull'efficacia del testo.
Ve lo consiglio?
Sì. Ho amato profondamente questo romanzo, ha saputo regalarmi emozioni intense, particolari a me sconosciuti e ha saputo coinvolgermi e farmi sentire parte della storia.
Amo i romanzi storici ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale, con protagoniste donne forti, coraggiose e determinate e questo testo è riuscito a coniugare tutti gli elementi in maniera, elegante, emozionante, intrigante e fluida.
Una storia che porterò con me per molto tempo.
Un libro che vi invito a scoprire e amare.

Aveva avuto il permesso di essere la persona che voleva essere, di vivere la vita a modo suo.”
(citazione tratta dal testo)

Inseguite la verità, affrontatela e vivete pienamente e liberamente la vostra vita.
Buona lettura.


(Marianna Di Bella)



(Gifted by) Ringrazio la Casa Editrice per la copia del libro.

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