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lunedì 4 marzo 2019

Recensione: "La ragazza nell'acqua" - Robert Bryndza

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Titolo: "La ragazza nell'acqua"
Autore: Robert Bryndza
Editore: Newton Compton Editori



Hayes è una piccola località situata nella periferia di Londra. È una zona ricca e prospera, e il basso tasso di criminalità la rendono un'ottima scelta per chi cerca una vita agiata, comoda e tranquilla. Inoltre è fiancheggiata da novanta ettari di bosco e brughiera che rendono la zona accogliente e interessante. Ma se ci soffermiamo a osservare meglio le cose, se scostiamo i veli di un'apparente normalità, ci renderemo conto che i problemi, i segreti e i misteri esistono anche qui, perché il male è sempre presente, anche dietro la patina della ricchezza e del finto perbenismo.
Non ci credete? Allora venite con me. Prima, però, indossate un paio di scarpe comode, perché andremo in un posto particolare e scomodo. Un luogo abbandonato da anni e rifugio di drogati e alcolizzati. Un luogo che custodisce un segreto celato per anni e anni. Sto parlando della cava dismessa che si trova al centro di Hayes Common.
Oggi non saremo gli unici a visitare la cava, perché la polizia ci ha preceduti e sta perlustrando la zona in cerca di un container impermeabile gettato nelle acque dell'Hayes Quarry, contenente 10 chili di eroina del valore di 4 milioni di sterline. I gommoni della polizia perlustrano il posto centimetro dopo centimetro, e i sommozzatori si immergono in cerca del container.
L'ispettore capo Erika Foster sta controllando le ricerche perché il ritrovamento dei chili di eroina sono importanti per la riuscita di un'indagine. Ma ciò che l'ispettore capo e gli altri poliziotti non sanno è che di lì a poco, non solo riusciranno a recuperare il container, ma anche qualcosa che è rimasto in quelle acque per ben 26 anni. Un piccolo involucro contenente i resti del corpo di una bambina scomparsa anni prima e di cui si erano perse le tracce: Jessica Collins.
Il ritrovamento del piccolo corpo riaprirà non solo vecchie ferite, ma anche un'indagine fallita e condotta malissimo ai tempi della scomparsa. Un'indagine che ha portato a un solo sospettato e che ha lascito innumerevoli interrogativi a cui nessuno è riuscito a dare una risposta.
Riuscirà Erika a trovare le risposte?
Riuscirà a scoprire la verità e a trovare l'assassino?
A voi scoprirlo seguendo le indagini dell'ispettore capo. Armatevi di grande spirito di osservazione, capacità intuitive e indossate le vesti dell'investigatore provetto e immergetevi in questa indagine per certi versi particolare.
Perché particolare? Perché se vi aspettate fiumi di sangue e omicidi, inseguimenti al cardiopalma allora questa non è l'indagine per voi.
Il fiuto investigativo e la capacità di osservare e analizzare le cose vi aiuteranno in questa indagine complessa e intricata. Robert Bryndza ha dato risalto, sopratutto, ai misteri, ai segreti e alle bugie che si celano dietro un'indagine condotta malissimo. L'autore lascia trapelare gli indizi piano piano, regalando al lettore pezzetti di puzzle da inserire nel quadro investigativo e nella trama del libro. Purtroppo non sempre è riuscito a gestire la narrazione in maniera eccelsa, ci sono delle imprecisioni e una scarsa cura e attenzione ai dettagli che possono influire sulla lettura, ad esempio il cambio di sesso di un personaggio durante la lettura, indicazioni sbagliate sulla reale posizione geografica della cittadina di Hayes o la mancanza di concentrazione, in certi passaggi, da parte della protagonista. Disattenzione che non ci si può aspettare da un ispettore capo, soprattutto se sta seguendo un'indagine che è fallita proprio per la scarsa cura e concentrazione dei suoi predecessori.
La trama rimane comunque carina e interessante; la lettura è scorrevole e piacevole.
Ho apprezzato il personaggio di Amanda Baker, colei che condusse le indagini quando scomparve la piccola Jessica. Un donna forte e fragile al tempo stesso, un personaggio che personalmente ho trovato più coinvolgente e interessante. Gli altri personaggi rimangono un po' ai margini della storia, ad eccezione della protagonista, Erika Foster, che ha un ruolo principale e predominante nella scena. Una donna che custodisce un grande dolore. Una donna testarda, difficile, che non si fida di nessuno e diretta al punto da essere brutale.
Personalmente avrei dato più rilievo alla famiglia della piccola Jessica, evidenziando la parte psicologica dei componenti della famiglia per darne un quadro completo ed esaustivo, e capire meglio le molteplici sfaccettature psicologiche e i rapporti tra i diversi membri familiari.

“Ora che avete trovato il corpo di Jessica, c'è una sola persona che è davvero scomparsa nel nulla...Quella che l'ha presa.”
(citazione tratta dal testo)

Seguite le indagini, godetevi la compagnia di questo thriller interessante e scoprite chi ha fatto del male alla bambina.
Ricordate: niente è come sembra.
Tutti custodiamo segreti dietro impalpabili bugie.
Buona lettura.



(Marianna Di Bella)




(Gifted by) Ringrazio la Casa Editrice per la copia del libro.

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