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giovedì 19 settembre 2019

Recensione: "Eleanor Oliphant sta benissimo" - Gail Honeyman

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Titolo: "Eleanor Oliphant sta benissimo"
Titolo Originale: "Eleanor Oliphant is Completely Fine"
Autrice: Gail Honeyman
Editore: Garzanti



Ci sono esperienze che segnano la nostra esistenza, spesso in maniera irreversibile. Lasciando cicatrici che segnano la nostra anima, ricordandoci cosa abbiamo subito ma, soprattutto, cosa abbiamo affrontato per essere le persone che siamo diventate. Percorrendo strade difficili, irte di ostacoli da superare. Purtroppo, non sempre si è pronti e disposti ad affrontare il passato. Non sempre si è disposti ad accettare il dolore che si cela dietro le nostre ferite. Ma basta un piccolo inizio, un passo in avanti, uno sguardo diverso per renderci conto della bellezza, dell'amore e dell'affetto che ci circondano e che non vedevamo perché non eravamo pronti a vedere oltre la superficie, accettando noi stessi.
Accettare le cicatrici e convivere con la sofferenza. Eleanor sa bene cosa vuol dire convivere con le sue cicatrici. Quelle che deturpano il suo volto e, spesso, sono oggetto della curiosità degli altri. Ma lei è abituata agli sguardi curiosi degli altri e non ci fa caso, o almeno così afferma o forse tenta di convincere se stessa?
Le sue cicatrici sono il segno di un passato che non ricorda. La sua mente ha archiviato il tutto in un angolo remoto della sua memoria dimenticando ogni evento doloroso.

“Sul mio cuore ci sono cicatrici altrettanto spesse e deturpanti di quelle che ho in viso. So che ci sono. Spero che resti un po' di tessuto integro, una chiazza attraverso la quale l'amore possa penetrare e defluire. Lo spero...”
(citazione tratta dal testo)

Eleanor vive sola, lavora come contabile in un'agenzia di grafica e design. È ironica, sarcastica, schietta, non ha filtri e dice sempre quello che pensa. Non è abituata a interagire con gli altri e non si adatta facilmente alle comuni regole di interazione sociale e convenzionali, per questo non lega molto con i colleghi in ufficio e con le altre persone.
La sua vita scorre monotona, seguendo un ritmo abitudinario scandito da giornate fatte di lavoro, casa, letture serali e cene diverse a seconda del giorno della settimana. Il mercoledì riceve la telefonata della madre dal carcere, una donna che critica e denigra ogni aspetto della figlia, facendola vivere, sin da quando era piccola, nella perenne insicurezza di se stessa e del suo aspetto fisico. Il fine settimana, invece, si concede della vodka, con cui cerca di zittire quella vocina interiore che le chiede aiuto e attenzione.

“Il dolore è facile, il dolore mi è familiare. Mi rifugiai nella stanzetta bianca che c'è nella mia testa, quella del colore delle nuvole. Sa di cotone pulito e di coniglietto. L'aria lì è di un pallido rosa confetto e si sente una musica dolcissima.”
(citazione tratta dal testo)

Cosa è accaduto a Eleanor?
Cosa si nasconde nel suo passato?
Come si è procurata le cicatrici che rovinano il suo volto?
Cosa accade quando l'amore, l'affetto e l'amicizia arrivano in maniera inaspettata nella sua vita?

Accade che Eleanor inizierà a cambiare impercettibilmente...piano piano...riscoprendo l'amore per sé e per gli altri. Scoprirà e apprezzerà i piccoli gesti di tenerezza che sfioreranno la sua anima delicata e sofferente. Permetterà al suo passato di riemergere dal profondo della sua anima, affrontandolo definitivamente.

“Le feci un sorriso. Per due volte in un giorno ero stata oggetto di ringraziamenti e sguardi calorosi. Non avrei mai sospettato che qualche piccola azione potesse suscitare reazioni così sincere e generose. Sentii un piccolo bagliore dentro di me – non un incendio, ma più una specie di piccola fiammella costante.”
(citazione tratta dal testo)

Il suo sarà un percorso lento, spesso doloroso, con punte di ironia che ci permetteranno di conoscere e apprezzare la donna. Sì, perché leggere questo romanzo, vuol dire conoscere un'anima pulita, sofferente, che seppur nella sua stravaganza, atipicità e insofferenza verso gli altri, saprà farsi amare da noi lettori. Regalandoci la sua visione strana e sagace del mondo, insieme a momenti di battute e frasi ironiche che ci lasceranno, a volte perplessi, altre volte con il sorriso sulle labbra.
Eleanor è un personaggio che ameremo e apprezzeremo grazie alla scrittura dell'autrice Gail Honeyman che l'ha resa vera agli occhi del lettore. Descritta perfettamente, in modo particolare, la parte psicologica che ho trovato completa e perfettamente in sincrono con il personaggio e la trama. Con le sue descrizioni, l'autrice ci permette di entrare in punta di piedi nella psiche della donna, mostrandocela in tutta la sua complessità, anche se a onor del vero, alcune situazioni sono facilmente prevedibili, ma questo non toglie nulla alla bellezza del romanzo.
La lettura è fluida e scorre velocemente. Non ci sono momenti di noia, al contrario, Eleanor riesce ad attirare e ammaliare il lettore, prendendolo per mano e conducendolo nella sua vita, ma lo farà sempre secondo il suo carattere, prima con riluttanza e poi con estremo piacere, aprendo le porte della sua anima.
Questo è un libro in grado di ricordarci cosa si nasconde dietro gli occhi e gli atteggiamenti di persone che non comprendiamo. Ci ricorda di non fermarci all'apparenza delle cose, ma di andare sempre oltre e che forse, un gesto di affetto e un sorriso rappresentano, per alcune persone, un salvagente in un mondo superficiale, indifferente e scostante verso chi non si conforma alla massa. Ed Eleanor è una persona che non si conforma a nessuno e ce lo ricorda in ogni momento, anche quando leggendo i suoi comportamenti stravaganti, spesso non ne comprendiamo i motivi, perché troppo abituati alle convenzioni sociali, a comportarci come gli altri si aspettano, per non essere additati, derisi e osservati.

“Ai giorni nostri la solitudine è il nuovo cancro, una cosa vergognosa e imbarazzante, così spaventosa che non si osa nominarla: gli altri non vogliono sentire pronunciare questa parola ad alta voce per timore di esserne contagiati a loro volta, o che ciò possa indurre il destino a infliggere loro il medesimo orrore.”
(citazione tratta dal testo)

Eleanor rappresenta la sofferenza, il dolore e li porta con orgoglio senza preoccuparsi degli altri. Eleanor ha un solo e unico desiderio inespresso che l'accomuna a tutti: essere amata.

“Soffro fisicamente per il desiderio di un contatto umano.”
(citazione tratta dal testo)

Lasciatevi ammaliare dal suo sarcasmo, scoprite le sue cicatrici, le sue sofferenze, non ve ne pentirete.
Fate entrare Eleanor nella vostra vita e regalate a lei e a voi stessi un gesto d'affetto.
Buona lettura!!



(Marianna Di Bella)

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