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lunedì 5 giugno 2017

Recensione: "La cattiva reputazione" - Francesca Bonafini


Titolo: "La cattiva reputazione"
Autrice: Francesca Bonafini
Editore: Avagliano Editore



Tra le strade del Centro e Nord Italia, una Citroën viaggia con quattro donne a bordo. Ogni fine settimana, la macchina e le ragazze sono in viaggio, percorrendo chilometri su chilometri.
Stanno scappando? Sì? No? Forse. Riflettendoci bene, si allontanano da un paese e da persone che amano criticare le loro vite non completamente conformi al vivere comune e alla morale, che le vuole serie, posate, fidanzate, con un lavoro, fine settimana trascorsi in compagnia delle famiglie, seguendo un copione fisso e prestabilito. Fidanzarsi, sposarsi, fare figli ecc.
Chi dice che la vita deve seguire questo corso? Ognuno non dovrebbe seguire sé stessi, ciò che ritiene più adatto alla propria persona e soprattutto essere felici? Sì, perchè queste persone che amano tanto criticare gli altri, in realtà si adagiano sul quieto vivere e su un percorso di vita già stabilito. Hanno bisogno di sentirsi approvati e accettati dagli altri. Per paura della solitudine, prefereriscono stare con una persona che non amano, perché per loro stare soli è sinonimo di vergogna. Criticare gli altri, appaga la loro insoddisfazione e infelicità. Ciò che non sanno e non comprendono è che sono già morti dentro.
Chi sono le quattro ragazze e dove stanno andando? Conosciamole meglio. Sono Nina, Pillo, Vale e Chiara. Ogni fine settimana, seguono i concerti del loro gruppo musicale preferito. Nina e Pillo sono invaghite di due musicisti e la loro presenza è più costante.
Pillo, il cui vero nome è Paola, ha da poco lasciato il fidanzato, abbandonandolo sull'altare. Potete immaginare le voci e le critiche che si sono scatenate dietro il gesto della ragazza. Paola si è invaghita di Pierluca, il chitarrista del gruppo, amante delle donne e delle birre. Tutto il contrario dell'ex fidanzato e ex futuro marito, Nuccio. Un tipo noioso così come noiosa era la loro vita di coppia, scandita da pranzi in famiglia, domeniche ad ascoltare la radio seguendo le partite e controllando i risultati, serate davanti alla tv, mai un teatro, gite o viaggi. Così la presenza di Pierluca riaccende e rivitalizza, quello che Paola aveva perso, l'allegria, la voglia di ridere e divertirsi.
Nina invece si è invaghita di Luigi, il pianista del gruppo. Dopo tanto tempo, la ragazza si fa prendere di nuovo dalla “fregola amorosa”. Perché il suo cuore è stato ferito e soffre ancora per Silvano, il suo ex professore. Nina era pazzamente innamorata, ma lui si è lasciato influenzare dai pettegolezzi sulla loro relazione. Ha preferito scappare piuttosto che aspettare e pazientare per vivere appieno la loro storia.
Le malelingue sono state più forti del loro amore? O questo sentimento non era poi così forte? Le ragazze si innamoreranno? Riusciranno a seguire la propria strada senza badare alle norme convenzionali, lasciando sparlare gli altri, cercando solamente la felicità?
Le domande rimarranno senza risposta fino a quando non leggerete il libro. Dovete leggerlo, non ve ne pentirete. Un testo che vi saprà catturare senza neanche rendervene conto.
Prendete il libro, apritelo e iniziate la lettura, ad un certo punto senza sapere come, vi ritroverete all'interno di quella macchina a sentire le chiacchiere allegre delle ragazze. Accompagnerete Nina nelle sue profonde riflessioni, sulla felicità, l'amore e l'importanza di seguire sempre sé stessi e il proprio cuore, anche se a volte potrebbe far male.
Tranquilli non è un romanzo noiso, perché la capacità di Francesca Bonafini è di farci vivere questo viaggio in modo spensierato, ma al tempo stesso profondo, con battute e frasi ironiche, dietro cui riesce a celare verità importanti.
Ogni frase, parola e pagina rappresentano i chilomentri percorsi lungo il sentiero della vita. Chilometri lungo i quali impareremo quanto è importante seguire sé stessi. Certo non sarà un viaggio tranquillo, spesso troveremo ostacoli lungo il percorso, ma l'importante è seguire sempre il proprio cuore e se vi capiterà di smarrirvi, o di cercare parole di conforto e momenti di ilarità, ricordatevi di Nina, della sua ironia e voglia di vivere.
Buon viaggio e buona lettura.


(Marianna Di Bella)

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