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giovedì 2 novembre 2017

Recensione: "L'oro del passato" - Diego Zappaterra

Titolo: "L'oro del passato"
Autore: Diego Zappaterra
Editore: Youcanprint Self-Publishing


Oggi viaggeremo nel tempo e nello spazio, alla scoperta di storie divertenti, magiche e profonde. Scopriremo e vivremo il libro, pagina dopo pagina, viaggio dopo viaggio, sogno dopo sogno. Pronti? Bene, per il nostro primo viaggio ci recheremo a Parigi. Una città romantica, magica, misteriosa, ricca di arte e....ohhhh eccoci arrivati al posto giusto. Vedete quelle persone assiepate davanti all'entrata di quell'edificio? Ci accoderemo a loro e parteciperemo all'inaugurazione di un musero particolare, l'intera collezione è dedicata al periodo della Belle Époque. Un periodo importante, nato dopo la guerra quando le persone cercavano qualsiasi cosa per distrarsi dagli avvenimenti tragici appena vissuti, recuperando le proprie vite in modo allegro e leggero.
Entriamo e se vi va ammirate con calma gli oggetti che compongono la collezione, ma non perdiamo di vista due persone in particolare, un anziano signore Pablo Gauthier e la signora che ci farà da guida e...sì, i due si conoscono ma non è ancora il momento di svelare questo mistero, pazientate ancora un pochino. Quello che dobbiamo assolutamente vedere è ciò che si trova dietro quella tenda blu, ossia una teca posizionata al centro della stanza che custodisce una bottiglia luccicante.
Lo so, lo so cosa state pensando: “Siamo venuti qui per vedere una bottiglia?”. No, siamo qui per imparare qualcosa di molto importante, perché quella bottiglia contiene un sogno, imprigionato anni indietro da qualcuno che aveva paura di realizzarlo, terrorizzato dal pensiero che il suo sogno potesse fare del male ad altre persone. È proprio da questa bottiglia che prendono vita i racconti inseriti in questo libro bello e magico.
Tranquilli, la visita non finirà qui, ma io silenziosamente mi farò da parte e vi lascerò scoprire e intraprendere questo viaggio da soli. Un viaggio, che vi condurrà alla scoperta di racconti magici, interessanti, delicati, commoventi, il cui protagonista e filo conduttore del libro è il sogno.
Tutti abbiamo dei sogni nel cassetto, li teniamo rinchiusi lì dentro, in attesa dell'occasione giusta per realizzarli, ma il più delle volte li dimentichiamo, perché abbiamo paura di non riuscire a farcela da soli. Non credere nei propri sogni, vuol dire vivere una vita di rimpianti, provocando in noi invidia verso chi, invece, ha rischiato tutto per realizzarli.
Diego Zappaterra è riuscito attraverso questo testo, a creare racconti profondi, tristi, commoventi. Ha rappresentato diversi contesti sociali, diversi luoghi, scenari, epoche storiche, personaggi che grazie alla sua penna volteggiano tra le pagine del libro, raccontandoci le loro vicende. Le loro voci e le loro storie prendono vita grazie alle descrizioni dell'autore, il quale ha aggiunto quel pizzico di magia e realismo che ci fa apprezzare e tenere a cuore questo testo che ho trovato bello e profondo.
Non imprigionate i vostri sogni, realizzateli o almeno provateci, perché è sempre meglio vivere con la consapevolezza di aver tentato, piuttosto che provare invidia per coloro che hanno provato a realizzare qualcosa.
Buona lettura!!!



(Marianna Di Bella)

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